Capitolo 34: Di nuovo insieme

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" Stai indietro Akane." Disse Kuro facendosi avanti mantenendo lo sguardo fisso su Shiro.

"Va tutto bene Kuro, é stato lui a condurmi fino a- "

"STAI INDIETRO HO DETTO!" La interruppe lui.

"Ha ragione Akane, faresti meglio ad allontanarti... é una cosa tra me e lui" Avvertí Shiro mentre Akane sembrava doppiamente confusa da tutto ció.

"Che intenzioni hai Shiro?" Chiese Kuro ancora sulla difensiva.

"Nessuna intenzione Kuro, sono venuto qui solo per accompagnare la piccola"

"Non chiamarla in questo modo!" Ringhió lui spiegando le sue enormi ali nere.

"Kuro non sono qui per combattere, le cose che sono successe sono accadute anni fa... io ho voltato pagina e cosí dovresti fare anche tu."

"Mi spiegate cosa sta succedendo qui?! E come fate a conoscervi?!"  Chiese esasperata Akane scavalcando Kuro e mettendosi in mezzo tra loro due.

"Akane, mi duole ammetterlo...ma quello che ha detto Shiro é la veritá." Rispose Kuro guardandola con rammarico rievocando dei vecchi ricordi del passato.

Solo in quel momento Kuro abbassó la guardia ma Shiro non mosse un dito.

" Io e Kuro siamo fratelli. O meglio, non del tutto..."
"Abbiamo la stessa madre ma padri doversi, inutile dire che é lui la causa di ogni male." Proseguí Kuro.

"Non é cosí Kuro... sai bene che a causa delle pressioni di Oroku su nostra madre la portarono ad una grave malattia!" Disse Shiro correggiendo il fratello.

"E nostra madre lo ringrazió andandosene con un dio, tu sei in frutto di questa relazione proibita!" Esordí Kuro rabbioso.

"No! sai bene che nostra madre aveva in grembo sia me che te! E se voleva sopravvivere doveva supplicare gli dei affinché salvasse sia noi che lei!"

"MA NON É SERVITO A NIENTE! Lei é morta e pure tu hai rischiato! Tanto che il compassionevole Moegami ti tenne con sé... e io qui, da solo. A marcire insieme a questo regno." Ringhió Kuro sollevando le sue ali istintivamente.

" Kuro... sappiamo come sono andate le cose, ma posso assicurarti che io non ho niente contro di te." Rispose Shiro in tono pacato

I due si scambiarono occhiate feroci ma un bagliore si insinuó negli occhi di Kuro.

"Shiro mi hai abbandonato qui, come potrei perdonarti!?"

"Lo so e hai ragione, ma sono il tuo fratello gemello... ogni cosa che sentivi fisicamente e mentalmente la provavo anche io, perché siamo da sempre legati io e te" Disse Shiro avvicinandosi al fratello.

"Ed é anche perché provo i tuoi stessi sentimenti per Akane che so che non la lasceresti mai andare.
Anche se so per certo che lei prova lo stesso per te."
Shiro aveva toccato un tasto dolente, Akane e Kuro si guardarono a lungo quasi come se l'altro tengu non fosse li con loro.

Ma esattamente in quel momento dalla porta si sentí bussare.
"Kurooooo tuo padre desidera riceverti! Mi hai sentita?!"

Era Hikari  e per un attimo tutto e tre si allarmarono.

"Come siete entrati nel castello?" Chiese Kuro.

"Attraverso i passaggi di sotto."

"Sai volare?" Chiese Kuro cercando una soluzione per la loro fuga.

"Che domande fai fratellino mio?! Certo che so volare!"Spiegó le ali in risposta.

"Bene, in questo caso non avete scelta se non volare... Shiro prendi Akane e portala con te in salvo" disse Kuro mentre apriva quello che sembrava un passaggio esterno al castello.

"Aspetta Kuro!" Ribatté Akane.

"Riprenderemo il discorso un altra volta, adesso devi andare." Le rispose accarezzandole le guance con le mani a coppa.

Akane fece un piccolo cenno con la testa in segno di approvazione e Shiro la prese in braccio.

"Anche con te non ho finito." Riprese Kuro indicando Shiro.

"Ci puoi scommettere fratellino. Ci si vede!" Spiccó il volo

La Kitsune ScarlattaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora