Lo avevo visto per la prima volta in una giornata uggiosa, nei corridoi del San Mungo. Vi starete immaginando la solita scena che si legge in molti libri: il classico colpo di fulmine, la ragazza bellissima e perfetta guarda dritto negli occhi dell'...
"Hey Talia!" Urlai sbracciandomi, cercando di attirare l'attenzione di mia sorella. Finalmente lei mi vide e mi venne ad abbracciare per salutarmi. Era dal giorno di San Silvestro che non la vedevo ed avevo bisogno del suo aiuto per San Valentino. Era per questo motivo che le avevo scritto una lettera chiedendole se ci potessimo incontrare a Diagon Alley: non sapevo che regalo prendere a Severus, avevo proprio un buio totale, e mancava solo un giorno. Iniziammo a camminare per la via che per l'occasione si era tinta di rosa, quasi tutti i negozi avevano cuori e fiocchi per la festa degli innamorati. "Talia, devi darmi una mano... non so cosa regalare a Severus." Iniziai allora, cercando qualcosa nelle vetrine. Lei improvvisamente si fermò, mettendosi una mano sul cuore e accasciandosi contro il muro. Io le afferrai subito il braccio, rimettendola in piedi, stando attenta che non ricadesse. "Cos'hai?" le chiesi subito, preoccupata. "Scusa, ma sapere che stai con il pipistrello mi fa venire dei mancamenti improvvisi." Si giustificò, fingendosi veramente sconvolta. Ed io che mi preoccupavo: era la solita melodrammatica, un'attrice nata. "A letto è uno sballo se ti interessa saperlo... una volta mi ha fatto venire solo carezzandomi con due dita." Continuai maliziosamente e lei fece finta di vomitare. "Ti prego non continuare... non voglio sapere come sia il sesso con Piton. Potrei rimanerne traumatizzata." Io risi e Talia sbuffò, così proseguimmo, facendoci spazio tra la folla. Anche lei mi raccontava i dettagli piccanti delle sue relazioni, quindi potevo continuare a stuzzicarla, da brava sorella dispettosa. "Comunque sono seria, non ho la più pallida idea di cosa regalargli." "Non so cosa possa piacere a quel vampiro, ma io quest'anno ad Alex ho preso un prodotto all'erboristeria dove lavoro e un completino niente male per il dopo ballo." Mi rispose lei, stringendosi nelle spalle. "Anche io ho organizzato qualcosa di piccante per la notte, però volevo qualcosa di più." "Puoi sempre trovare qualche regalo nel mio negozio. Che ne dici?" mi propose poi ed io annuii vigorosamente, così ci avviammo lì. ~☆~ San Valentino era arrivato. E Piton odiava San Valentino. Aveva pensato per giorni a cosa prendere a Keela, aveva faticato per trovare un'idea decente, ma alla fine aveva optato per un semplice bracciale con degli orecchini. Non sapeva come comportarsi: tutti che si scambiavano bigliettini, avevano persino cominciato dal giorno prima e San Valentino era appena iniziato. In quel momento era seduto sul letto, con la schiena appoggiata alla testiera. Si era svegliato prima e stava guardando Keela dormire: era abbracciata al cuscino e aveva un sorriso sulle labbra. Sorrise leggermente osservandola, carezzandole con delicatezza la guancia, sentendo così il tepore della sua pelle. "Ti amo infinitamente." Sussurrò tra sé, ma i battiti del suo cuore accelerarono quando Keela spostò la sua mano sopra la sua, ancora ferma sulla sua guancia. "Anch'io ti amo infinitamente Severus..." disse allora con voce assonnata, aprendo lentamente gli occhi, colmi d'amore. "Pensavo stessi dormendo." Si difese Piton, alzando un angolo della bocca. "Sono sveglia da un po', così ho potuto sentire il tuo bel ti amo. Dovresti dirmelo più spesso, non ti mangio sai?" ridacchiò lei, alzandosi ed abbracciandolo, sospirando felice. Restarono in quella posizione in silenzio per un po' di tempo, finché Keela non si sporse per prendere qualcosa dal comodino, per poi tornare fra le sue gambe. "Buon San Valentino, amore." Gli disse con un sorriso a trentadue denti, posandogli un bacio sulle labbra e mettendogli una piccola scatola tra le mani. "Grazie." Mugugnò Piton, osservando il pacco. Chissà cosa gli aveva regalato. "Non esploderà, tranquillo." Lo rassicurò Keela, guardandolo con impazienza, seduta a gambe incrociate. "Dai, aprilo." Lui sciolse il nastro e scartò il regalo, aprendo poi la scatola: trovò una bottiglietta con del liquido ambrato all'interno e un libretto con dei biglietti. Sembravano dei buoni acquisto babbani... Prima che potesse fare qualche domanda, Keela cominciò a spiegare. "Allora, questo è un olio speciale per massaggi, si può usare anche sotto la doccia. Ho visto che ti piaceva tanto, quindi... e quel libretto è una mia idea. Forse hai già capito come funziona: quando vuoi qualcosa fra le proposte che ho scritto, basta che mi fai vedere il biglietto." Non aveva mai visto un regalo del genere: in pratica poteva scegliere quello che voleva e Keela lo avrebbe messo in pratica. Alcuni biglietti erano dolci, come buono per un abbraccio oppure buono per un bacio, per poi andare su altri più piccanti: c'era proprio il suo zampino. "E per stasera c'è un'altra sorpresa..." continuò lei, facendogli l'occhiolino. Lui sorrise maliziosamente, intuendo subito a cosa alludesse. "Comunque... perché non scegli un buono?" gli chiese candidamente, togliendo la carta e il nastro dalle lenzuola. In effetti poteva avere un piccolo assaggio... ~☆~ Mi ero svegliata proprio bene la mattina di San Valentino: Severus era dolcissimo, ma non voleva mai mostrarmi quanto fosse tenero. A volte se ne usciva con delle frasi talmente romantiche che mi toglievano il respiro. Tom non mi aveva mai detto ad esempio che il suo cuore era legato indissolubilmente al mio, era troppo impegnato a farsi la Dubois. Comunque non valeva la pena rovinarsi la giornata per quei due, volevo concentrarmi solo su Severus. Infatti gli avevo consegnato il regalo e lui era rimasto sorpreso, anzi gli era piaciuto, anche se non me lo aveva detto: si vedeva dal suo sguardo che aveva apprezzato. Il libretto dei buoni era stata un'idea geniale: avevo scritto tutto quello che faceva felice Severus, anche se la maggior parte dei biglietti era piccante. Volevo che ne scegliesse subito uno, almeno avrebbe usufruito del suo regalo di San Valentino. In quel momento stava sfogliando i buoni, decidendo cosa chiedermi, quando si fermò e ne strappò uno, porgendomelo con un sorriso appena accennato. Lo lessi e poi guardai nuovamente Severus, avvicinandomi nel modo più sensuale possibile: aveva scelto quello più hard del pacchetto. Era sempre il solito... Gli diedi un bacio, facendo scivolare direttamente le mani verso il suo inguine, carezzandogli le cosce. "Meglio distendersi, che ne dici?" bisbigliai sul suo collo, mentre gli leccavo leggermente la pelle. Lui annuì e si distese, così io mi accovacciai fra le sue gambe e gli tolsi i pantaloni del pigiama e i boxer. Era rilassato, già si pregustava quello che gli avrei fatto: lo avrei fatto impazzire. Cominciai a baciare il suo membro, quasi del tutto eretto. Si eccitava così facilmente con me, mi faceva sentire una dea. Quando vidi che Severus stava artigliando le lenzuola e si stava mordendo il labbro dalla voglia, lo presi in bocca, cercando di farlo entrare il più possibile. Ben presto iniziai a succhiare e a muovere la testa su e giù, in base ai suoi mugolii di piacere. Nel frattempo mi aveva afferrato i capelli e me li carezzava, accompagnando i movimenti del capo, sospirando pesantemente. Poi decisi di fare quello che gli faceva perdere totalmente la lucidità: mi concentrai sulla sua punta sensibile, succhiando e muovendo la lingua in piccoli cerchi, mentre scivolavo velocemente con la mano chiusa a pugno lungo il resto della sua virilità. "Keela..." sussultò Severus, alzando il bacino, quasi invocando il mio nome. Non ci volle molto per portarlo sull'orlo dell'orgasmo, stava impazzendo dal piacere, ansimava e dalle sue labbra uscivano solo parole sconnesse. E infine dopo poco venne, con una mano intrecciata nei miei capelli e una a stringere le lenzuola. Io ingoiai tutto, evitando così di sporcarmi, e solo quando smise di gemere mi staccai. Lo guardai mentre mi distendevo vicino a lui, stringendomi al suo corpo tremolante: era così sexy quando gettava la testa all'indietro con gli occhi chiusi e il labbro stretto fra i denti. "Sei durato poco questa mattina... non starai invecchiando vero?" lo presi in giro allora, posandogli un bacio sulla fronte. Mi piaceva stuzzicarlo dopo un orgasmo, non aveva mai le battute pronte. "Sei un demonietto... lo sai che non resisto quando fai così." Disse lui, passandosi una mano fra i capelli, per poi girarsi su un fianco. Mi carezzò la guancia e mi diede un bacio, ma si alzò subito, per vestirsi: lo osservai, spaparanzata sul letto; era veramente sensuale il suo modo fare, amavo la sua schiena con i muscoli che guizzavano leggermente sotto la pelle ad ogni singolo movimento. Lo raggiunsi, abbracciandolo da dietro, posandogli diversi baci sulla spalla, respirando il profumo della sua pelle. "Lo sai che sono la strega più fortunata del mondo magico? Sarà il miglior San Valentino della mia vita." Feci allora, restando incollata al suo corpo. "Di certo non sarà il primo che festeggi." Mi rispose Severus, facendomi una carezza sull'avambraccio, aspettando che mi spostassi, dato che doveva finire di vestirsi. A malincuore mi sedetti nuovamente sul materasso, comunque tenendo lo sguardo fisso su di lui. "Quando ero fidanzata con Tom, l'ultimo San Valentino che ho 'passato' con lui, sono stata ad aspettarlo due ore sotto la pioggia e poi quando in lacrime me ne sono tornata a casa, l'ho trovato a letto con Evangeline. È stato terribile..." continuai pensierosa: mi rendeva triste se ci pensavo. Ma non perché lo amassi ancora, bensì perché ancora mi domandavo come fossi potuta essere così stupida da non accorgermi che non gli interessavo. "Non ho mai avuto nessuno che mi abbia amato come te, Severus." "Felice di saperlo. Credo di poter dire lo stesso." Disse lui distrattamente, finendo di prepararsi, senza far pesare le parole stupende che mi aveva appena rivelato. Era molto riservato, ma lo adoravo così com'era, il mio Severus. ~☆~ "Venti punti in meno a Corvonero, Stuart e Walker. Smettete di sbaciucchiarvi. Immediatamente." Sibilò all'ennesima coppietta che beccava a scambiarsi effusioni. Erano appena finite le lezioni pomeridiane, ma tutti avevano la testa fra le nuvole, già dalla mattina. Aveva tolto un'infinità di punti per ogni volta che trovava innamorati che si baciavano per i corridoi. A pranzo c'era un continuo scambio di lettere, i gufi volavano senza sosta: aveva notato che anche Keela aveva ricevuto dei biglietti e non li aveva spediti lui. Era leggermente geloso, ma doveva imparare a fidarsi. Non aveva ancora trovato il momento giusto per darle il bracciale, sicuramente si aspettava un regalo per San Valentino. L'aveva incrociata solo di sfuggita e gli aveva detto che doveva andare a prepararsi per la festa a casa dei suoi genitori, e non poteva vederla. In risposta lui aveva alzato gli occhi al cielo: trovava il ballo una grande stupidata, ma se ci teneva così tanto... sembrava proprio una di quelle pagliacciate che organizzavano in America, come in uno dei film che era stato costretto a guardare quando erano nel suo appartamento. Infatti aveva domandato a Keela quale fosse la necessità di una festa per San Valentino, dato che non era una tradizione nel Regno Unito, e lei gli aveva chiarito i dubbi, dicendo che sua madre era per metà americana. ~☆~ "Merda!" sbottai infastidita, guardandomi allo specchio. Mi ero fatta la doccia, avevo indossato l'abito, ma non riuscivo a trovare un'acconciatura decente. I capelli lisci mi stavano veramente male, quindi avrei dovuto tenerli mossi come al solito... diedi un ultimo tocco di bacchetta, chiudendo gli occhi. Speravo con tutto il cuore che fosse l'ultimo incantesimo. Aprii le palpebre titubante, ma tirai un sospiro di sollievo: alla fine avevo optato per la stessa acconciatura che avevo usato a San Silvestro e a Severus piaceva, quindi nessun problema. Non stonava nemmeno con il vestito da sera. "Keela, sei in bagno?" disse improvvisamente Severus, facendomi prendere uno spavento. "Certo. Non entrare, aspetta fuori." Gli risposi mentre mi mettevo un po' di lucidalabbra: non avevo voglia di truccarmi, anche perché preferivo il look semplice. Chissà cosa ne avrebbe pensato dell'abito... mi ero cambiata nelle mie stanze per non farmi vedere, volevo un effetto a sorpresa. "Mi spieghi perché voi donne ci mettete ore a prepararvi?" fece dopo cinque minuti, dato che ancora non mi decidevo ad uscire. Cavolo, stavo controllando che fosse tutto in ordine! Infine aprii la porta e feci il mio ingresso nella camera, impaziente di vedere l'espressione sul volto di Severus e rimasi abbastanza soddisfatta. Mi guardava in modo neutrale, ma si vedeva che era senza parole: la bocca era leggermente socchiusa e sembrava si fosse imbambolato. "Allora, che ne dici?" gli chiesi facendo un giro su me stessa, per fargli ammirare la schiena lasciata scoperta dalla scollatura, contenta della sua reazione. Severus si alzò, venendo dietro di me per abbracciarmi, facendo aderire tutto il suo corpo al mio, appoggiando il mento sulla mia spalla. "Sei meravigliosa, ma credo che manchi qualcosa..." fece con un leggero sorriso e portò le mani alle mie orecchie, mettendomi degli orecchini. Io rimasi spiazzata: non pensavo che mi avesse comprato qualcosa per San Valentino. Non sapevo cosa dire, guardavo solamente lo specchio di fronte a me: erano incredibili, ma Severus non aveva ancora esaurito le sorprese. Infatti mi prese delicatamente il braccio e al polso mi agganciò un bellissimo bracciale. "Sono stupendi." Sussurrai piano, osservando incredula quei regali che sinceramente non mi aspettavo. "Grazie." Mi girai nel suo abbraccio, dandogli un bacio dolce, per poi stringerlo felice. Non volevo più staccarmi da lui, ma saremmo arrivati in ritardo a casa dei miei. "Andiamo?" dissi a Severus, lasciandogli un ultimo bacio umido sulle labbra. "Se proprio devo." Mi rispose lui, alzando gli occhi al cielo. "Certo." Continuai io, prendendo il mantello che era poggiato sopra il letto, trovando sotto i biglietti di San Valentino che mi erano arrivati durante la giornata. I soliti studenti che avevano una cotta per la professoressa, ma erano stati veramente carini. "Guarda alcuni tuoi Serpeverde dell'ultimo anno... nemmeno il loro capocasa mi ha scritto delle lettere d'amore così romantiche." Risi infine, sventolandogli davanti al naso i fogli colorati di un tenue rosa. "I suoi occhi del colore dell'oceano... le sue curve seducenti... il suo dolce sorriso... troppo smielato per i miei gusti." Concluse Severus, rimettendo le lettere sul materasso. "Dai, vieni, uomo dal cuore di ghiaccio." ~☆~ Piton e Keela si erano appena smaterializzati con una passaporta davanti al viale di casa sua. Si vedeva già qualche persona percorrerlo, ma non vedeva l'ora che tutta quella pagliacciata finisse, soprattutto nel modo più indolore possibile. Cominciò a percorrere la via ciottolata, ma dovette rallentare il passo, affinché Keela riuscisse a camminare al suo fianco. Sperava caldamente che almeno non lo indicassero come al solito, ma la sua compagna lo distrasse dai suoi pensieri. "Severus?" lo chiamò infatti, stringendogli leggermente il braccio. "È una mia impressione o quella donna ci sta osservando?" Come non detto... sempre i soliti impiccioni curiosi. "Sarà invidiosa... sei uno splendore questa sera, Keela." "Grazie..." disse lei, arrossendo leggermente: la trovava così seducente quando faceva emergere la sua parte timida. Infine entrarono in casa, dopo che ebbe sospirato: sarebbe stata una lunga serata. La sala era grande ed era addobbata elegantemente, c'erano alcune coppie che parlavano. Vide subito la madre di Keela e suo padre guardare verso di loro, ma notò che l'uomo di casa aveva un sopracciglio sollevato e la mascella serrata. Qualcosa gli suggeriva che non fosse molto felice che Keela avesse scelto proprio lui da portare a casa. Come dargli torto, con il suo passato non è che fosse proprio il tipico principe azzurro che ogni padre vuole per la propria figlia. Si avvicinarono, anzi lei quasi lo trascinò verso i suoi genitori. "Ciao mamma, ciao papà!" li salutò allora, andando ad abbracciarli. "Salve, Severus." Fece la signora Callaghan, dandogli un veloce abbraccio: era veramente una donna alla mano, le bastava un incontro per fidarsi di lui. Era rimasto un po' spiazzato, ma Keela sembrava al settimo cielo per la reazione di sua madre. Suo padre gli strinse la mano, ma non accennava a rilassarsi, lo stava squadrando freddamente e lui faceva altrettanto. "Professor Piton." Disse poi, stringendo di più la presa. "Signor Callaghan." Era calato un silenzio imbarazzante, sua madre e Keela li osservavano senza dire nulla. "Noi due andiamo a prendere qualcosa da bere..." esclamarono subito, lasciandoli da soli. Come inizio non era molto promettente...
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Spazio autrice Ciao a tutte! Ed eccomi qui con la prima parte del capitolo di San Valentino, anche se sono un po' fuori periodo... vabbè, forse mi perdonerete sapendo che anche il prossimo capitolo sarà hot. Non voglio anticiparvi troppo, ma finiti i capitoli di San Valentino, la storia si farà leggermente più seria, con un po' di angst. Vi dico solo che ci saranno Mangiamorte, torture e violenze. Ma adesso torniamo a questo capitoletto, devo mostrarvi il vestito di Keela. 😉
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Che ne dite? È sexy abbastanza per tener testa al tenebroso professore di pozioni? Detto questo vi lascio, stellinate, fatemi sapere cosa ne pensate e alla prossima! :)
Nel frattempo, ad Hogwarts *Keela si toglie il copricostume e si tuffa nel lago, rinfrescandosi immediatamente. Sospira sollevata girandosi sulla schiena e galleggiando. Nuota un po' per poi uscire e tornare a distendersi sul telo, dove vicino a lei Severus si riposa all'ombra. Keela lo osserva: i capelli legati in una mezza coda, il fisico snello leggermente bagnato, niente camicia o casacca, solo quel costume da appena sopra il ginocchio di cui si sbarazzerebbe volentieri.* "Mi piace molto questo posticino appartato... chi l'avrebbe detto che il Lago Nero fosse così... perfetto per una pausa dal caldo?" "Se ti avvicini ancora di più, non credo che gioverai molto del refrigerio offerto da questo posto." *Severus sorride leggermente mentre osserva Keela, la quale si avvicina e si appoggia al suo corpo, carezzandogli maliziosamente gli addominali. Fa scivolare una mano dentro il costume, iniziando a scendere e a salire lungo il suo membro. Severus chiude gli occhi e si morde il labbro, mentre il piacere lo pervade.* "E poi sottolinei sempre che sarei io il pervertito affamato di sesso." "Non è colpa mia se sei attraente... non riesco a toglierti le mani di dosso." *Keela si sistema in ginocchio fra le gambe di Severus, abbassa leggermente il suo costume e accoglie il suo membro nella bocca, facendogli sfuggire un gemito dalle labbra.* *Da quelle parti in quel momento sta passando Sirius (si è ancora vivo 😝) il quale ha deciso di farsi una camminata prima di incontrare Remus (vivo anche lui 😜) ad Hogsmeade. Sente dei sospiri e dei mugugni provenire da un punto appartato, noto per essere rifugio di coppiette. Si avvicina lentamente, senza fare rumore e si nasconde dietro ad un albero, guardando esterrefatto la scena a qualche metro da lui: una donna è posizionata tra le gambe di Mocciosus e, da quel che può vedere, lo sta succhiando per bene. Sirius, suo malgrado, si sta eccitando: nonostante stia con Remus, vedere il membro eretto, grande, duro e luccicante di saliva, sentire i mugugni di piacere della donna e la dominazione di Piton...* "Hai capito Mocciosus... adesso Remus mi troverà più che pronto. Potrei anche raccontargli dell'episodio." *Keela sente che Severus è vicino a venire, quindi si stacca velocemente, togliendosi il reggiseno e avvicinandosi nuovamente, sistemando il membro di Severus fra i suoi seni, stringendolo in una dolce morsa, continuando a stimolarlo. Alla fine, viene copiosamente, sporcando il petto e il viso di Keela, la quale si lecca lussuriosamente le labbra.* "Sei stata... fantastica." "Adesso potresti ricambiare il favore, che ne dici?" "Mmhh, che streghetta esigente..."
Ed ecco un pomeriggio estivo di Severus e Keela, spero che vi sia piaciuto. (Non ho fatto uscire allo scoperto Sirius altrimenti questo spezzone diventava una oneshot 😂)