"Sei pronta?" Mi domandò Severus, estraendo la bacchetta.
"Prontissima."
Senza avvisarmi ulteriormente, cominciò a lanciare incantesimi a raffica. Cercavo di pararli e deviarli, faticando non poco.
Era da una settimana che avevamo ripreso gli allenamenti e dovevo ammettere che da quando avevamo smesso poco prima di Natale, avevo decisamente perso la mano.
Mi allenavo anche senza di lui, non appena avevo un po' di tempo libero. Avevo un metodo infallibile: usavo dei manichini animati, ma modificati.
Avevano tutti la faccia di Evangeline, così mi potevo decisamente sfogare, altrimenti avrei scaricato la mia magia direttamente su di lei.
Da quando era ad Hogwarts cercavo di restare calma, ma quella donna metteva a dura prova i miei nervi. Ronzava sempre intorno a Severus ed io non potevo comportarmi come una fidanzatina gelosa, altrimenti tutti sarebbero venuti a conoscenza della nostra relazione.
Non che mi infastidisse il fatto di renderla pubblica, ma Severus era molto riservato. Quindi, visto che non potevo agire in modo palese, stavo pensando a qualche scherzetto da farle.
Qualcosa di innocente, giusto per avere un pizzico di vendetta. Non sarebbero mai risaliti a me.
Severus interruppe improvvisamente i miei pensieri, dato che avanzava sempre più velocemente. Dovevo concentrarmi.
Mi doleva tutto il braccio per la miriade di incantesimi che stavo scagliando. Il mio allenatore era una furia.
In men che non si dica mi ritrovai intrappolata fra lui e il muro, eravamo ansimanti e sudati a pochi centimetri di distanza. Senza pensarci due volte lo baciai, con irruenza, e per tenerlo vicino a me misi una mano dietro al suo collo.
Era la prima volta che un allenamento si trasformava in qualcosa di più piccante.
Mi avviluppai al suo corpo e lo sentii mugugnare di piacere. Una scossa mi arrivò dritta al basso ventre, facendomi sospirare.
Volevo assaggiare la sua pelle, sentirne il calore sotto le mie dita, quindi gli sbottonai la camicia.
Severus fece altrettanto, togliendomi la felpa. Mi aggrappai alla sua schiena, ma lui, più impaziente di me, eliminò velocemente i pantaloni della tuta e gli slip.
Senza il reggiseno ad ostacolarlo, si staccò a malincuore dalla mia bocca, lasciandomi le labbra gonfie, e scivolò all'altezza del petto. Iniziò a mordicchiarmi i capezzoli, ma non si soffermò troppo a lungo lì, continuando la sua discesa.
Si mise in ginocchio di fronte a me, baciandomi nel mio punto più sensibile. Intrecciai immediatamente le dita fra i suoi capelli, spingendolo di più verso il mio corpo.
Severus leccò e succhiò avidamente, fino a farmi tremare le gambe.
Era magnifico, come ogni volta, ma non volevo essere in balia delle sue carezze. Avrei condotto io i giochi quella sera.
Lo feci alzare, tornando a baciarlo con passione, invertendo le posizioni e spingendolo contro il muro, forse con un po' troppa irruenza. Infatti mi guardò sorpreso, aprendo gli occhi che aveva tenuto chiusi durante il bacio.
Io gli sorrisi maliziosamente, abbassandomi come aveva fatto lui in precedenza, e gli baciai languidamente gli addominali. Continuavo a lambirgli delicatamente la pelle, ma improvvisamente gli lasciai un morso, facendolo sobbalzare. Cercò subito il mio sguardo ed io mi morsi il labbro, cercando di essere seducente.
Mi prese i capelli con una mano, mentre con l'altra si sbottonò i pantaloni e prese la sua eccitazione, sbattendomela poi sulla guancia e passandomela sulle labbra.
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Amami, Ti Prego
FanfictionLo avevo visto per la prima volta in una giornata uggiosa, nei corridoi del San Mungo. Vi starete immaginando la solita scena che si legge in molti libri: il classico colpo di fulmine, la ragazza bellissima e perfetta guarda dritto negli occhi dell'...