Capitolo X

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La mattina successiva mi svegliai molto rilassata, ma la nottata di passione iniziava a dare i suoi frutti. Ero tutta indolenzita.

Avevo usato muscoli di cui non ero nemmeno a conoscenza, ma ne era valsa proprio la pena.

Ero distesa a pancia in giù e sentivo il braccio di Severus appoggiato sulla mia schiena.

Sorrisi stringendomi momentaneamente al suo corpo, sospirando felice. Lui mi avvolse ancora di più nel suo abbraccio possessivo, mormorando qualcosa che non riuscii a capire.

Era stata una nottata semplicemente magica. Dopo aver fatto l'amore davanti al calore del fuoco, eravamo rimasti lì un altro po', a baciarci e carezzarci a vicenda.

Severus si era rilassato, così avevo iniziato a coccolarlo, facendo scorrere le dita fra le sue ciocche corvine e carezzandogli delicatamente il petto, seguendo i segni delle varie cicatrici.

Un bacio aveva tirato l'altro, quindi, in men che non si dica, mi ero ritrovata di nuovo sotto il suo corpo, mentre cercavo disperatamente un po' di sollievo.

Severus aveva sorriso furbamente, alzandosi e prendendomi in braccio, dirigendosi in camera.

Mi aveva posato sull'enorme letto a baldacchino dalle lenzuola di seta nera, per poi far ondeggiare distrattamente la mano, accendendo varie candele.

La luce soffusa rendeva l'atmosfera intima e romantica, facendo brillare la sua pelle diafana.

E così avevamo passato la notte a fare l'amore, riposarci, a parlare e poi rifare l'amore.

Mi sembrava di essere in un sogno. Chi l'avrebbe mai detto che sotto quella corazza di ghiaccio si nascondesse un uomo così passionale?

Era presto per parlare d'amore, ma stavo pian piano cadendo nelle sue spire, inevitabilmente.

"Severus..." sussurrai allora,  girandomi nel suo abbraccio e posandogli un bacio sulla clavicola.

"Mmhh?"

"Ho bisogno del bagno."

"In fondo al corridoio, a destra." Mormorò lui, senza nemmeno aprire gli occhi.

Lo baciai dolcemente, staccandomi poi a malincuore e lasciando il calore delle coperte.

Mi stavo congelando, così uscii velocemente dalla camera, precipitandomi in bagno. Forse non era stata un'idea geniale spogliarci nel salottino e lasciare lì tutti i vestiti.

Non che avessi intenzione di indossare l'abito da sera, ma la camicia di Severus mi sarebbe tornata utile.

Invece adesso mi trovavo a fare pipì nel circolo polare artico. Certo che qualche incantesimo riscaldante non ci sarebbe stato male.

Infreddolita, aprii il rubinetto e, aspettando che l'acqua si scaldasse un po', mi guardai allo specchio.

"Ma che..."

Il mio petto e il mio collo erano un campo di battaglia. Oh beh, le supposizioni su Severus erano fondate.

Il pipistrello dei sotterranei era un vampiro.

Gli piaceva particolarmente mordere la pelle, ma siamo sincere: non mi dispiaceva neanche tanto.

Severus era un uomo possessivo e mi faceva piacere sapere di essere la donna al centro delle sue attenzioni.

Dopo la mia ultima relazione, finita disastrosamente, sentirmi così voluta era una sensazione fantastica. Nemmeno all'inizio della storia con Tom c'era stata tutta questa chimica.

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