Capitolo 38: Rivelazione

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"Ok Ku-ahhh.... sua maestá come mai siamo-"

"Oh ti prego Hikari basta darmi del lei, non é da te."
Interruppe Hikari.

"Va bene, ma ti dispiacerebbe spiegare come mai ci hai fatto venire qui in questo bosco nel bel mezzo della notte?"

"Giá Lord Kuro...perché siamo qui?"
Chiese stranita Sakuya che come gli altri si era preparata in fretta e furia per arrivare al punto di ritrovo.

Ma qualcuno rispose al posto di Kuro.

"Per un piano, non é ovvio?"
Riprese Akane che nel frattempo aveva raggiunto il bosco con Kaori, Yato e Saito.

"Cosa sta succedendo?"
Chiese Sakuya al quanto irritata dalla presenza di Akane, dal tronde gli occhi di Kuro erano incentratti su di lei e su nessun altra.

"Vi ho chiesto di venire qui perché devo parlarvi. A tutti voi.
Mio padre ha intenzione di far morire tutta la popolazione di Karasume pur di sterminare voi Kitsune.
Domani sera avverrá la mia incoronazione, e saró io a tenere le redini del regno intero.
Non ho intenzione di seguire i desideri di mio padre."

"Va bene...  ma come mai hai chiesto l'aiuto di Akane?"
Chiese Kaori preoccupata per la sorella.

"Tu non vuoi diventare imperatore?! Ma é una follia!"
Ribatté Hikari.

"No, é innevitabile e se non é domani allora l'incoronazione avverrá comunque in futuro.
Voglio ritardarla."
Rispose Kuro.

"Cosa intende fare per ritardare l'incoronazione, principe Kuro?"
Chiese Saito cauto come sempre.

"Ma Kuro! Perché dovresti fare una cosa del genere?"
Esordí Sakuya che piú di tutti rimase paralizzata sul posto, incredula.

"Mio padre ha intenzione di farmi Re cosí che lui possa occuparti dell'esercito come generale.
Anche senza il mio volere sarebbe capace di conquistare e saccheggiare tuttu i regni vicini se non lo fermiamo."

"...Hai seriamente intenzione di uccidere tuo padre?"
Domandó Yato.

"Si."
Rispose Kuro.

Tutti quanti si ammutolirono.

"Non per forza!"
Esordí una voce distante che proveniva dalla chioma di un albero.

"E dimmi, cosa faresti tu al posto mio, Shiro?"
Riprese Kuro mentre Shiro si sistemó a cerchio come gli altri.

" Bhe ovviamente é una bella gatta da pelare, ma mio padre mi ha insegnato che gli dei possono imprigionare determinati demoni... e penso proprio che Oroku sia uno di quelli."
Spiegó Shiro.

" Akane quel ragazzo ha ragione."
La richiamó distante Kyū

"Intendi dire che mia madre saprebbe come sigillare un demone?"
Chiese preoccupata Akane.

"Piccola io... ho bisogno di parlarti..."
si voltó per allontanarsi ed Akane lo seguí.

"Cosa succede Kyū? Hai giá avuto a che fare con tutto ció in passato?"

"No, ma se vuoi sigillare un demone... ecco, tu non ne saresti in grado."

"Cosa?! Perché?! E come fai a saperlo?"

" Akane... c'é una cosa che ti ho nascosto per molto tempo.
Si tratta dei tuoi genitori."
Si fermó Kyū per poi riprendere il discorso.

" Io... non sono altro che la tua metá divina.
Intendo dire che tua madre quando ti diede alla luce non era in grado di far nascere un demone. Era chiaro che essendo nata da un padre demone e da una madre dea, non saresti riuscita a sopravvivere se entrambe le due realtá fossero coisistite in te ad una cosí giovane etá, una avrebbe sovrastato l'altra.
Cosí le separarono una volta uscita dal grembo di tua madre, tu: la metá demoniaca ed io... quella divina.
Per sigillare un demone bisogna per forza avere dei poteri divini, ed io sono io li sigillo dentro di me da ormai molti anni."

"Perché non me lo hai mai detto prima?"
Chiese Sconvolta Akane.

" Tuo padre mi ha raccomandato di non farlo fino a quando non saresti stata pronta ad accogliere l'altra tua metá. ed ora sei pronta."
Kyū inizió ad emanare del potere che stava pian piano rilasciando verso Akane.

"Oh piccola mia...ti sono stato sempre vicino, mi spiace solo che non saremo
piú in grado di parlare cosí... mi mancherai"

"Cosa stai facendo?! Kyū perché tu stai-"

"Svenendo? bhe io ero parte dei tuoi poteri, una volta ristabiliti dentro di te, noi due saremo una cosa sola."

"Perché?! Io non voglio quei poteri! Ti prego ho bisogno che mi resti accanto."
Akane scoppió in in pianto disperato.

" No Akane, é giunto il momento che tu ritorni la mezza dea di un tempo. Devi proteggere questo regno ed il tuo popolo.
Solo sigillando Oroku sará possibile tutto ció e per farlo hai bisogno di me."
Spiegó Kyū avvicinandosi ad Akane.

"Io vivró sempre dentro di te. Ed insieme sconfiggeremo Oroku."
Finita quella frase Kyū scomparí e dal nulla una luce apparve su Akane.
Era il potere di Akane che si risvegliava, quello vero.
Anche gli altri si accorsero del bagliore folgorante poco lontano da loro, la luce era cosí limpida tanto da far sembrare la notte, giorno.

Gli altri si avviarono verso Akane che si scoprí la fonte di quella luce tanto luminosa.

"Akane!" immediatamente Kuro si precipitó al suo fianco per reggerla.

" Kyū... ce la faró. Sconfiggeró Oroku."

La Kitsune ScarlattaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora