N/A Ehi ciao, piccola nota a margine. Per chi avesse letto il prologo appena postato o giù di lì, volevo segnalare che ho abbassato il divario di età tra Alycia ed Eliza rendendolo solo di tre anni o giù di lì, mi sono accorta che cinque anni forse erano troppi. Sorry.
Buona lettura ci legge sotto.
Lory ☺☺
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Come tutte le mattine mi sono alzata presto e oggi - anche se compio ventun anni e per la legge sono maggiorenne - non fa eccezione.
Ho sempre avuto un rapporto di odio e amore con questo giorno. È vero, è quello in cui sono venuta al mondo, ma è anche quello che mi ha portato via mia madre per sempre... impedendomi di conoscerla, di crescere avendo il suo amore incondizionato e il suo supporto nei vari processi della vita.
Mai come oggi sento la sua mancanza, anche se di fatto non l'ho mai conosciuta. Forse è per questo che non adoro il mio compleanno e non l'ho mai voluto festeggiare o forse, più semplicemente, non mi piace stare al centro dell'attenzione... ma non sempre volere è potere e... nel mio caso non lo è quasi mai.
Assorta nei miei pensieri continuo a lavorare a testa bassa, sistemando il fieno nella stalla. Un raggio di luce, solitario, cattura la mia attenzione. Il sole si sta alzato nel cielo, per cominciare a dar vita alla giornata. L'alba e il tramonto mi hanno sempre affascinato e, quando ci riesco, sospendo ogni cosa per fermarmi ad osservare questo spettacolo della natura.
"Eccola qui la festeggiata. Tanti auguri sorellina".
Persa in chissà quale realtà, sussulto sentendo la voce di Dichen.
"Accidenti a te Dichen! Mi hai fatto prendere un colpo", sbotto cercando di placare lo spavento.
"Sempre tra le nuvole, vero Alycia?", mi chiede retorica.
Alzo le spalle arresa al tono di scherno di mia sorella.
"Aly, lo so che non ti piace festeggiare il tuo compleanno, ma credo che quest'anno tu non abbia altra scelta...", continua mettendo da parte tutta la sua ironia per diventare più seria. Il suo tono mi preoccupa.
"E sentiamo... che cosa state organizzando tu e papà?".
"Sorellina non darci colpe che non abbiamo. Io e papà non c'entriamo proprio un bel niente. Lo sappiamo come sei fatta e che odi questo giorno! A dirla tutta io non volevo neanche disturbarti, ma ho pensato che fosse meglio avvertirti...".
"Fammi indovinare, Maggie?".
"Già, ti sta preparando una torta, con Jane e Josie".
"Addirittura?! Spero solo che Maggie non si metta nei guai per questo. Immagino che il Duca non sarebbe molto contento se sapesse che la governante, la cuoca e la sguattera perdono tempo per fare una torta di compleanno per me... la figlia dello stalliere", affermo l'ovvio sottolineando il mio disappunto.
Maggie è la mamma che non ho mai avuto, la sua dolcezza è fuori scala. Non mi stupisce il suo gesto, non è la prima volta che ci prova a farmi una sorpresa, ma negli anni passati sono sempre riuscita a fermarla prima che si prodigasse tanto e potesse mettersi nei guai. Spero solo che l'intera famiglia Howard non se ne accorga.
"Tranquilla sorellina, mi ha detto che è tutto sotto controllo. Tu piuttosto... mi raccomando... oggi pomeriggio, quando Maggie verrà da te, tu fai la faccia sorpresa e sorridente", mi redarguisce Dichen puntandomi un dito contro.
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Something Called Love
FanfictionLa storia è ambientata alla fine degli anni sessanta, nel West Sussex contea inglese. La vita di Alycia Spencer, orfana di madre e figlia dello stalliere della tenuta Arundel, sarà sconvolta dall'arrivo della giovane duchessa, Eliza Howard, secondog...