Capitolo III

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Stavo aspettando con ansia la mia prima missione, infatti non vedevo l'ora di passare ancora del tempo da sola con Severus, tralasciando l'adrenalina per la caccia al Mangiamorte.
A proposito del pipistrello dei sotterranei: dovevo ancora restituirgli la boccetta con la pozione che avevo usato per curarlo. Erano ormai passati quattro giorni da quando gli avevo medicato il taglio ed ero riuscita a concluderla solamente la sera precedente. Infatti ero sempre stanca morta quando finivamo gli allenamenti e mettersi a distillare una pozione era fuori discussione.
Visto che avevo un'ora buca, decisi di andare a dargliela e non pensate male: gli portavo la sua preziosa pozione, non quell'altra cosa di mia proprietà.
Camminai abbastanza velocemente per arrivare nei sotterranei, per evitare che le scale mi giocassero qualche scherzo. Non appena fui davanti alla porta di legno massiccio bussai e lui mi rispose con un laconico avanti.
"Ciao, Severus!" Dissi entrando, ma mi bloccai di colpo sulla soglia: ovviamente avevo dato per scontato che anche lui non avesse lezione e invece c'erano degli studenti del secondo anno alle prese con coltelli, taglieri, erbe e calderoni.
"Ops... ero venuta per la pozione, ma torno dopo." Mi scusai allora e stavo già per girare i tacchi quando Severus parlò.
"Vieni."
~☆~
La Callaghan aveva un tempismo eccezionale: sicuramente non si era domandata se lui fosse occupato, a giudicare dalla sua espressione.
Mentre quelle zucche di legno continuavano a lavorare, lei si avvicinò alla cattedra, estraendo la famosa ampolla contente la pozione.
"Alla fine ci sei riuscita. Dopo quattro lunghi giorni." La prese in giro allora, increspando le labbra in un leggero ghigno.
"Senti, i tuoi allenamenti mi distruggono." Si giustificò lei, porgendogliela. La prese e subito la stappò, annusandone il contenuto e poi la mise contro la luce per osservarne il colore.
"Hai paura che ti avveleni, per caso?" Scherzò la Callaghan, ridacchiando leggermente.
"Potrebbe essere."
~☆~
"Ma sei serio?" domandai a Severus, dopo che mi ebbe praticamente accusato di un possibile avvelenamento.
Lui alzò un angolo della bocca, sembrava quasi un sorriso: ovviamente mi stava prendendo in giro.
"Allora, sai per caso quand'è la missione?"
"Questa sera." Mi rispose infine e stavo per chiedergli altre informazioni quando Severus spostò lo sguardo oltre la mia spalla e subito dopo si sentì un piccolo scoppio.
"Smith! Bale! Dieci punti in meno a Grifondoro." Disse allora, andando davanti a quei due poveri bambini: sembravano abbastanza spaventati.
Avevano solo sbagliato il numero delle squame di serpente da mettere nel calderone! Insomma capitava a tutti di sbagliare, no?
"Sia ben chiaro che per la fine dell'ora pretendo di avere una pozione per lo meno decente, altrimenti una T non ve la toglie nessuno. Sbrigatevi."
Tornò da me e si sedette alla scrivania, probabilmente per annotare i punti tolti.
"Secondo me sei troppo severo con i ragazzi." Gli feci notare allora e lui alzò lo sguardo dalla pergamena, degnandomi di una sua occhiataccia.
"Posso fare un giretto per vedere come lavorano?" Gli chiesi poi, dato che mi era venuta un'idea geniale.
"Perché, di grazia?"
"Così..."
Lui alzò le spalle ed io iniziai ad aggirarmi tra i banconi: quasi tutti erano a buon punto, tranne quei due sfortunati Grifondoro. Mi avvicinai a loro e, dopo aver controllato che Severus non mi stesse guardando, sventolai la bacchetta, facendo tornare la pozione ad uno stato decente, come prima che sbagliassero.
"Aggiungete il numero di squame giuste questa volta." Sussurrai loro, facendo l'occhiolino, al che mi sorrisero apertamente.
"Callaghan, non distrarli." Tuonò poi Severus, facendomi prendere un colpo.
"Tranquillo, ora vado."

Diverse ore dopo
Stavo aspettando che Severus mi raggiungesse nel prato fuori da Hogwarts, poco distante dalla capanna di Hagrid. Durante il pomeriggio mi aveva spiegato qualcosa in più sulla missione, anche se aveva solamente aggiunto il luogo e il numero di Mangiamorte. E in quel momento ero lì a congelarmi, al buio: certo che poteva darsi una mossa... avevo decisamente voglia di combattere.
Poi lo vidi arrivare in lontananza, con qualcosa in mano, sembravano scope.
E infatti erano proprio scope!
Appena fu abbastanza vicino, me ne diede una. Piccolo particolare: io avevo provato a volare solamente una volta nella mia vita, dato che soffrivo di vertigini. E quell'unica volta era anche finita male: ero caduta, rompendomi un polso.
"Mmhh, che dobbiamo fare con queste scope?" Gli domandai subito, mentre il panico iniziava a prendere possesso del mio corpo.
"Volare?" Mi scimmiottò lui, mettendosi in posizione.
"Severus... io non volo. Ho paura. Soffro di vertigini." Sussurrai allora, non guardandolo nemmeno in faccia.
"Spero tu stia scherzando." Fece lui serio e sentivo il suo sguardo puntato su di me.
"Ma che cavolo, non possiamo smaterializzarci direttamente lì?" Sbottai infine, buttando per terra la scopa.
"No, questo è l'unico modo. Il Ministero ha attuato una restrizione sulla Smaterializzazione."
Perfetto, prima missione andata in fumo. Per una stupida scopa peraltro! Avrebbe potuto condividere questo piccolo particolare, almeno mi sarei preparata psicologicamente. Però lui aveva bisogno di me, dovevamo affrontare ben cinque Mangiamorte. Cercai di pensare velocemente ad una soluzione e c'era solamente una possibilità.
"Severus, non è che mi potresti dare un passaggio? Io ti voglio aiutare."
~☆~
Non era possibile che la Callaghan avesse paura di volare!
Non poteva lasciarla ad Hogwarts, cinque uomini erano troppi anche per lui.
Maledizione, doveva sempre creare problemi! Infine trovò lei la soluzione: gli chiese di portarla fino al luogo designato. Lo aveva preso per il Nottetempo?
Non si poteva fare altrimenti, anche se rimaneva scocciato per la sua paura. Quale strega ha il terrore dell'altezza?
"Vieni qui. E non muoverti mentre stiamo volando." Borbottò poi, dandole le spalle.
"Severus... mmhh... posso abbracciarti?" Domandò infine, mentre si sistemava dietro di lui. Piton non sopportava molto il contatto fisico, ma se non si fosse aggrappata a qualcosa, sarebbe sicuramente precipitata. Anche se poi sarebbe stato più libero: poteva farla passare per una caduta accidentale. Scosse la testa, divertito. Non era così crudele.
"Mi raccomando, approfittane..." ghignò divertito e la sentì sbuffare, mentre metteva le mani intorno alla sua vita.
"Senti, ho una paura che non immagini nemmeno."
~☆~
Io e il mio stupido coraggio: ma chi mi aveva convinta ad aiutarlo? In quel momento mi tremavano le ginocchia. Lui e la sua cavolo di scopa! Mi stavo sistemando dietro Severus e anche in quel momento mi prendeva in giro, certo che non si smentiva mai. Poi, mentre mettevo le mani sui suoi fianchi, ci alzammo di colpo; immediatamente mi aggrappai al suo corpo, schiacciando la faccia contro la sua schiena. Che razza di stronzo! Lo aveva fatto apposta a non avvisarmi! Sentivo l'aria gelida tra i miei capelli, chissà a che altezza eravamo in quel momento... non dovevo pensarci altrimenti mi sarebbe preso un infarto.
Cercai di concentrarmi su qualcos'altro, anche se era abbastanza difficile, e mi strinsi ancora di più a Severus, tremando. Per la prossima missione avrei chiesto sicuramente maggiori chiarimenti sull'argomento trasporto.
~☆~
Stranamente a Piton faceva piacere il corpo della Callaghan stretto al proprio, sentiva i suoi seni sodi premere contro la schiena, e ciò gli causava un leggero formicolio al basso ventre. Scosse la testa, aumentando la velocità: quei pensieri non dovevano nemmeno sfiorargli la mente. Era solo una sciocchezza, lui era un uomo dal cuore di ghiaccio.
Individuò un punto nascosto tra gli alberi e lì planò, mentre lei era ancora avvinghiata, con la faccia nascosta nel tessuto del suo mantello.
"Callaghan, lasciami, non sono il tuo orsacchiotto." Sbottò infine e lei pian piano si staccò, e subito gli diede uno schiaffo sulla spalla.
"La smetti di essere così stronzo con me? Avevo paura, bastardo." Lo aggredì arrabbiata, con gli occhi che fiammeggiavano.
Se uno sguardo avesse potuto uccidere, in quel momento lui sarebbe stato un mucchietto di cenere.
"Bada bene a come mi parli, ragazzina paurosa."
~☆~
Severus, come se non fosse stata abbastanza la paura durata tutto il volo, continuava a prendermi per il culo. Ero furibonda: se un Mangiamorte si fosse presentato davanti a me in quel momento lo avrei schiantato contro un albero.
Bada bene a come mi parli, ragazzina paurosa.
"Io ti parlo come mi pare e piace, Piton."
Avevo una tale voglia di prenderlo a sberle... ma dato che non ero una tipa manesca, mi girai e iniziai ad incamminarmi verso una meta indefinita.
"Ti farai uccidere così, sciocca!" Sibilò poi quel pipistrellaccio, seguendomi. Io in risposta gli alzai il mio dito medio e subito mi sentii agguantare il braccio.
Mi attirò contro il suo petto e mi fece indietreggiare fino a che la mia schiena non toccò il tronco di un albero. Mi sollevò il mento per guardarmi negli occhi e, non appena incontrai i suoi, notai che era furibondo tanto quanto me.
"Datti. Una. Calmata." Mi sillabò poi ed io spostai lo sguardo sbuffando. Forse avevo esagerato leggermente, ma non gliel'avrei data vinta. Non doveva continuamente prendermi in giro. Avevo appena affrontato una mia grande paura e lui faceva il gradasso.
"Lasciami, mi fai male." Feci poi, togliendomi la sua mano dal braccio e lo allontanai da me, mettendo le mani sul suo petto.
"Seguimi." Sussurrò infine, prendendomi il polso. Non scappavo mica, riuscivo a seguirlo anche senza aiuti. Mi sarei ritrovata con dei lividi se avesse continuato su questa strada.
Allora mi armai di coraggio e mi divincolai delicatamente, prendendogli la mano.
Lui mi guardò con un sopracciglio alzato ed io celai un sorriso: ero ancora leggermente arrabbiata.
"Mi fai male con i tuoi modi rudi." Gli dissi, per spiegare il mio gesto avventato. "Severus, guarda." Bisbigliai poi, indicando un punto alle sue spalle.
C'erano i cinque Mangiamorte riuniti in cerchio, sembrava avessero fatto un accampamento e stessero discutendo su qualcosa.
"Al mio via inizieremo ad attaccare. Tre, due, uno... via!" Fece a bassa voce Severus e subito incominciammo a lanciare incantesimi verso quei delinquenti.
~☆~
Piton aveva i nervi a fior di pelle: la Callaghan lo stava facendo impazzire. Per fortuna era tempo di lottare, così avrebbe avuto modo di sfogarsi un po'.
I Mangiamorte erano stati colti di sorpresa, infatti due di loro erano già svenuti, per lo Schiantesimo che avevano lanciato all'inizio.
Lui si occupava dei due più potenti, mentre lei combatteva l'unico rimasto. Piton era molto concentrato, anche se alcuni incantesimi lo colpivano comunque; riusciva a tenerli a bada, uno stava per cedere, infatti velocemente lo mise al tappeto con un Sectumsempra.
~☆~
Stavo cercando di mettere fuori combattimento quell'idiota del mio avversario: quel delinquente non aveva ancora afferrato il concetto che sarebbe stato sconfitto a breve e che sarebbe finito ad Azkaban.
Aveva uno sguardo maligno e lanciava degli incantesimi assurdamente oscuri; uno mi aveva anche colpito, infatti mi bruciava l'avambraccio, più tardi avrei sicuramente trovato un brutto taglio.
Vedevo che Severus era una furia, dato che ne aveva già sconfitto uno. Praticamente ne rimanevano ancora due ed il mio stava per finire legato come un salame, agonizzante insieme ai suoi amichetti.
"Incarceramus!" Urlai allora e lui, mezzo intontito per gli attacchi precedenti, perse la bacchetta e cadde al suolo, con tutto il corpo bloccato da corde.
Legai per sicurezza anche gli altri, anche se erano inermi; poi diedi uno sguardo al Mangiamorte che ancora combatteva. Mi misi in posizione e mi concentrai, puntando la bacchetta contro di lui, lanciandogli infine uno Stupeficium con tutta la potenza che avevo in corpo.
Riuscii a farlo crollare sulle ginocchia e Severus lo finì.
Mi sedetti a terra, prendendo fiato, e lui mandò un Patronus al Ministero. Ero a dir poco esausta: se non mi fossi allenata con Severus, non sarei durata nemmeno cinque minuti.
Dopo aver recuperato un po' le forze, mi alzai, facendo una smorfia per il dolore. Mi bruciava il braccio e sicuramente il dolore sarebbe durato qualche giorno.
"Possiamo smaterializzarci ora?" Gli domandai poi, mentre mi avvicinavo a lui.
"Sì, andiamo. Quegli imbecilli forse ora riusciranno a prenderli." Sbottò irritato ed io risi leggermente. Ce l'aveva a morte con gli Auror...
~☆~
Non appena il combattimento era finito, Piton, insieme alla Callaghan, era ritornato ad Hogwarts. Non aveva assolutamente voglia di sorbirsi congratulazioni da quegli incapaci del Ministero.
Camminavano fianco a fianco nel giardino innevato e notò che lei si teneva il braccio sinistro mentre proseguiva.
"Hai delle ferite?" Gli domandò poi e lui alzò gli occhi al cielo. Quando aveva accettato la proposta avrebbe dovuto eliminare la parte delle cure.
"Sì, ma non serve che..." le rispose Piton, ma venne subito interrotto dalla sua voce.
"Niente ma, ti devo medicare. Era negli accordi, ricordi?"
"Purtroppo sì." Borbottò contrariato, lanciandole un'occhiataccia.
"Guarda che ti ho sentito."
"Sai che paura." La prese in giro allora e lei sbuffò, per poi tirargli un piccolo schiaffo sul braccio.
Arrivarono finalmente davanti alle sue stanze, ed entrarono nel suo laboratorio.
Subito la Callaghan andò di fronte al caminetto, accendendo il fuoco e si scaldò le mani. Certo che quella donna era davvero un'insolente: prima lo faceva imbestialire e poi faceva quello che voleva senza nemmeno domandare il permesso.
Si tolse velocemente la casacca: prima avrebbero iniziato, prima avrebbero finito. La appoggiò alla poltrona e cominciò anche a sbottonare i polsini della camicia, quando sentì un'esclamazione provenire dalla sua infermiera.
~☆~
Ero letteralmente congelata: tra la lotta e la camminata nel giardino innevato di Hogwarts, il mio corpo si era ibernato.
Già mi pregustavo il calduccio nel laboratorio di Severus, il fuoco crepitante, e invece c'era più freddo in quella stanza che fuori. A volte mi domandavo se fosse un vampiro: freddo, buio...
Accesi subito il fuoco e, mentre cercavo di scongelare le mie mani, Severus, ovviamente scocciato, si stava togliendo la casacca e appena mi diede la schiena mi si bloccò il respiro in gola.
"Cavolo! Severus, hai la camicia zuppa di sangue!" Esclamai infatti. E non voleva nemmeno farsi medicare!
"Dovrei toglierla totalmente, suppongo. Non vorrei mai scatenarti qualche reazione anormale." Disse guardandomi con un leggero ghigno e sbottonandosi molto lentamente i bottoni sul davanti.
Ancora con quella storia! Se Severus voleva prendersi una sberla era decisamente sulla buona strada quella sera.
"Hai paura che ti salti addosso? Tranquillo, riesco a controllarmi." Ribattei allora, ricambiando i suoi sguardi.
Rimase un po' spiazzato dalla mia risposta, ma fu solo per un attimo.
"Bene, allora." Concluse infine, togliendosi quel pezzo di stoffa tutto macchiato.
Mi sforzai di non togliere gli occhi dai suoi, anche se per la prima volta vedevo tutto quel ben di Dio: muscoli guizzanti, fisico asciutto disseminato di cicatrici e una leggera striscia di peli che finiva oltre l'elastico dei pantaloni. Per Morgana...
"Visto? Sono ancora ferma qui e non ho la bava alla bocca." Gli dissi poi, facendogli un piccolo sorriso.
"Pensavo avresti dato di matto."
"Siediti dai, altrimenti più aspettiamo e più sarà doloroso." Lo esortai infine e lui si sedette su una sedia.
~☆~
Piton stava pensando alla donna dietro di lui, mentre lei gli stava disinfettando i tagli che aveva sulla schiena.
Non avrebbe mai pensato che sarebbe riuscita a mantenere la calma davanti alla vista del suo corpo, ma la Callaghan lo aveva stupito. Comunque era uno spasso prenderla in giro, anche se lei ultimamente aveva iniziato a rispondergli.
"Vuoi che usi il metodo dell'altra volta? Farà male, hai sei tagli qui... anche se poi non rimarranno cicatrici." L'avvisò poi, sistemando l'ampolla della pozione quasi vuota in un tavolino vicino.
"Sì."

Mezz'ora dopo
"Severus, come va?" Gli domandò mentre cicatrizzava l'ultimo taglio.
"Benissimo." Mormorò a denti stretti, respirando lentamente. Doveva mantenere la calma...
~☆~
Finalmente avevo finito di medicare Severus, gli stavo rinfrescando la pelle arrossata e lui si stava rilassando. In quel preciso istante avrei voluto lasciargli un bacio sul collo, per assaggiare il sapore della sua pelle. Molto probabilmente mi avrebbe schiantato senza pensarci due volte.
Stavo per dirgli che il lavoro era concluso quando mi venne una fitta all'avambraccio; avevo dimenticato di controllare se quell'incantesimo avesse creato danni.
"Maledizione!" Sbottai tenendomi la parte dolorante.
Severus si girò lentamente e mi guardò con uno sguardo perplesso.
"Posso andare un attimo in bagno?" Gli domandai poi, sperando che non facesse le sue solite battutine.
"Se proprio non riesci ad aspettare." Fece lui alzandosi e andando in camera, ed io lo seguii.
"Non mi scappa, devo sciacquarmi un attimo il braccio."
"Allora vai." Disse indicandomi la porta.
"Grazie."
Appena entrai rimasi sbalordita: era il primo uomo che teneva in ordine anche il proprio bagno. Era fissato con l'ordine quello!
Nella stanza c'era anche un profumo piacevole, forse un leggero aroma di frutti di bosco. Era proprio perfetto.
Tirai su la manica e misi l'avambraccio sotto il rubinetto, aprendo l'acqua. Non avevo voglia di guardare la ferita, mi creava fastidio vedere sangue sul mio corpo, quindi prima sciacquai tutto.
"Oh cazzo."
Mi stavano salendo le lacrime ed iniziai a singhiozzare piano. Perché quel Mangiamorte si era accanito così tanto?
Sulla pelle spiccava la scritta Mezzosangue ed io guardandolo continuavo a sentire una morsa allo stomaco.
~☆~
Piton si era rivestito e stava aspettando pazientemente che la Callaghan uscisse dal bagno. Passarono due, cinque, dieci minuti e poi si stancò. Quanto ci metteva a sciacquare una dannata ferita?
Bussò alla porta, ma non sentì risposte. Era per caso uno scherzo?
"Callaghan, pensi di uscire?" Le domandò poi, vedendo la maniglia abbassarsi, e lei sgattaiolò fuori tenendo la testa bassa.
"Hai pianto?" Chiese ancora, sorpreso questa volta. Non sopportava proprio il dolore quella donna, già si era lamentata per i suoi modi rudi, come li aveva definiti lei.
"Già. Buonanotte Severus." Rispose velocemente lei, uscendo dalle sue stanze e dal laboratorio in un lampo, lasciandolo perplesso.
"Buonanotte." Disse quando ormai con lui non c'era più nessuno.

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Spazio autrice
Salve a tutte! Eccomi di nuovo qui con il terzo capitolo, spero che sia stato di vostro gradimento. :)
Allora, vi aspettavate la missione e soprattutto l'inconveniente prima della missione? E magari anche il post scontro... chissà se Keela ne parlerà con Severus. Voi che ne dite? E se si presentasse nel suo studio nuda coperta solo da un mantello chiedendogli di curarla? ;)
Potrebbe essere nel suo stile...
Ditemi cosa ne pensate, giusto per vedere se apprezzate l'idea. 😆
Alla prossima! 😊

Amami, Ti PregoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora