Capitolo 18

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[Maggie POV]

Come tutti i giorni, anche oggi che è  Domenica, mi sono svegliata presto. L'unica differenza è che la notte scorsa non ho chiuso occhio. La costante sensazione di aver fallito, nel difficile compito di consegnare la lettera di Alycia alla Duchessa Eliza, mi ha tormentato tutto il tempo. Anche adesso, mentre sto uscendo dalla mia camera per cominciare la giornata, un brutto presentimento mi assale. 

Mi affretto a raggiungere la cucina per controllare se tutto sia in ordine per l'inizio della nuova giornata, ma il dubbio rimane. Così, armata del mio spirito investigativo, decido di sondare il campo. Devo sapere se tutto è andato secondo i piani o se qualcuno ha intercettato la missiva di Alycia, cosa che purtroppo temo.

Nonostante i miei buoni propositi la mattinata sembra scorrermi via dalle mani. Infatti, dopo essermi messa d'accordo per i piani della giornata con il signor Jaha e aver dato disposizione per il pranzo, solo verso le dieci riesco a cominciare le mie indagini. Visto l'orario aiuto Tasha a e Costance a rifare le camere. Non so perché, ma ho un particolare interesse per quella della Duchessa Madre, il suo comportamento di ieri mi ha insospettito e non poco. Così, senza troppo cerimonie, accompagno Tasha in quella particolare stanza.

"Signora Jones, non si preoccupi, posso farcela tranquillamente da sola...", cerca di dissuadermi.

"Mi cara Tasha, non è un problema. Oggi sono particolarmente libera e, come ben saprai, non mi piace stare senza far niente", liquido il suo tentativo non curante delle sue buone intenzioni.

"Come vuole lei...", afferma arrendendosi.

Cominciamo a lavorare. Mentre Tasha rifà il letto, io mi preoccupo di spolverare e svuotare il cestino dei rifiuti. Quando arrivo proprio a quest'ultimo, mi viene quasi un colpo. Mi capita di rado di sistemare le camere e tanto meno di frugare nel cestino della spazzatura, ma quel foglio strappato in due e la busta subito sotto catturano la mia attenzione. Senza farmi vedere da Tasha, li prendo in mano e me li infilo nella tasca del grembiule.

"Tasha, qui ho già sistemato tutto io, porto via la spazzatura. Se hai bisogno di me mi trovi in cucina", affermo inventando la prima scusa banale per uscire di corsa da quella stanza.

"Certo signora Jones e grazie dell'aiuto", mi dice mostrando rispetto.

Una volta chiusa la porta della stanza alle mie spalle, mi guardo intorno e solo quando non vedo nessuno, affretto il passo per raggiungere il mio alloggio.

Mi chiudo a chiave nella mia stanza e solo dopo tiro fuori la busta e quei pezzi di lettera stracciata. Riconosco subito la busta. È quella che ho appoggiato sullo scrittoio della Duchessina Eliza, proprio ieri.

I dubbi, che mi hanno angosciato fino adesso, sono diventati certezze. La lettera non è mai giunta nelle mani della giovane Duchessa e quindi non sa niente di quello che Alycia prova per lei.

"Dannazione! Dannazione! Adesso è troppo tardi...", impreco ad alta voce.

"So per certo che Alycia se ne sia già andata, Dichen è venuta ad avvisarmi prima di accompagnarla. E adesso che faccio? Devo far in modo che la Duchessina riceva questa lettera. Lei deve sapere", continuo a parlare da sola come una pazza.

Penso e ripenso a come sistemare tutto il disastro che ho combinato.

Se solo quella arpia non avesse ficcanasato su quello che non le compete. Non si legge la posta d'altri, a me non è passato neanche per l'anticamera del cervello di darci una sbirciatina, la lettera è indirizzata alla Duchessa Eliza e solo lei avrebbe dovuto leggerla, nessun'altro. 'Niente panico Maggie, niente panico', continuo a ripetermi mentalmente.

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