Capitolo XLII

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Piton si stava dirigendo verso il suo laboratorio dopo aver parlato con Minerva. Era ancora leggermente sorpreso, la sua proposta lo aveva proprio preso in contropiede. E come se non bastasse, vedere la Granger ogni giorno al castello... meglio non pensarci. Quell'insopportabile ragazzina... poco male, se lei non fosse stata all'altezza delle sue aspettative avrebbe sempre potuto licenziarla. In fin dei conti era lui il nuovo preside, non Minerva.
E come se non bastasse, prima che riuscisse a sgattaiolare dall'ufficio, Draco lo aveva fermato. Non che gli dispiacesse parlare un po' con lui, era uno dei pochi che riusciva a sopportare, ma voleva andare da Keela.
In breve, lo aveva invitato a cena. A Malfoy Manor. La sera stessa. Ci sarebbero stati Lucius, Narcissa, Draco e la Granger. Gli aveva detto di portare anche Keela, ma era proprio di quell'aspetto che si preoccupava. Da quello che aveva intuito Keela era leggermente gelosa di Narcissa, avrebbe dovuto faticare parecchio per convincerla.
Infine arrivò davanti alla porta del suo laboratorio ed entrò, non trovando nessuno. Probabilmente lei stava ancora salutando i suoi studenti.
Si versò un bicchiere di Whiskey, sedendosi poi in poltrona. Aveva bisogno di parlare con Keela, voleva sapere cosa ne pensasse. Un anno prima non avrebbe nemmeno voluto sapere il parere di un'altra persona, ma ora gli serviva il supporto di qualcuno. Continuava a tornargli in mente il periodo buio del regno di Voldemort. Aveva passato serate a disperarsi e a svegliarsi in preda agli spasmi di dolore causati dalle Cruciatus. Ricordava ancora lo sguardo di supplica negli occhi di Albus.
Severus, ti prego. Quelle erano state le sue ultime parole, che ancora gli rimbombavano in testa quando meno se lo aspettava. Sapeva che avrebbe dovuto ucciderlo, ma ancora non riusciva a perdonarsi. Bevve un sorso del liquido ambrato, continuando a rivivere quel periodo oscuro.
"Severus, sei già qui?" Gli chiese Keela, entrando nel laboratorio, e così distraendolo. "Di cosa voleva parlarti Minerva?"
"Non sono più il professore di Pozioni di Hogwarts." Disse allora, guardandola mentre si avvicinava e si sedeva delicatamente sulle sue gambe, cercando di non far trasparire nulla.
"Cosa? Non può licenziarti!"
"Infatti non mi ha licenziato." Continuò alzando un angolo della bocca, appoggiando il bicchiere su un tavolino lì vicino. Voleva proprio vedere quanto ci avrebbe messo a realizzare quello che le stava dicendo.
~ • ~
Siccome Severus era andato a parlare con Minerva, io avevo approfittato del tempo libero che avevo per andare a salutare i miei ex studenti. Avevo cercato di essere il più veloce possibile, ma comunque tornata nel suo laboratorio lo avevo trovato lì ad aspettarmi, con un bicchiere di Whiskey in mano. Non era mai un buon segno quando beveva durante il giorno, anche se mi sembrava abbastanza rilassato. Mi ero seduta sulle sue gambe, chiedendogli come fosse andata la chiacchierata con la preside, giusto per sondare il terreno.
C'era assolutamente qualcosa che non andava: era troppo calmo per i miei gusti... mi aveva appena detto che non era più il professore di pozioni ad Hogwarts ed era così tranquillo? Pensavo lo avesse licenziato, cosa che mi pareva impossibile data la sua competenza, infatti mi aveva rassicurato. Improvvisamente però mi venne un'illuminazione: se non lo aveva licenziato ed era così in pace con se stesso, forse non c'era nessuna cattiva notizia. Magari Minerva aveva intenzione di ritirarsi...
"Non è possibile... diventerai Preside?" Gli chiesi sbalordita e sul suo volto si fece strada un leggero sorriso.
"Esatto."
"È fantastico!" Gli risposi al settimo cielo, baciandolo e stringendomi a lui.
Severus cominciò ben presto a rispondere al bacio, sistemandomi meglio sulle sue gambe e attirandomi al suo corpo. Dopo un tempo infinito mi staccai dalle sue labbra, cercando di prendere fiato, e così appoggiai la mia fronte alla sua.
"Sono così orgogliosa di te in questo momento..." sussurrai allora, facendogli una carezza sulla guancia e guardandolo dritto negli occhi. "... Preside Piton."
Lui mi sorrise, coinvolgendomi in un altro scontro di lingue, carezzandomi languidamente la schiena.
"Sai cosa comporta questo, vero?" Mi domandò lui, posandomi un altro bacio sulle labbra. "Nessuna privacy."
Io gli lanciai uno sguardo malizioso, per poi avvicinarmi al suo orecchio.
"Allora, Preside, le suggerirei di sfruttare al massimo il tempo rimasto."
Severus mi aveva decisamente cambiato: avevo sempre voglia del suo corpo e anche lui era insaziabile. Adoravo i nostri momenti d'intimità, esistevamo solo noi due, nessuno che ci disturbasse o che ci mettesse pressione.
Iniziai a sbottonargli lentamente la casacca, mentre lui mi stava sussurrando sensualmente all'orecchio.
"In questo momento vorrei legarti e sbatterti su ogni superficie di questo ufficio."
"E allora fallo." Lo esortai allora, con la mente ormai annebbiata dall'eccitazione, carezzandogli il petto coperto dalla camicia e mordicchiandogli il collo.
"Mmhh... non voglio fare del male né ai bambini né a te." Mi rispose Severus, liberandosi della casacca e della camicia.
"Hai ragione... potremmo restare qui sulla poltrona, al caldo delle fiamme del caminetto." Proposi infine, slacciandogli delicatamente la cintura. In effetti non era il massimo essere letteralmente assalita da Severus con tutta la sua potenza e voglia essendo incinta... quindi optare per una cosa più soft era la scelta migliore.
Severus mi fece alzare, sfilandomi il vestito e rimanendo fermo a contemplarmi, per poi slacciarmi il reggiseno e togliermi gli slip. Le sue labbra si stirarono in un sorriso appena accennato, mentre faceva vagare le sue mani dal seno al ventre, fermandosi proprio lì.
"Sono un mago fortunato." Disse allora guardandomi dritta negli occhi con un piccolo sorriso.
Si alzò anche lui, svestendosi con un tocco di bacchetta, attirandomi poi a sé. Lo abbracciai, gustandomi il calore e la sensazione del suo corpo nudo contro il mio, facendo scorrere le mani sulla sua schiena.
"Non hai idea di quanto ti desideri..." sussurrai quando Severus mi fece di nuovo accomodare sul suo bacino, il suo membro duro che spingeva contro la mia intimità.
Lo baciai, facendo scorrere le braccia attorno al suo collo, mentre lui si sistemava, scivolando finalmente dentro di me. Impresse il ritmo guidando i movimenti, facendomi salire e scendere su di lui tenendo le mani sui miei fianchi.
~ • ~
Piton si sentiva semplicemente felice: Keela era a dir poco entusiasta del fatto che fosse diventato preside e in quel momento, mentre stavano facendo l'amore, lei gli stava facendo sentire tutta la passione che aveva. Le carezzava il corpo con dolcezza, sentendola rabbrividire di piacere, e la sua donna si muoveva languidamente sul suo membro, baciandogli con passione il collo. Gli scappò un gemito dalle labbra quando gli morse la pelle vicino alla cicatrice, così reclinò la testa all'indietro, dandole completo accesso. Lei leccò e mordicchiò ogni centimetro di pelle, per poi salire sul suo volto per tempestarlo di baci leggeri, arrivando infine alle sue labbra, alle quali si incollò immediatamente.
Era così innamorato della donna che aveva fra le braccia che avrebbe voluto che quell'istante non finisse mai. Avrebbe voluto chiederle in quel momento di passare il resto della vita con lui, solo che le parole gli morivano in gola, non riusciva proprio a dirlo.
L'abbracciò più forte, tenendola ferma sul suo bacino e si alzò, dirigendosi in camera, per poi adagiarla sul letto. Tornò a sovrastarla, posandole un bacio sulle labbra e scivolando di nuovo dentro il suo corpo.
"Severus... ti amo. Sei stupendo." Sussurrò allora al suo orecchio, carezzandogli la schiena e incontrando le sue spinte, che si stavano facendo sempre più forti e profonde.
Dopo un tempo infinito Keela venne, aggrappandosi a lui, tremando e gemendo sensualmente contro il suo collo. Piton non riuscì a trattenersi e si riversò in lei con una spinta più potente, sospirando e nascondendo il volto fra i suoi capelli, mentre il piacere lo stava pervadendo. Nonostante fosse venuto, continuava a muovere il bacino, dando delle spinte delicate, mentre la baciava dolcemente. Voleva far durare quel momento all'infinito. Keela fece scivolare una mano verso la sua intimità, cominciando a carezzarsi, ansimando sulle sue labbra.
"Non fermarti, Severus... sto per... ah... sì, sì..." esplose allora di nuovo, dopo che lui ebbe dato alcune spinte più forti, prolungando anche il suo piacere.
Restò fermo dentro di lei, sentendola tremare e stringersi attorno al suo membro, posandole nel frattempo baci sul suo collo.
Alla fine, completamente sazio, per non pesarle si distese sulla schiena, respirando profondamente. Si girò sul fianco per guardarla, allungando un braccio per giocare con una ciocca di capelli. Aveva uno sguardo così rilassato in volto che era impossibile non amarla.
Tracciò con il dito il contorno del suo viso, osservandola con dolcezza.
"Sei diverso, Severus..." gli disse allora, posandogli un bacio sul palmo della mano.
Doveva assolutamente dirle quello che provava da un bel po' di tempo, anche se non era tutto perfetto voleva metterla al corrente dei suoi pensieri.
~ • ~
Severus era stato unico, come ogni volta, ma sentivo che c'era qualcosa di diverso: mentre ci stavamo riposando, lui mi carezzava i capelli e mi guardava con un sorriso strano, oserei dire quasi dolce e sognante. Insomma un comportamento troppo sdolcinato, in fin dei conti stavamo parlando di Severus.
Quindi glielo avevo fatto notare e lui si era schiarito la voce, per poi sporgersi e prendere un paio di boxer dal comodino. Se li mise e poi si sedette, guardandomi e sospirando.
"Dobbiamo parlare. Io devo parlarti. Meglio se ti metti qualcosa addosso prima." Borbottò allora, porgendomi una sua maglietta.
"Altrimenti ti distraggo?" Lo stuzzicai in risposta, ottenendo un piccolo sorriso da parte sua.
La indossai e poi mi sedetti con le gambe incrociate, aspettando che parlasse. Sembrava leggermente combattuto, anche se non capivo il perché: aveva in pratica avuto una promozione e avevamo appena finito di fare l'amore, di certo non c'erano motivi di cui preoccuparsi.
"Keela, tu mi hai... cambiato. All'inizio non volevo nemmeno permetterti di intrometterti nella mia vita, non volevo innamorarmi di nuovo, ma tu sei così testarda. Hai fatto breccia nel mio cuore di ghiaccio e mi hai insegnato ad amare." E qui si fermò un attimo, scuotendo leggermente la testa.
"Sono ridicolo."  
"No, no, non sei ridicolo." Mi affrettai a dire, afferrandogli le mani e sorridendo. "Sei solo dolce. Mi piace questo tuo aspetto. Stai solo parlando con il cuore."
"Dannazione, non era così che lo immaginavo, ma al diavolo..." disse dopo un po', facendo un respiro profondo. "Keela, io voglio sposarti. Voglio passare il resto della mia vita con te."
Porca Morgana. Severus mi aveva appena chiesto di sposarlo? Diciamo che la sua era più un'affermazione che una domanda, ma quello era il succo del discorso. Mi aveva lasciata decisamente spiazzata. Ero lì con la bocca semiaperta, che lo guardavo incredula. Ci rendiamo conto? Severus voleva sposarmi! Era un sogno che diventava realtà, ci avevo fantasticato così tante volte che mi sembrava non fosse vero. E nonostante non si fosse inginocchiato e non avesse fatto la solita proposta di matrimonio, io ero al settimo cielo. Non riuscivo a trovare la voce per rispondergli, continuavo solo a fissarlo, ma alla fine mi catapultai su di lui, gettandogli le braccia al collo per baciarlo. Forse mi ero lanciata con troppa irruenza, dato che andai a sbattere con la fronte sul suo naso, facendogli sfuggire un lamento di dolore dalle labbra.
"Scusa... è solo che sono al settimo cielo... Santo Merlino, sono la donna più felice del mondo!" Dissi allora tutta eccitata, avvicinandomi con cautela questa volta.
Alla fine lo baciai con dolcezza, stringendolo con tutta la forza che avevo.
"Ti amo, Severus. Voglio restare con te per sempre."
Lui alzò un angolo della bocca, dandomi un altro bacio veloce e carezzandomi la guancia.
"Scusami." Fece dopo un po', guardandomi negli occhi. "Non ho nemmeno un anello da regalarti."
Il mio caro e dolce Severus. Si preoccupava di uno stupido anello quando mi aveva appena chiesto di sposarlo? Okay, forse mi ero creata mille film mentali sulla possibile proposta, con lui che si inginocchiava e apriva la scatolina di velluto, dentro alla quale c'era un bel diamante ad aspettarmi, ma mi ero appena resa conto di un aspetto fondamentale. Tutto quello di cui avevo bisogno era Severus, con il suo amore incondizionato. Pensavo che mi sarebbe dispiaciuto non avere un anello al dito e non avere una proposta tradizionale, ma mi sbagliavo. Poi avevo già un anello, con un valore sentimentale molto più profondo di quello che ne avrebbe avuto uno nuovo.
"Non importa, Severus. È tutto semplicemente perfetto, non potevo desiderare di meglio. Mi basti tu." Sussurrai sulle sue labbra, lasciandogli l'ennesimo bacio.
~ • ~
Piton era sollevato: si era liberato di un peso che lo attanagliava da un bel po' e Keela era stata a dir poco entusiasta. In quel momento era seduto sulla poltrona nel suo studio, aspettando che lei finisse di vestirsi, per poi andare ad Hogsmeade. Ancora non credeva di averglielo chiesto veramente. Quando, dopo aver scoperto ed aver accettato la gravidanza, aveva iniziato a pensare al matrimonio, le prime volte si dava mentalmente dello stupido. Lui, Severus Piton, padre e marito. Nemmeno in un milione di anni si sarebbe visto in quei panni. E invece ora avrebbe dato anche la vita per proteggere Keela e i bambini.
"Severus, stasera andiamo a cena dai miei? Vorrei metterli al corrente del fatto che ci sposiamo." Esclamò poi Keela, ancora felicissima, uscendo dalla camera e distogliendolo così dai suoi pensieri. Si sedette sul suo bacino, posandogli un lungo bacio sulle labbra.
"Purtroppo abbiamo già un impegno per la serata." Le rispose lui con disinvoltura, cercando di non scavarsi la fossa prima ancora di dirle esplicitamente che sarebbero andati a cena dai Malfoy. Aveva come il presentimento che non sarebbe stata troppo felice dell'invito. "Siamo stati invitati a cena a Malfoy Manor."
"A casa di quella seduttrice seriale? No grazie, declino l'offerta."
Piton non potè far altro che alzare un sopracciglio, sentendo come Keela aveva chiamato Narcissa. Era ancora gelosa, nonostante l'avesse rassicurata sotto l'effetto del Veritaserum a suo tempo.
"È solo una cena. Narcissa è una donna piacevole con cui conversare."
"Sì, certo. Forse abbiamo anche qualcosa in comune. Fammi pensare... ah, sì, sappiamo entrambe com'è a letto Severus Piton. Bell'argomento di conversazione." Fece allora sarcasticamente, alzandosi dalle sue ginocchia.
"La tua gelosia è totalmente ingiustificata. Narcissa è felice con suo marito. E ti ricordo che ti ho appena chiesto di sposarmi." Cercò di farla ragionare, mettendo le mani sulle sue spalle e massaggiandole, dato che gli stava dando la schiena.
"Io non sono gelosa, sono solo gli ormoni." Borbottò dopo un po', rilassandosi sotto ai suoi tocchi esperti. Le lasciò un bacio sul collo quando lei appoggiò la testa sulla sua spalla, e la sentì rabbrividire.
~ • ~
Alla fine potevo assecondare Severus: in fin dei conti era solo una cena. Anche se dovevo entrare nel covo della sua ex amante. Logicamente non sarei dovuta essere gelosa di questa Narcissa, dato che Severus mi aveva appena chiesto di sposarlo, ma l'immagine di lei che gli teneva la mano non voleva proprio uscirmi dalla testa. Gli aveva carezzato anche il dorso, molto dolcemente, e da quello si capiva che avevano avuto un passato molto intimo.
Chissà cosa sarebbe successo se non fossi entrata nel bar quel giorno... avevo lo strano presentimento che lei lo avrebbe consolato. Severus poteva dirmi quello che voleva, anche che lei fosse di nuovo felice con suo marito, ma se lo aveva tradito una volta, avrebbe potuto farlo una seconda.
Comunque potevo presentarmi ad una cena ed essere perlomeno cordiale e gentile. L'avrei vista solo per quella sera e poi basta, di certo non saremmo uscite insieme come ottime amiche per bere una tazza di the. Severus mi accontentava quasi sempre, quindi per una volta potevo mettere da parte la mia gelosia... che poi non era proprio gelosia, erano più ormoni che altro. E in quel momento, mentre mi baciava il collo con dolcezza, non riuscivo a trovare un motivo per dirgli di no: mi aveva chiesto di sposarlo, era sempre comprensivo, mi riempiva d'attenzioni...
"Mi hai convinto..." mugugnai mentre le sue mani mi frizionavano le spalle. "Andiamo a questa cena."

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Spazio autrice
Ciao a tutte! Eccoci qui, sempre più vicini alla conclusione. Finalmente ho pubblicato nuovamente un capitolo hot, ma vi aspettavate la proposta di Severus a Keela? Sono troppo romantica per non farli vivere felici e contenti, con annessi matrimonio e bambini. Ovviamente nel prossimo capitolo tornerà anche la famiglia Malfoy. Keela sopporterà la seduttrice seriale o si prenderanno per i capelli?
Non ricordo se l'ho già detto, ma ho concluso e rifinito l'epilogo, sarà un capitolo più lungo del solito e spero che vi riempa il cuore di gioia a leggerlo.
Ho già un'altra storia in porto, completamente hot, anche più del solito. 😂
Detto questo vi lascio, stellinate, commentate e alla prossima! 😊

Spazio letture
Se ne avete voglia, passate da danytargaryen23 , aiutatela a far crescere la sua nuova fanfiction! 💕

Amami, Ti PregoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora