5 - Dietro i sorrisi

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Ciao a tutti :). Questo è un capitolo di passaggio, ma dal prossimo inizieremo ad avventurarci davvero nel passato e nel mondo del nostro angioletto :D :D. Per chi dice che qui Abel era già innamorato di Sarah volevo dirvi che non è così, l'affetto che prova per lei al momento è quello di un qualunque angelo per il suo protetto (al quale si aggiunge chiaramente qualcosa dovuto al fatto che lei sia la sua ragazza ideale) ma quando Abel inizierà ad innamorarsi di lei ve ne accorgerete, e accadrà molto più in fretta che nel primo libro. Mi raccomando, lasciate pareri, commenti ecc. ecc. Grazie di esserci :3 vi adoro ♥

*****

«Quindi stai con una ragazza ma non puoi più vederla!».

Sarah, ovviamente, era scioccata e per nulla contenta della nuova scoperta. Era meglio chiarirle la situazione.

«No, non è così. Ci sono stati dei problemi tra noi, non stiamo più insieme».

«E' a causa della tua partenza?» si preoccupò ancora di più, mentre io mi davo mentalmente dello stupido per la mia eccessiva sincerità. Ormai non potevo più tornare indietro.

«No, questo è solo uno dei motivi. Anche lei sarebbe dovuta partire pochi giorni dopo di me, e se anche fossimo rimasti nel nostro mondo ci saremo lasciati lo stesso. Non andava bene tra noi».

In momenti come questo invidiavo gli altri angeli, che non provavano mai imbarazzo nei confronti del loro protetto. Mi sentivo talmente a disagio che non riuscivo nemmeno a guardarla.

«Che tipo era?».

Sarah, al contrario, non sembrava affatto imbarazzata. Mi fissava piena di interesse e preoccupazione, ignara di quanto fosse difficile, per me, parlarle della ragazza a cui avevo dedicato la mia vita fino ad allora.

«Razionale» cercai di esemplificare. «E molto curiosa. Come te».

Sperai che Sarah cogliesse l'ironia nella mia frase per evitare altre imbarazzanti domande, ma in realtà ero sincero, e quelli erano solo due dei tratti che loro avevano in comune. Avevo trovato in lei qualcosa di Azalee molte volte, ma se lo avessi detto a Sarah, lei sicuramente avrebbe pensato che fosse così perché mi mancava la mia ragazza, e non volevo assolutamente che si sentisse in colpa.

«Scusa, non sono affari miei» troncò il discorso.

La vidi arrossire all'improvviso. Che sciocco, come al solito non avevo misurato le parole. Ero stato io a nominare la mia ex ragazza e ora non potevo di certo aspettarmi che non fosse curiosa.

La rassicurai con un sorriso, dicendole di non preoccuparsi; se in futuro avesse voluto sapere altro non glielo avrei negato, ma per il momento preferii cambiare discorso per evitare altri inutili imbarazzi. Sarah per fortuna mi lasciò fare, ma le brutte notizie di quel giorno non erano ancora finite: appena pochi minuti dopo, scoprii che quell'odiosa scuola l'avrebbe tenuta occupata anche nel pomeriggio a causa degli ancora più odiosi compiti.

Dovetti lasciarla andare in camera a studiare prima ancora di capire a cosa servisse esattamente questa ennesima perdita di tempo umano, così rimasi improvvisamente solo nel silenzio della mia stanza, deluso e annoiato, fino a che non mi cadde inevitabilmente lo sguardo su ciò che più mi aveva incuriosito di quella casa: i libri. Uno dei lati positivi dell'avere uno dei quattro arcangeli come amico d'infanzia, era che potevi farti insegnare cose sugli umani che per tutti gli altri angeli restavano un mistero. Grazie a lui avevo imparato a leggere molto meglio degli altri, che, quando anche erano interessati all'argomento, arrivavano a riconoscere al massimo lo stampatello scritto con grossi segni sul terreno. Ma i veri libri avevano scritte di tutt'altro genere.

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