Capitolo 3: Un incontro casuale

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Il losco individuo si avvicinava sempre di più ad Akane.

" Hai capito bene dannata Volpe. Che stai facendo qui al confine del regno Tengu? Sparisci immediatamente."

Era un Tengu. Sembrava piuttosto giovane ed irrispettoso nei confronti delle Kitsune.

" Io?! Tu sei al confine del regno Kitsune! Sei tu quello che se ne deve andare!" Gli risposte a tono Akane, ancora arrabbiata.

" Mhhh quindi questo è il confine tra i due regni eh... non sembra male come posto, credo proprio che rimarrò qui ancora un pò"
Il giovane Tengu si sedette.

Aveva dei capelli nero corvino lunghi fino alle spalle, occhi blu e un viso pulitissimo.

"Vattene immediatamente dal nostro territorio o ne pagherai le conseguenze" lo minacciò Akane.

" Bene, stavo proprio pensando di rilassarmi... mi tieni compagnia?" Porgendo la sua mano verso Akane, che prontamente la rigettò.

"Io non mi fido di voi Tengu."
"Fai come vuoi. Io rimango qui."Disse il Tengu ormai sdraiato sull'erba verde contemplando il crepuscolo.

Nel mentre Akane tentava di allenarsi, ma troppo irritata dalla presenza di quel sconosciuto, per di più un Tengu, si sdraiò anche lei.

"Okay. Spiegami che ci fai qui,Tengu."

" Un giro"

" Un giro?"

"Si... per la prima volta dopo tanto tempo posso di nuovo uscire ed esplorare angoli remoti del regno... e tu? Che ci fai qui?"

" Ero venuta qui per allenarmi... ma Saizo aveva ragione, sono troppo stanca e commetto molti errori..."

"Fammi intuire, anche tu odi la nostra razza?"

" Si. L'Imperatore mi ha espressamente chiesto di entrare in battaglia contro di voi, e di questo ne sono più che onorata."

Rispose Akane con tono pacato.
" E perchè stai parlando con me allora?"

"Ahah già, me lo chiedo pure io. Dovrei tornare a casa" fece per alzarsi quando quel ragazzo si mise sopra Akane vietandone ogni movimento.

" Stai qui. Non sono come gli altri, io non difendo gl'interessi dell'imperatore. Che ne dici di diventare amici? Ti va?"

In quel momento Akane fu sopraffetta dallo sconforto e dall'imbarazzo.
Non aveva mai avuto amici, quindi la richiesta di quel Tengu la sorprese positivamente.

"Va... bene, credo..." rispose arrossendo.

"Bene! Ora che siamo amici: come ti chiami?" Disse riporgendogli la mano.
Stavolta Akane l'afferrò.

"Akane, e tu?"

" Sono Kuro. Ti andrebbe di rivederci?"

" Ehm... va bene"

"Domani. A quest'ora. Addentrati nel bosco, troverai una sorgente. Aspettami li."

" Va bene. Ora devo andare, ci vediamo domani" gli rispose Akane sorridendo.

" Certo, a domani." Disse Kuro prima di spiccare il volo con le sue grandi ali nere verso casa.

Arrivato salutò e sorpassò le guardie, addentrandosi nella sala del trono.

"Allora? Comè andata?"

" Bene."

"Miraccomando, Kuro. Devi attenerti al piano."

" Tranquillo padre. Ho tutto sotto controllo."

La Kitsune ScarlattaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora