Capitolo XXIII

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"Quindi frequenta mia figlia." Disse subito il padre di Keela, non appena restarono soli.
"Esatto." Gli rispose solamente, non facendo notare nessun segno di nervosismo. Sapeva dove voleva arrivare: pensava che potesse essere un pericolo per lei.
"Ferisca mia figlia e giuro che la uccido." Continuò ancora, con lo sguardo duro.
"Mi sta minacciando, signor Callaghan? Si ricordi chi ha davanti, non è un bene giocare con il fuoco. Qualcuno potrebbe rimanere scottato." Sibilò acidamente, per poi guardare momentaneamente verso il tavolo dei drink, e subito vide Keela tornare con due calici di champagne, anzi solo uno, dato che lei non beveva alcolici. Aveva il suo solito succo di zucca.
"Ecco qui, Severus." Esclamò la sua compagna, avvicinandosi e porgendogli il calice, così ne approfittò per posizionare un braccio attorno alla sua vita. "È tutto apposto?"
"Certo. Godetevi la serata." Concluse suo padre, con un sorriso tirato.
~☆~
Io proprio non capivo mio papà: perché era così freddo con Severus? Pensavo che mia mamma gli avesse accennato della mia cotta per Severus, ma evidentemente non lo aveva messo al corrente.
"Ti chiedo scusa per mio padre, non pensavo reagisse così." Gli dissi allora, posandogli un leggero bacio sulle labbra.
"Se mi baci nuovamente, credo che verrà qui e mi strozzerà a mani nude. Non gli ispiro molta simpatia." Mi rispose lui, sarcastico, bevendo un sorso di champagne.
"È solo un po' protettivo." Feci poi, cercando di trovare una scusa al suo comportamento. In realtà mio papà non approvava le mie scelte in fatto di fidanzati dopo quello che era successo con Tom: già dall'inizio mi aveva detto che non era realmente interessato a me, ma io non gli avevo dato ascolto. Poi ero stata male per quel cretino e da quella relazione non avevo più avuto nessun fidanzato. Forse era per questo motivo che non si fidava di Severus.
"Tranquillo, gli parlerò."
Lui mugugnò qualcosa di incomprensibile in risposta e stavo per domandargli cosa avesse detto quando spostai leggermente lo sguardo e vidi Corey. Magari era riuscito a conquistare l'apprendista carino di cui mi aveva parlato, volevo andare a salutarlo.
"Severus, vieni con me. Voglio presentarti un mio caro amico." Gli dissi con un sorriso, prendendogli la mano e portandolo verso Corey.
Lui era di spalle, non si era accorto della nostra presenza, quindi gli battei un dito sulla spalla, facendolo così girare verso di me.
"Keela!" Esclamò immediatamente, abbracciandomi.
"Corey, lui è Severus." Aggiunsi non appena si staccò, facendo scivolare un braccio attorno alla vita dell'uomo accanto a me. Aveva uno sguardo gelido e si vedeva lontano chilometri che non aveva gradito l'abbraccio. Forse non si ricordava che fosse gay. Era bello sapere che fosse così geloso e possessivo, mi faceva veramente sentire amata.
"Lieto di conoscerti." Fece Corey, stringendogli la mano e squadrandolo maliziosamente: era sempre il solito pervertito. "Keela mi ha parlato moltissimo di te. È una donna molto fortunata."
Severus in risposta alzò un sopracciglio, guardandolo scetticamente: in effetti Corey ci stava provando spudoratamente.
"Come mai sei qui? Non sei mai venuto negli anni passati. Mi hai sempre lasciata sola." Mi intromisi allora, cercando di togliere Severus dall'imbarazzo.
Ma se avevo appena salvato Severus, ora era Corey quello a disagio, evento più unico che raro: io non ci capivo più nulla.
"Ehm, sto frequentando un uomo e abita in questa via. Se vogliamo dirla tutta abitava in questa casa." Disse quindi, con un sorriso nervoso. Aspettate un momento: aveva abitato in questa casa?
"Stai con mio fratello?" domandai sbalordita e lui annuì, sorridendo leggermente. Santo Merlino... ma era una notizia stupenda! Lo sapevo già da un bel po' che Daniel era infatuato di Corey, però non lo avevo spinto a confessargli i suoi sentimenti. Mio fratello non voleva che facessi da tramite, mi aveva detto chiaramente che ci avrebbe pensato lui.
"Ciao sorellina!" Aggiunse Daniel, che era appena arrivato: probabilmente era andato a prendere da bere vedendo i calici che aveva in mano. Ero ancora leggermente scioccata dalla notizia bomba. Mio fratello gli posò un leggero bacio sulle labbra, guardandomi poi raggiante.
"Io non ho parole..." feci allora tenendo un tono neutrale: il mio migliore amico era sbiancato, così come era scemato il sorriso di Daniel. "Sono al settimo cielo!"
Li abbracciai contenta, congratulandomi con loro, per infine tornare vicino a Severus, il quale era rimasto impassibile.
"Severus, è un piacere rivederti."
"Daniel." Lo salutò il mio uomo, stringendogli la mano. Mamma mia, che novità... ero ancora incredula.
~☆~
Che serata inutile... il padre di Keela lo teneva costantemente sotto controllo, doveva sorbirsi saluti e conoscere parenti di lei. Aveva rivisto suo fratello e stava per rivedere anche la sorella minore. Voleva che quel ballo finisse il più presto possibile, poteva proporle di scappare.
Stava per chiederle se potessero uscire un momento, ma si trovarono davanti l'irritante Talia Callaghan: restava una delle sue alunne meno dotate in pozioni. Gli dispiaceva quasi per il suo fidanzato, anche lui era stato un suo studente.
"Salve, signorina Callaghan." Fece con un tono mellifluo, dopo che Keela l'aveva spinto a salutarla con uno sguardo eloquente.
"Buonasera, professor Piton. Chi avrebbe mai detto che l'avrei trovata ad un ballo di San Valentino?"
"Infatti. L'ultima volta che ci siamo visti hai fatto esplodere il mio laboratorio... spero che non provochi un incendio anche questa sera in questa splendida sala." Ghignò infine, facendola sbuffare.
"È stata colpa sua. Se non mi avesse dato l'ennesimo Troll, non mi sarei arrabbiata e il suo laboratorio sarebbe stato salvo."
Era rimasta proprio la solita ragazzina petulante, forse non aveva nulla in comune con Keela. Lei era testarda, ma Talia era veramente sfiancante.
"Non sapevi nemmeno sezionare uno scorpione, Callaghan!" sbottò allora; lo sapeva che avrebbero finito col bisticciare.
"Sembrate dei bambini..." ridacchiò allora Keela, interrompendo il loro pseudo litigio.
"Noi andiamo a ballare. Spero di non rivederla per il resto della serata, Piton."
"Lo spero anch'io, Callaghan." Le rispose infine, guardandola mentre se ne andava con il fidanzato.
~☆~
Severus era nervoso: si vedeva lontano un chilometro che non aveva voglia di stare alla festa, quindi lo avevo accompagnato a fare una camminata nel giardino di casa mia. Era il momento del valzer, si sentiva anche lì la musica. Oltre che pensieroso, Severus sembrava anche leggermente arrabbiato: avrei voluto chiedergli il perché, ma se glielo avessi domandato probabilmente avrei peggiorato la situazione e non volevo passare la sera a discutere.
Stavamo passeggiando sulla riva del laghetto, però non volevo che fosse irritato per colpa mia: in fin dei conti lo avevo convinto io ad accompagnarmi.
Lo fermai, prendendogli il braccio, per poi avvicinarmi e stringermi a lui. Agganciai le braccia al suo collo e lo baciai, dolcemente.
Restammo in quel piccolo paradiso a scambiarci baci teneri come due giovani innamorati per molto tempo: non volevo tornare dentro, altrimenti l'umore di Severus sarebbe diventato nero.
"Balliamo?" gli chiesi dopo essermi allontanata dalle sue labbra.
Lui sorrise leggermente, pensando a chi sa cosa, ma si mise in posizione, accogliendomi nel suo abbraccio. Io misi una mano nella sua e posai la testa sul suo petto ampio, così iniziammo a muoverci lentamente. Amavo ballare con Severus: trovavo particolarmente romantico il suo modo di tenermi stretta al suo corpo, così protettivo.
"Ti amo, Severus." Dissi sulle sue labbra e stavo per lasciargli un bacio quando sentimmo un urlo e del trambusto provenire dalla sala.
Lanciai uno sguardo a Severus, per poi correre all'interno: c'erano persone che correvano ovunque e c'era il marchio nero che aleggiava nell'aria sopra le teste degli invitati: ma che diavolo stava succedendo?
Ero talmente sconvolta da tutto ciò che riuscivo solo a pensare alla mia famiglia, sperando che non fossero stati colpiti da qualche incantesimo. Perché nessuno faceva nulla? Mi accorsi tardi dell'incantesimo che stava arrivando dritto verso di me: ero pietrificata dall'orrore e dalla paura. Non avevo nemmeno la bacchetta!
Chiusi gli occhi, preparandomi al peggio, ma non sentii alcun dolore: l'incantesimo non mi aveva preso. Schiusi lentamente le palpebre, trovandomi la schiena di Severus davanti: aveva deviato lui lo Schiantesimo, che si era spento sul muro. Le persone iniziarono ad uscire dalla sala, ma io non riuscivo a muovermi, ero sotto shock: come era riuscito ad entrare un Mangiamorte a casa mia?
"Vattene da qui. Immediatamente." Disse subito Severus, girandosi, cercando di allontanarmi da lui, mentre nella stanza si levava una risata crudele.
"Non ti lascerò da solo." Gli risposi allora, sulla soglia delle lacrime: quella serata si stava rivelando un inferno. Ma di chi era la colpa?
"La porti via." Continuò senza darmi ascolto, guardando alle mie spalle.
Improvvisamente qualcuno mi afferrò il braccio e mi trascinò via con lui: mio papà mi stava portando in salvo proprio come voleva Severus.
"Lasciami!" urlai a quel punto, cercando di divincolarmi, ma lui aumentò la presa e mi portò fuori in giardino, dove si erano ammassati ormai tutti gli invitati.
"Keela! Grazie a Dio stai bene..." disse immediatamente mia mamma, abbracciandomi.
"Chi è stato a fare tutto questo?" chiesi arrabbiata, mentre lasciavo che le lacrime scorressero libere. "Severus è ancora lì dentro!"
"È colpa del pazzo del tuo ex! A quanto pare hai un debole per i Mangiamorte." Sbottò mio papà, nervoso, guardandosi in giro.
"Senti... Severus mi ha appena salvato, non so se hai visto, ma ha deviato quello Schiantesimo. Io lo amo. E non sapevo che Tom fosse un Mangiamorte!"
~☆~
Piton era furioso: quel presunto Mangiamorte aveva quasi schiantato Keela contro un muro, per fortuna era arrivato in tempo per deviare il colpo. Erano tutti usciti, rimanevano solo lui e il guastafeste: non era nemmeno un seguace del Signore Oscuro! Probabilmente era solo un fanatico della purezza del sangue, purtroppo c'erano ancora individui che avevano stupidi pregiudizi.
Sembrava un pazzo ed aveva la tunica tipica dei Mangiamorte. Lanciava incantesimi poco potenti, che deviava senza fatica, con un movimento distratto del polso. Quell'uomo era solamente un buffone se pensava di sconfiggerlo. Piton cominciò ad avanzare mentre quel codardo arretrava, cercando di lanciare qualche incantesimo: persino uno studente del secondo anno avrebbe saputo fare di meglio. Finirono anche loro nel giardino: era tempo di mettere fine a quella pagliacciata.
Con un Expelliarmus lo schiantò direttamente sul tronco di un albero e la folla iniziò ad applaudire sollevata. Davvero non riusciva a capire perché non avessero la bacchetta con loro. Lui la portava ovunque, aveva sempre i sensi allerta, forse per il fatto che era stato una spia e aveva fatto il doppio gioco per anni.
"Quel buffone non è un Mangiamorte." Disse poi avvicinandosi ai genitori di Keela.
Alcuni maghi erano andati a bloccare l'intruso e gli altri stavano tornando all'interno, sollevati che la serata non si fosse tramutata in un completo disastro.
"Grazie Severus." Gli rispose la signora Callaghan, sorridendogli riconoscente.
"Grazie per aver protetto mia figlia." Continuò suo marito, dopo che la madre di Keela gli ebbe dato una gomitata.
Lui alzò un angolo della bocca, come risposta al ringraziamento, e mentre i padroni di casa andavano a sincerarsi con i loro ospiti, Piton si avvicinò a Keela. Era seduta in disparte, vicino ad un albero, e stava guardando l'acqua calma del laghetto.
Si accomodò vicino a lei, senza dire nulla, aspettando che parlasse, posizionando il braccio attorno alle sue spalle e facendole appoggiare la testa sul suo petto.
"Scusa." Disse solamente, sospirando. "Ti ho costretto a venire alla festa e hai dovuto anche combattere. Te lo avevo già detto che il mio ex era un rincoglionito?"
"Me lo avevi accennato. Era lui quello che ho schiantato?"
Keela annuì, per poi alzarsi, porgendogli la mano.
"Torniamo ad Hogwarts? Ho già avvisato i miei prima." Gli propose infine e non poté che accettare di buon grado. Forse la serata poteva avere ancora qualche risvolto piacevole.
~☆~
Severus era andato momentaneamente in bagno ed io mi stavo togliendo i pendenti e sciogliendo l'acconciatura. Ero ancora innervosita per quello che era successo alla festa di San Valentino: avevo la prova che Tom era veramente uscito di senno. Aveva cercato di colpirmi di proposito! Che psicopatico... dovevo ammettere che la visione del Marchio Nero mi aveva terrorizzata: non ne avevo mai visto uno. Severus lo teneva costantemente coperto con delle bende oppure con un incanto di disillusione. Ero curiosa, magari gli avrei domandato se potesse mostrarmelo.
"Sei pensierosa..." fece Severus, dopo essere uscito, distogliendomi dai miei pensieri. Mi voltai, sorridendogli leggermente, guardandolo mentre si sedeva sul tappeto, davanti al camino scoppiettante.
"Sto bene, tranquillo."
"Credo che stasera finirò di usare i buoni." Continuò lui, sbottonandosi la casacca e togliendosela, insieme al foulard.
Io scossi la testa, divertita: sapeva sempre distrarmi e alleggerirmi l'animo.
Gli diedi la schiena, aprendo la cerniera del vestito e facendolo scivolare a terra. Lo sentii schiarirsi la gola, così con nonchalance mi girai nuovamente e andai verso di lui. Ovviamente il suo sguardo era rimasto imbambolato sul mio seno: me lo aveva detto più volte che lo adorava.
Mi piegai, cercando di essere il più sensuale possibile, e gli alzai il mento con l'indice, guardandolo dritto negli occhi.
"Direi che hai ancora troppi vestiti addosso..." sussurrai sulle sue labbra, spingendolo leggermente per farlo distendere sul tappeto.
Mi misi a cavalcioni sul suo bacino, cominciando a sbottonargli la camicia, mentre lui mi carezzava la pelle delle cosce.
"Ho un altro regalo per San Valentino... questa sera avrai tu il controllo. Stupiscimi." Bisbigliò vicino al mio orecchio, dopo che si fu messo a sedere per permettermi di sfilargli la camicia.
Mi posò diversi baci sul collo, che mi fecero tremare dal piacere, ma mi ricomposi: Severus mi aveva dato il via libera, per una sera avrei condotto io i giochi. Continuai a spogliarlo, lasciandolo solo con i boxer, a quelli ci avrei pensato successivamente... poi, visto che potevo fare quello che volevo, avevo intenzione di togliergli le bende dal braccio. Lo baciai, facendo scivolare casualmente le mani verso il suo avambraccio sinistro, cercando di spostarle, ma Severus mi fermò, interrompendo lo scontro di labbra.
"Troppo..." sussurrò con un sorrisino, per infine baciarmi nuovamente con trasporto.
Con lentezza iniziai a ruotare il bacino contro il suo, sentendo il suo membro crescere movimento dopo movimento. Era tempo di eliminare ogni barriera che mi impediva di sentirlo dentro di me: mi sfilai gli slip e lo stesso feci con i suoi boxer, continuando a muovermi languidamente.
"Sei così bagnata... ti eccita avere il controllo, non è vero?" mi chiese Severus, maliziosamente, carezzandomi la femminilità.
Io ricambiai il sorriso malizioso, ma tolsi le mani dal mio corpo, schiacciandole sopra la sua testa.
"Sì, molto." E dicendo questo presi la bacchetta, evocando un nastro. Gli legai i polsi alla gamba del letto e Severus si mosse irrequieto, cercando di alzare le braccia, anche se con scarsi risultati.
"Così è più divertente, non trovi?" gli domandai allora, abbassandomi per andare a baciargli il collo, proseguendo comunque con il mio lento scivolare sulla sua eccitazione.
Volevo farlo impazzire come lui aveva fatto con me, stuzzicandolo continuamente.
Severus distese il collo, dandomi completo accesso alla sua pelle, facendosi sfuggire un ansimo dalle labbra. Avevo scoperto che la porzione di pelle attorno alla cicatrice e anche la cicatrice stessa erano zone molto erogene per lui: si eccitava se lambivo, succhiavo e baciavo quella parte del collo.
~☆~
Piton stava per venire: quella situazione lo stava eccitando oltre misura. Essere completamente in balia di Keela era molto diverso da quello da cui era abituato. Lei non stava facendo niente di particolare per farlo uscire di testa, gli baciava e mordeva solamente il collo, non lasciandolo entrare in lei, ma quello bastava per far schizzare i suoi ormoni a mille.
Dato che non poteva muovere le braccia decise di iniziare a dare delle spinte a Keela con il bacino, cercando di farle capire quello che voleva. Fortunatamente gli concesse un po' di sollievo, permettendogli di penetrarla. Poi smise di baciargli il collo, per iniziare a muoversi più velocemente: sentiva che era vicina all'orgasmo, infatti poco dopo si fermò, tremando e gemendo, facendo scivolare la mano verso il centro della sua femminilità, che iniziò a carezzare.
Piton era al limite: guardarla mentre si dava piacere era una scena molto erotica, accentuata dal fatto che lui non poteva sfiorarla nemmeno con un dito. Riprese ad andare su e giù, appoggiandosi ai suoi addominali e dopo un tempo infinito avvicinò il volto al suo.
"Vedo che ti diverti..." sussurrò sulle sue labbra, lasciandole un bacio umido.
"Sì..." gemette Keela, baciandolo con passione e ruotando il bacino.
"Liberami." Disse poi, cercando di alzare le braccia. "Non te ne pentirai."
Poco dopo si trovò slegato, finalmente poteva muoversi nuovamente. Andò subito ad abbracciarla, tenendola stretta al suo corpo, aumentando la potenza delle spinte. Keela venne un'altra volta, mordendogli la spalla, e infine si lasciò andare anche lui al piacere estremo, soffocando i gemiti nell'incavo del suo collo. Uscì dal suo corpo, rimanendo in quella posizione, tenendola stretta nel suo abbraccio.
"Ti amo, Keela." Sussurrò fra i suoi capelli, inspirando l'aroma fruttato che avevano.
"Ti amo anch'io, Severus." Gli rispose lei, lasciandogli tanti piccoli baci sulla spalla.
Poteva decisamente ritenersi soddisfatto dalla conclusione di serata, anche se non era detto che fosse proprio finita... sentiva Keela sospirare ancora dal piacere mentre le massaggiava la schiena, forse era tempo di un secondo round.

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Spazio autrice
Ciao a tutte! Scusate per l'enorme attesa, ma mi sono presa un mese di ferie. Spero vi sia piaciuto questo capitolo hot e spero anche che lo abbiate gustato, perché dalla prossima volta il rapporto tra Severus e Keela arriva ad una svolta. Tutto quello che Severus ha, crollerà, e sarà una corsa contro il tempo per salvare ciò a cui tiene di più. Se volete sapere qualcosina scrivetelo nei commenti, così vi svelo qualche dettaglio in più. ;)
Comunque vi è piaciuta la festa di San Valentino, il piccolo inconveniente e la degna conclusione?
Detto questo vi lascio: stellinate, commentate e ci sentiamo alla prossima! 😊

Nel frattempo, a Spinner's End
*Sono gli ultimi giorni di vacanza e Keela, dopo aver letto il capitolo, sbuffa leggermente, guardando il soffitto della camera. Ha voglia di Severus, ma l'uomo dei suoi pensieri è a Diagon Alley.*
"Tanto vale che mi metta a fare qualcosa."
*Così Keela apre l'armadio e inizia a piegare i suoi vestiti, preparando il baule per Hogwarts.*
"Chissà cosa c'è in questo cassetto..."
*Keela cerca di aprire il terzo cassetto, ma è chiuso a chiave. Con un Alohomora riesce nell'impresa, ma rimane esterrefatta quando vede il contenuto. Una cintura di pelle nera, della corda, una maschera nera per bendare gli occhi, diversi vibratori, alcuni piccoli e altri più grandi, due paia di manette, una frusta con diversi lacci, una specie di collare con una palla rossa al centro e delle pinzette.*
"Hai trovato qualcosa di tuo gradimento curiosando in un cassetto che Era. Chiuso. A. Chiave?"
"Io... ehm... non volevo, ma..."
"Dovrei punirti per questo, lo sai vero?"
"Severus, io..."
*Severus è appena tornato a casa ed ha trovato Keela curiosare nell'armadio. In quel momento la guarda senza battere ciglio, notando che ha il labbro stretto fra i denti e lo sguardo vacuo: è eccitata. Evidentemente vedere tutte quelle cose ha avuto un effetto particolare su di lei.*
"Vorresti provare questo, mmhh?"
*Severus prende la mano di Keela e la appoggia sopra un vibratore, carezzandolo per tutta la sua lunghezza. Keela annuisce e Severus sorride leggermente, scuotendo la testa. Si siede sul letto, portando Keela con lui, facendola distendere sulle sue ginocchia. Le carezza la natica coperta per il momento dai jeans e lei si muove irrequieta.*
"Forse direi di usare quel giochetto un'altra volta, credo tu abbia bisogno di una piccola sculacciata. Giusto per ricordarti che non devi curiosare fra le mie cose."
"Sì, signore."

P.S. Ultimamente Severus è costantemente in modalità 50 sfumature. 😂

Amami, Ti PregoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora