Piton si era momentaneamente appisolato.
Il respiro di Keela lo rilassava molto, cullandolo in uno stato di torpore.
Sentiva vagamente il suo corpo caldo e morbido incollato al suo fianco. Gli stava carezzando languidamente il pettorale, seguendo una delle tante cicatrici presenti lì.
Sospirò, stringendola a sé e girandosi su un fianco, posandole un bacio sulla fronte.
Lei gli prese il volto fra le mani, incollando le labbra alle sue, mormorando contenta.
Era in pace con se stesso. Forse non aveva mai provato una sensazione simile. Poteva gustarsi lo scorrere del tempo senza preoccuparsi di studenti esaltati, colleghe impiccione e pozioni da preparare.
"Vado un attimo in bagno." Sospirò Keela, una volta concluso il bacio.
Piton annuì, non accennando però a lasciarla libera dal suo abbraccio. Lei ridacchiò e sentì nello stomaco una morsa che decisamente non era dovuta dalla fame. La desiderava ancora.
A malincuore aprì le braccia e lei sgattaiolò fuori dalla sua presa.
La vide ondeggiare i fianchi, per stuzzicarlo. Per un momento aveva pensato di seguirla e andare ad inaugurare la doccia, ma poi era rimasto lì disteso, troppo rilassato per muoversi.
Mentre lei era in bagno si mise comodo, con le braccia dietro la testa, respirando profondamente: l'aria dentro la camera era satura di sesso. Doveva ammettere che gli era mancato il contatto intimo con una donna.
Quando rientrò nella stanza ebbe un fremito: era nuda e non riusciva a togliere gli occhi dal suo seno pieno e dalle sue forme sinuose.
"Ho bisogno di andare a prendere dei vestiti puliti." Fece poi, stiracchiandosi mentre tornava sul letto.
"Perché? Stai meglio senza."
"Io sarò insaziabile, ma tu sei un pervertito." Rise lei, dandogli un bacio a stampo.
"Che ne dici se adesso vado a casa e stasera andiamo fuori a cena?" Sussurrò infine sulle sue labbra, carezzandogli lentamente il viso.
"Dove dovrei portarti?"
Un aspetto che non aveva calcolato: sicuramente lei voleva fare attività che facevano tutte le coppie normali.
"Merlino, che entusiasmo! Conosco un ristorantino niente male a Diagon Alley."
"Mmhh." Borbottò Piton, alzando gli occhi al cielo.
"Lo prendo come un sì." Fece Keela tutta felice, baciandolo.
Piton rispose al bacio, anche se lei dopo poco si staccò, mordendogli leggermente il labbro.
"Anche io conosco un bel posto appartato. Molto romantico." Iniziò Piton, ricambiando il lieve morso.
"Davvero? Andiamo lì se vuoi."
"Allora è deciso. La taverna della Luna Nera." Sussurrò sulla sua pelle, mentre le baciava il collo. Adorava quella parte del corpo in una donna.
Stranamente non la sentì sospirare, così alzò lo sguardo, ghignando leggermente. L'aveva proposto di proposito quel locale.
~☆~
Non ci credevo: Severus aveva accettato di venire a cena con me. Non era molto entusiasta, ma l'avevo messo in conto. E poi aveva proposto anche un locale!
La taverna della Luna Nera. L'avevo già sentita, ma non ricordavo proprio dove si trovasse.
Lui mi stava baciando il collo, però ero talmente intenta a pensare alla taverna che non mi sciolsi nemmeno sotto alle sue attenzioni.
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Amami, Ti Prego
FanficLo avevo visto per la prima volta in una giornata uggiosa, nei corridoi del San Mungo. Vi starete immaginando la solita scena che si legge in molti libri: il classico colpo di fulmine, la ragazza bellissima e perfetta guarda dritto negli occhi dell'...