Capitolo XLV

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Piton era a dir poco infuriato: aveva passato gli ultimi quattro giorni a preparare una sorpresa per il compleanno di Keela, per farsi perdonare data la scarsa attenzione nei suoi confronti, e poi le sue colleghe avevano mandato tutto all'aria.
Sbatté una mano sulla scrivania, buttando a terra tutti i fogli che c'erano lì sopra, sbottando infastidito.
Aveva organizzato un pomeriggio romantico, come piaceva a Keela: una coperta, il caminetto crepitante, fragole ricoperte di cioccolato, e poi aveva pensato di concludere in bellezza facendo l'amore con lei. Aveva preso anche una polvere speciale per massaggiarle il corpo, che le avrebbe reso la pelle morbida e profumata al miele.
Ma evidentemente le sue colleghe dovevano mettergli i bastoni fra le ruote, proponendole di passare il pomeriggio insieme a loro.
"Problemi con le amiche di Keela?" Lo prese in giro allora Albus, peggiorando il suo umore, già nero, facendo ridere anche gli altri presidi.
"Stanno insieme tutti i santi giorni a lavoro. Proprio oggi pomeriggio dovevano uscire." Borbottò contrariato, alzandosi dalla sedia e andando verso la finestra.
"Sciocco, sta insieme a te tutti i santi giorni." S'intromise a quel punto Phineas Black, facendogli il verso. "Non sei al centro del suo mondo."
"Taci."
Piton uscì dall'ufficio, sbattendo la porta e scendendo le scale di corsa, percorrendo il corridoio in velocità. Tutti gli studenti si spostavano impauriti, lasciandogli il passaggio libero. Aveva proprio bisogno di fare un camminata per schiarirsi le idee.
Si inoltrò nella Foresta Proibita, continuando a vagare senza una meta, mentre cercava di liberare la mente. Si accorse in ritardo di una trappola che era posizionata sotto a dei rami e dolorosamente si conficcò nella sua gamba, facendolo cadere a terra.
"Dannazione..." rantolò allora, cercando di liberarsi, e alla fine ci riuscì, ma facendo ciò si procurò un taglio molto più profondo, che non smetteva di sanguinare.
Provò a fare qualche passo, ma il dolore alla gamba era quasi insopportabile. Doveva allontanarsi ad ogni costo dalla foresta: le bestie che ci abitavano sentivano anche troppo bene l'odore del sangue.
~ • ~
"Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Keela, tanti auguri a te!"
"Grazie ragazze!" Esclamai con le lacrime agli occhi, abbracciandole tutte.
Le mie colleghe mi avevano fatto una sorpresa, così al ritorno dalla mia pausa me le ero ritrovate nel mio ufficio, con una torta, un festone e un regalo che aspettava solo di essere aperto.
"Dai, cosa aspetti ad aprirlo?" Mi chiese poi Sonya, porgendomi il pacchetto avvolto dalla carta colorata.
Io con un sorriso lo scartai, rimanendo piacevolmente sorpresa vedendo una collana che aveva come ciondolo un ciuccio argentato. "Fra i babbani va di moda e siccome Paula è esperta..."
Katie non fece nemmeno in tempo a finire di parlare che improvvisamente sentimmo bussare insistentemente alla porta.
"Avanti."
La scena che mi si parò davanti mi fece venire i brividi: Severus era lì davanti a me, con uno squarcio sulla gamba e del sangue rappreso sulla tempia.
"Santo Merlino... Severus!" Esclamai sorpresa, andando verso di lui, facendo scivolare il braccio attorno alla sua vita e aiutandolo ad entrare.
"Non avete niente di meglio da fare che stare qui a fissarmi?" Brontolò poi lui, rivolto alle mie colleghe, le quali effettivamente ci stavano guardando. Beh, erano lì, cosa dovevano fare? Tapparsi gli occhi?
"Ma senti che modi! Non le hanno insegnato le buone maniere?" Sbottò Paula, incrociando le braccia al petto, ed io stavo per difendere Severus, quando le gambe gli cedettero e lui si accasciò sul lettino che usavo per le visite.
Lo feci distendere immediatamente, con l'aiuto delle altre, e subito notai che il suo respiro era affannato, come se avesse appena corso.
"Cosa ti è successo, Severus?" Gli chiesi cercando di rimanere calma, ma avevo paura. Avevo veramente paura di perderlo.
"Foresta Proibita... una trappola..."
Strascicava le parole e aveva lo sguardo appannato: non era per niente un buon segno.
"Ci deve essere stato del veleno su quella trappola." Sentenziai decisa, girandomi verso le mie colleghe.
"Preparate la flebo con l'antidoto comune, non dobbiamo perdere tempo! Forza!"
E dicendo questo gli sbottonai i primi bottoni della casacca e della camicia, togliendogli il foulard per eliminare qualsiasi ostacolo e farlo respirare meglio.
Gli arrotolai anche la manica della camicia, per poi prendere l'ago che mi porgeva Sonya, inserendolo velocemente ma con delicatezza nella vena. Lasciai che l'antidoto facesse effetto, sedendomi pesantemente su una sedia lì vicino.
"Se vuoi visitiamo noi i tuoi pazienti..." propose infine Katie, posandomi una mano sulla spalla e stringendola.
"Grazie, per oggi ho finito le visite. Devo solo medicare Severus."
Mi avvicinai di nuovo a lui, posandogli un bacio sulla fronte e uno leggero sulle labbra.
"Tieni duro, fra poco starai meglio." Gli sussurrai all'orecchio, carezzandogli i capelli.
~ • ~
Severus era bloccato su quel lettino nell'ufficio di Keela. Era lì fermo che aspettava che l'antidoto facesse effetto completamente. Si sentiva meglio, anche se il suo corpo era ancora debole per quel dannato veleno.
Keela gli aveva ripulito e medicato il piccolo taglio che aveva sulla tempia e ora si stava occupando di quello sulla gamba. Era estremamente doloroso, ma cercava di non emettere nemmeno un suono, tenendo un'espressione concentrata e distaccata.
Era stato un incosciente ad inoltrarsi nella Foresta Proibita, ma in quel momento non aveva pensato, era stato troppo occupato a pensare come contrastare le famose colleghe.
Finalmente Keela aveva finito e, dopo avergli fasciato il polpaccio, si era alzata, sedendosi vicino a lui.
"Cos'è successo?" Gli chiese dandogli un bacio sulle labbra. Lui si alzò lentamente, mettendosi seduto, e la guardò negli occhi, senza dire nulla. Le carezzava solamente la guancia con il pollice.
"Severus... puoi parlare con me."
"Lo so." Disse solamente, non aggiungendo altro. Non poteva mettersi in ridicolo rivelandole il vero motivo per cui si era inoltrato nella foresta. Valeva dire confessarle che era geloso del tempo che trascorreva con le amiche, davvero patetico.
"Avevo smarrito alcune carte e mi ero innervosito. Così camminando sono finito nella Foresta." Mentì allora, posandole un bacio sulla fronte. "Poi avevo preparato una sorpresa per il tuo compleanno, ma sfortunatamente sei impegnata per il pomeriggio."
Aveva aggiunto una nota sarcastica al suo tono di voce, ma Keela spostò solamente lo sguardo, sospirando.
"Pensavo ti fossi dimenticato del mio compleanno."
"Non avrei mai potuto dimenticarmelo."
E dicendo questo le prese il mento fra le dita, voltandole leggermente il viso per guardarla di nuovo negli occhi. Le diede un bacio dolce, sentendola avvicinarsi di più e rilassarsi nel suo abbraccio, sospirando felice.
Restarono in silenzio per diverso tempo, godendosi la presenza l'uno dell'altro, senza sentire il bisogno di parlare.
~ • ~
Tardo pomeriggio
"Non esci?" Mi domandò Severus, leggermente nervoso, mentre entravamo nei suoi alloggi nei sotterranei.
"No. Voglio passare il pomeriggio con te. Non dirmi che devi vederti con l'amante." Scherzai io, con un sorriso di sfida sulle labbra.
Non volevo dare buca alle mie colleghe, però non volevo che succedesse qualcosa a Severus. In teoria il veleno era stato eliminato del tutto, però con quella ferita sulla gamba Severus sarebbe dovuto rimanere a riposo, cosa che sicuramente non avrebbe fatto se io fossi andata via.
Poi aveva detto che mi aveva preparato una sorpresa, quindi ero proprio curiosa di vedere cosa avesse architettato.
Mi avvicinai alla porta della camera da letto e la aprii, rimanendo impalata sulla soglia: ed eccola lì la mia sorpresa. Altro che amante!
La stanza era in penombra, la luce fioca delle candele rendeva tutto romantico, i petali di rosa sparsi sul letto, sul pavimento e sul tappeto donavano un profumo dolce all'ambiente, il calore avvolgente del caminetto mi faceva venire i brividi di piacere.
"È tutto stupendo." Mormorai dolcemente, girandomi e agganciando le braccia al suo collo, alzandomi sulle punte dei piedi per dargli un bacio sulle labbra. "Quindi sei tu la mia sorpresa."
"Sinceramente avevo pensato a fragole e cioccolato oltre al mio corpo." Sussurrò lui al mio orecchio, mordendomi leggermente il lobo, facendomi venire la pelle d'oca. "Buon compleanno, Keela."
"Grazie." Gli risposi allora, gustandomi i leggeri morsi e baci che mi lasciava sul collo e dietro l'orecchio. Gemetti leggermente quando mi morse più forte: lo desideravo da morire. Volevo carezzare e baciare ogni centimetro della sua pelle.
Lo feci arretrare verso il letto, stando attenta a non toccare il suo polpaccio, e lo feci sedere sul bordo, inginocchiandomi davanti a lui.
Gli slacciai la cintura e gli aprii i pantaloni, carezzandogli poi maliziosamente il lieve rigonfiamento coperto momentaneamente dai boxer.
"Keela..." disse Severus con un filo di voce, afferrandomi i capelli non appena passai la lingua lentamente lungo la linea del suo membro coperto.
Gli abbassai i boxer e subito lo presi in mano, muovendo la mano a pugno per tutta la sua lunghezza, accogliendo la punta sensibile nella mia bocca.
Non appena lo feci Severus appoggiò la schiena al materasso, sospirando estasiato. Cominciai a fare su e giù con la testa, cercando di assecondarlo il più possibile. Lo sentivo gemere piano, mentre cercava di spingere il bacino verso di me.
"Keela... ti prego."
Era un sussurro appena udibile, ma alzai gli occhi, puntando lo sguardo su di lui, rallentandomi fino a fermarmi. Mi rimisi in piedi, giusto per togliermi i vestiti, ma Severus non me ne diede il tempo, dato che mi afferrò per i fianchi, facendomi finire sopra di lui.
"Impaziente?" Gli chiesi con un pizzico di malizia, intrappolata fra le sue braccia. Era decisamente una sensazione che mi era mancata negli ultimi giorni, sarei restata lì in eterno.
"Credo tu possa dedurlo facilmente."
~ • ~
Piton, dopo aver spogliato Keela e se stesso con uno schiocco di dita, stava baciando ogni centimetro della sua pelle profumata. Era distesa sotto il suo corpo e si stava muovendo sinuosamente, facendolo eccitare ancora di più.
Fece scivolare la mano verso la sua intimità, iniziando a carezzarla, sentendola già pronta.
"Impaziente?" Le domandò come prima lei aveva fatto con lui, sorridendo appena sulle sue labbra, baciandola con trasporto.
Si spinse immediatamente dentro di lei, staccandosi un momento dalla sua bocca per gustarsi il piacere che lo stava pervadendo: era troppo eccitato per aspettare un momento di più.
Cominciò a spingere, osservando la donna sotto di lui: gli occhi chiusi, il labbro stretto fra i denti, il petto che si alzava velocemente, la testa reclinata all'indietro.
"Sei il miglior regalo di compleanno che abbia mai avuto..." sussurrò poi Keela al suo orecchio, maliziosamente, avviluppandosi al suo corpo, per quanto la pancia lo permettesse.
Le diede alcune spinte più forti, facendola gemere sonoramente, per poi tornare al ritmo lento e dolce che aveva stabilito fin dall'inizio.
Dopo un po' si fermò, restando sempre dentro di lei, ruotando il bacino e cercando il suo punto più sensibile.
"Severus..." sospirò Keela, aggrappandosi alle sue spalle, non appena lo trovò.
Ritornò a spingere, questa volta in modo più rude, sentendola venire improvvisamente travolta dall'orgasmo, dato che si strinse a lui tremando e gemendo.
Uscì dal suo corpo, con un po' di fatica, dato che lei non voleva lasciarlo andare. La sistemò sopra di lui, facendola scivolare nuovamente sulla sua eccitazione: non sapeva per quanto sarebbe ancora durato. Cercava di prendere tempo, cambiando posizione per permettere a Keela di gustarsi almeno un altro orgasmo, d'altronde era il suo regalo di compleanno: doveva renderlo memorabile.
Purtroppo le sue intenzioni vennero spazzate via da una scossa di piacere che gli arrivò dritta al cervello: Keela si stava muovendo di nuovo senza sosta e troppo presto il suo corpo venne percorso da un fremito.
Così venne, senza che riuscisse a fermarsi. Afferrò i suoi fianchi e diede le ultime spinte, tendendo le corde del collo e spingendo la testa sul cuscino.
~ • ~
Ero a cavalcioni su Severus e stavo cercando di calmare il respiro, ancora sconvolta dal piacere appena provato. Aprii gli occhi che avevo tenuto chiusi fino a quel momento, vedendo Severus che osservava il soffitto, con la mascella contratta e lo sguardo duro, come se fosse arrabbiato.
Mi abbassai leggermente, posandogli un bacio sulle labbra, e scendendo dal suo corpo, restando comunque vicino a lui.
Continuavo a posargli baci leggeri sulla spalla e sul collo, per rilassarlo: era stato spettacolare, come ogni volta. Sinceramente non capivo perché fosse così scocciato, nemmeno con le mie attenzioni si stava sciogliendo.
"Mi dispiace, non sono riuscito a trattenermi." Bisbigliò dopo un po', girandosi e restando sul fianco, guardandomi negli occhi.
"Mi è piaciuto tantissimo." Sussurrai sulle sue labbra, posandogli un bacio.
Lui mi osservò per un momento, per poi sorridere leggermente e sporgersi verso di me, afferrando qualcosa dal comodino.
"La seconda parte del tuo regalo, anche se posso beneficiarne anch'io." Disse allora Severus, con un sorriso malizioso ad increspargli le labbra.
Alzai un sopracciglio, osservando la piccola confezione, curiosa: così poteva beneficiarne anche lui, eh? Sicuramente era qualcosa di piccante, ci avrei messo la mano sul fuoco.
Magari era un olio per massaggi, dato che gli piacevano molto, oppure una crema distillata proprio da lui. Beh, per scoprirlo avrei dovuto solo scartare quel pacchettino che tenevo fra le mani. Mi sedetti, coprendomi leggermente con il lenzuolo, e lo aprii, trovando all'interno un sacchettino di velluto. Slacciai il filo che lo teneva chiuso e all'interno vidi della polvere ambrata.
"Che cos'è?" Gli chiesi curiosa, prendendo un pizzico di quella polvere fine fra le dita.
"Polvere di miele." Mi rispose semplicemente, prendendo la mia mano impolverata e appoggiandola sul suo pettorale. Lo massaggiai leggermente, facendo assorbire quella specie di borotalco e sentendo la pelle diventare morbida e liscia.
"Se chiudo la luce ti illumini ora?" Domandai scherzando e lui alzò un sopracciglio, sbuffando divertito.
"Baciami."
Quella fu la sua unica richiesta ed io obbedii più che volentieri, anche se confusa, incollando le labbra alle sue. Severus mise una mano dietro la mia testa, prendendo il controllo e dominando il bacio, intrecciando la sua lingua con la mia con fervore. Alla fine si staccò, posandomi un ultimo bacio leggero sull'angolo della bocca.
"Intendevo qui." Aggiunse infine, indicandosi il pettorale, dove lo avevo appena massaggiato con la polvere.
Gli posai un bacio a stampo sul petto, proprio sopra il cuore, e stavo per domandargli perché continuasse ad essere così misterioso, quando mi leccai leggermente le labbra, percependo immediatamente il gusto dolce del miele.
Posai nuovamente le labbra sul suo pettorale, questa volta però leccandolo lentamente, e lo sentii tremare.
"Sei delizioso."
~ • ~
Keela aveva decisamente apprezzato il suo regalo, una volta che aveva capito qual era lo scopo della polvere di miele.
Erano ormai venti minuti che lo stava baciando ovunque, dopo averlo massaggiato con il suo regalo di compleanno. Aveva tutta la pelle morbida, ma a quanto pareva Keela era solo all'inizio del suo divertimento. Non tralasciava nemmeno un lembo di pelle leccando e mordicchiando tutto il petto e l'addome, facendolo eccitare di nuovo.
Piton chiuse gli occhi, mentre lei era intenta a lasciargli un succhiotto sul pettorale.
"Halloween è passato da un mese, è un po' tardi per giocare al vampiro." Mormorò sarcastico, sentendo Keela sorridere sulla sua pelle. Sicuramente guardandosi allo specchio più tardi si sarebbe trovato altri suoi marchi sparsi in giro per i corpo, ma per il momento non gli importava molto, anche perché la sua mano si stava avvicinando sensualmente al suo membro, avvolgendolo in una dolce morsa.
Iniziò a muovere su e giù il pugno, lentamente, facendolo impazzire dal desiderio, così spinse il bacino contro di lei, per farle capire quello che voleva.
"Vuoi venire, non è vero?" Sussurrò maliziosamente al suo orecchio, continuando a stimolarlo.
Piton non poté far altro che rabbrividire, sentendo il tono di Keela: moriva dalla voglia di dominarlo, come quando le aveva dato il permesso a San Valentino.
"Sarebbe davvero un peccato se continuassi con questo ritmo, non credi? Magari una piccola punizione per non avermi fatto avere un altro orgasmo..." aggiunse infine leggermente divertita, così aprì gli occhi, esterrefatto.
La guardò, notando che aveva uno sguardo malizioso e dolce allo stesso tempo: quello era uno degli aspetti di Keela che lo facevano innamorare ogni giorno di più. Non pensava veramente quello che stava dicendo, ma comunque stava sfruttando il fatto che prima si fosse sentito in colpa: mossa da vera Serpe. Aveva semplicemente voglia di giocare e dato che era il suo compleanno, l'avrebbe assecondata. Si alzò un po', puntellandosi su un gomito, e la baciò con passione, gustando le sue labbra dolci.
"Puniscimi, allora."

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Spazio autrice
Ciao a tutte! Eccomi qui con un nuovo aggiornamento! :)
Ci stiamo avvicinando al parto e quindi alla conclusione, ma vi prometto che avrete un epilogo con i fiocchi.
Cosa ne pensate della sorpresina hot di Severus per il compleanno di Keela?
Piccolo spoiler per il prossimo capitolo... sarà hot anche quello, ma anche romantico: è arrivato il giorno del matrimonio! 🎉
Secondo voi dove si sposeranno? Ci saranno molti invitati o sarà una cerimonia ristretta? Detto questo vi saluto, stellinate, commentate e alla prossima! ✨

Amami, Ti PregoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora