Capitolo 36

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[Eliza POV]

Ovviamente il dannato giorno è arrivato, con tutta la prepotenza e l'arroganza che lo contraddistingue. Ho da poco compiuto vent'anni e mi sento la persona più vecchia di questo mondo. Forse perché da quel famoso giorno, quello in cui ci siamo amate, ho smesso di vivere. Mi sento la persona più patetica e infelice di questo pianeta, ma non è il momento di recriminare. Adesso l'unica cosa è fare buon viso a cattivo gioco, anche se non sarà facile.

Mi sto guardando allo specchio da quasi un'ora mentre Tasha e Costance sono impegnate a sistemarmi. Il vestito bianco pomposo mi fa sembrare una bambola. Non ho mai adorato tutto questo sfarzo, ma visto che non ho voce in capitolo – nemmeno l'abito ho potuto scegliere, anche quello lo ha deciso la mia cara nonna – devo ingoiare anche questo rospo. Da adesso in poi la mia vita – se così posso ancora chiamarla – sarà questa... assecondare il colore degli altri, l'unica consolazione che ho è che Marie sarà libera da tutto questo.

Non ho mai odiato nessuno in vita mia, ma dopo quello che ha fatto la grande Regina di Ghiaccio credo che si sia merita l'onore di essere la prima... la odio con tutta me stessa.

Nella camera c'è anche Maggie, inizialmente doveva aiutarmi con l'acconciatura ed il trucco, ma ha preferito lasciar fare alle ragazze. La sua espressione triste e sconsolata assomiglia vagamente alla mia. Un sorriso mi arriccia le labbra, ricordando solo in quel preciso momento quello che ho escogitato per lei. Infatti dovendomi tenere impegnata per non pensare, ho tramato alle spalle della nostra governante e ho invitato zia Kate al matrimonio, ovviamente senza dirlo a nessuno. Spero che almeno loro due abbiano l'opportunità di chiarirsi una volta per tutte e, chissà, magari alla fine il loro amore trionferà. È bello sognare alle volte. Ormai a me rimangono solo quelli... i sogni.

Quando sono pronta continuo a guardarmi allo specchio e l'unica cosa che vedo è una sconosciuta con un abito da sposa addosso.

Sia Costance che Tasha soddisfatte del loro operato, cominciano a riordinare la stanza. Attiro l'attenzione di quest'ultima facendola avvicinare a me.

"Ho bisogno che tu mi faccia un favore...", sussurro per farmi sentire solo da lei.

"Mi dica Duchessa...", replica con lo stesso tono.

"Vai di sotto e cerca mia zia Kate, sono sicura che sia già arrivata. Poi senza dare nell'occhio portala qui, ho bisogno di parlare con lei...", continuo strizzandole l'occhio come segno di intesa.

Annuisce ed esce dalla stanza senza fiatare.

"Costance lascia pure così, per oggi credo che posso bastare. Vorrei rimanere un po' sola per favore...", alle mie parole segue a ruota Tasha uscendo dalla camera.

La governante persa nei pensieri si ridesta proprio alle mie parole e assecondando il mio volere fa per andarsene anche lei.

"Maggie... per favore... resta...", le dico guardando il suo riflesso dallo specchio.

"Come vuole Duchessa...", mormora avvicinandosi di qualche passo.

"Eliza... Maggie, sono Eliza", la rimprovero dolcemente.

Si avvicina da dietro e mi abbraccia in modo materno. Posso percepire tutto il suo affetto in quel gesto, ma anche un pizzico di disapprovazione per quello che sto facendo. Tuttavia quel calore mi fa nascere un piccolo sorriso sulle labbra.

"Lo so che non avresti voluto questo tipo di abito... ma ti sta benissimo. Sei bellissima...", sussurra al mio orecchio.

"Grazie Maggie... e grazie per non avermi fatto domande...", le dico stringendo le sue mani nelle mie.

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