Capitolo 22: Visita

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" Odio invitare gente." Disse Kyū aiutando Akane.

" Andiamo... ho già spedito gli inviti ai Kappa, Bakeneko, ai Draghi, Inugami e molti altri demoni!
Se non avremo così appoggio... non so come potremo..." si fermò a pensare Akane.

Se non ci fosse riuscita? E se il piano non funzionasse? Erano possibilità da tenere in conto, la popolazione Tengu in quei anni passati era diventata molto forte. Chi sarebbe stato il pazzo a volerla affrontare?!

" Akane, andrà tutto bene. Abbi fiducia, e vedrai che anche loro la riporranno in te." La confortò Kyū.

"Grazie. Su, al lavoro." Con Kyū al suo fianco si sentiva sicura.

Aveva ragione, aveva bisogno di credere in sé stessa.

" Imperatore, desidero ricevere una mappa con tutti i regni vicini." Chiese Aķane.

" Va bene, vedo che sei determinata eh..."la riprese Sugure.

"Già, vi ho lasciati soli per troppo tempo e questo vi ha recato solo dolore... ora tocca a me ripagarvi per tutto ciò che avete affrontato."

"Ammiro questa tua nobiltà d'animo. Ecco, questa mappa presenta tutti i regni vicini e lontani."

" La ringrazio!"

" Ah un altra cosa... il ballo si terrà domani. Preparati all'eventualità che nessuno si unisca a noi."

"Questo mai." Disse Akane convinta di sè.

Sapeva di potercela fare ora.
La mappa presentava il regno di Toshizumo e Karasume e tutti gli altri regni confinanti.

Akane sapeva che non sarebbe stato facile trattare con tutti loro.

E doveva prepararsi al dialogo e alla danza.

Già. Per Akane la danza era un arte che la toccava minimamente.

" Akane. Quante volte ti devo dire che devi girare a sinistra? E dopo il giro posizionarti qui?!" Tuonò Kaori, tentando un impresa più che difficile da superare.

" Ancora!? Basta così, facciamo una pausa..."riprese lei.

"Scusami... ti giuro che mi sto impegnando ma non è facile." Si scusò Akane.

" Lo so... ma tua madre è una Dea meravigliosa, ed oltre alle arti della guerra lei è molto graziata nelle movenze... o almeno, così è come la descrivono." Riprese Kaori.

" Lo è... è meravigliosa sia nella danza che in guerra." Disse Akane ripensando a lei.

" Vieni!" Disse lei afferrando la sorella per un braccio.

" Che stai facendo Akane?!" Chiese Kaori.

In quel momento Akane protese la mano in avanti e senza neanche un minimo sforzo, richiamò il portale, esattamente come le disse sua madre.

"Andiamo solo a fare una visita, torneremo presto." Disse Akane mentre teneva per mano la sorella ed entrarono nel portale.

" Sono a casa." Gridò Akane.

"Akane! Come va tutto bene?! Ammy è da questa parte, seguitemi!" Disse Kabe illustrandogli la via.

Entrarono in un enorme salone tutto colorato e illuminato solo da candele, al centro, vi era Amaterasu che suonava il Koto.

Era una melodia dolce, esattamente come lei.

La Dea era così leggiadra al tocco delle corde che tutto ciò la rendeva meravigliosa.

Quando finì di suonare si precipitò ad abbracciare Akane.

"Figlia mia! Finalmente, come stai?" Chiese Amaterasu.

Kaori rimase pietrificata. Era la copia identica di Akane, solo più adulta e aggraziata.

" abbastanza bene... Ah! Madre, ti presento Kaori."

" Lo so chi sei, è un piacere conoscerti Kaori. Grazie mille per tutto l'appoggio che dai ad Akane." Rispose la Dea con un sorriso dolce.

" Il piacere è tutto mio..." disse Kaori.

" Quindi hai invitato tutti le popolazioni confinanti con Toshizumo al ballo eh..." esordì Amaterasu.

" E tu come?!..." chiese incredula Akane.

" Bhe... ti ricordo che sono una Dea tesoro, e che ti proteggo sempre." rispose Amaterasu.

" Già... si, li ho invitati..."

" E le lezioni di danza non vanno molto bene... giusto Kaori?"

" Si, mia signora..." rispose lei incredula.

"Ma ahahah chiamami semplicemente Amaterasu, non preoccuparti." Rispose con una risatina la Dea.

" Okay, in ogni caso si... Akane è un caso perso..." rispose Kaori guardando con rimprovero Akane.

" Allora vi insegnerò io come si fa."

" Davvero?!" Chiese Kaori.

"Certamente, prego... si comincia così..."

Da quel momento Amaterasu insegnò tutto ciò che c'era da sapere sul galateo e sulla danza.

" È stata dura, ma ci siamo riuscite ahah!" Disse Kaori stanca e affaticata.

" Ragazze vi offro una tazza di te come ringraziamento per la vostra visita"

"Madre, siamo noi a dover ringraziare te, specialmente io." Riprese Akane.

" Sono tua madre, è compito mio."

Kaori e Akane presero il thé con Amaterasu e parlarono di molte cose: di Kuro, dell'imperatore e dell'imperatrice Kyoko.

" E poi molte volte Akane sgattaiolava fuori ahah... esattamente come sta facendo adesso... dove hai intenzione di andare?!" Chiese Kaori ad Akane.

" Solo a fare un giro qua in zona, ho visto dei bellissimi alberi di cilliegio." Disse Akane.

"Allora vengo con te..."

" No, tranquilla... continuate pure a parlare! Ci vediamo fra poco!" Ribatté Akane.

Era incredibile come il paesaggio fosse del tutto divino. Si ritrovò in una foresta con conifere dai colori sgargianti e luminosi. Ad un tratto vide una grotta e si addentrò dentro.
Per farsi luce, con uno schiocco Akane evocò il fuoco ed avanzò verso l'interno.

Vi era un maestoso ciliegio, molto simile a quello dell'imperatrice Kyoko.
Akane si avvicinò per accarezzare quell'albero enorme, poteva sentire che era del tutto in salute solo toccandolo.

Quando ad un tratto dei passi dietro di lei la sorpresero.

Akane si girò di scatto, ma non poteva credere ai suoi occhi.

Era un ragazzo: capelli lunghi bianchi, occhi argentei e delle ali bianche, ma la cosa che più la sconvolse era che di fisionomia, era identico a Kuro.
La sua mente smise di fantasticare al solo sentire le parole che quel ragazzo pronunciò.

" Che strano... mezza demone e mezza dea. Devi proprio essere fortunata."

La Kitsune ScarlattaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora