Capitolo 37

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Senza che io lo volessi veramente è arrivato il dannato giorno, il giorno delle nozze di Eliza. Sono talmente nervosa che non riesco nemmeno a respirare. Se il piano di Marie e Lindsey non dovesse funzionare credo che non riuscirei a farmene una ragione. Solo pensare di perderla per sempre mi spaventa da morire.

Non so come mi sia fatta convincere, ma sono nella stanza degli ospiti vestita di tutto punto. Lindsey e Marie ci hanno messo più di un'ora a sistemarmi. Dopo avermi truccata e sistemato i capelli in un splendido chignon, mi hanno fatto indossare un abito rosso elegante con lo spacco sul davanti ed un tacco vertiginoso – almeno per me – con cui ora fatico a camminare. Nonostante questo non riesco a stare ferma e, provando a non ammazzarmi, continuo a fare su e giù per la stanza consumando il pavimento.

Ora mi trovo in questa camera con una nevrosi tale che mi fa impazzire, le Duchesse sono uscite da poco per andarsi a preparare per la cerimonia lasciandomi alle cure di mia sorella, la quale mi sta osservando, non so più da quanto tempo oramai, senza emettere un fiato con quel suo sguardo indecifrabile che tanto odio.

"Aly... ti prego, la vuoi smettere di far avanti indietro, mi stai facendo venire il mal di testa!", sbuffa mia sorella rompendo quel fastidioso silenzio solo invaso dal rumore dei miei tacchi.

"Non ci riesco Dichen... ho paura, sono terrorizzata... se non dovesse funzionare... la perderei, la perderei per sempre...", ammetto fermandomi a guardarla.

"Ehi sorellina, funzionerà, sono sicura che quelle due matte abbiano ragione. E anche io ne sono convinta. Quando Eliza ti vedrà non potrà continuare questa falsa, vedrai...", le sue parole di conforto in qualche modo attenuano la mia tensione.

Mi posa le mani sulle spalle ed inaspettatamente mi attira in un abbraccio. La mia reazione è lenta, ma alla fine chiudo l'abbraccio stringendola forte. Non so, forse Lindsey l'ha cambiata o forse è semplicemente la situazione, ma ho notato che mia sorella sia molto più affettuosa nei miei confronti, non sono da lei parole di conforto e abbracci, ma non è mia intenzione lamentarmi, adesso ho bisogno di lei e del suo affetto.

La porta si apre riportandomi alla realtà. Lindsey e Marie fanno il loro ingresso. Hanno indossato il vestito delle damigelle e si sono truccate e acconciate i capelli. Sono veramente bellissime. Guardo Dichen e non posso fare a meno di ridere. La sua espressione da stoccafisso è veramente esilarante. Lindsey ha fatto colpo lasciandola completamente a bocca a parte.

"Cosa c'è DC? Hai visto qualcosa che ti piace?", la provoca con malizia facendole l'occhiolino.

"Ci può giurare Duchessa", replica a tono.

"Che peccato... ora non abbiamo tempo, ma ritorneremo sul discorso signorina Spencer, stia pur tranquilla", continua Lindsey con il suo tono audace.

"Ma la volete smettere di flirtare come due ragazzine alla prima cotta? Vi ricordo che la ragazzina qui sono io e cosa più importante adesso abbiamo una missione da compiere", sbotta Marie contrariata.

"Scusa Mary hai ragione. Allora, ripassiamo il piano. Eliza ne avrà ancora per mezzora circa. Ora sgattaioliamo tutte fuori di qui. Io e Marie ci posizioneremo all'inizio della navata e aspettiamo Eliza. Tu, Dichen, mescolati con i camerieri e posizionati sul lato sinistro. Se qualcosa andasse storto, ci serve una via di fuga e quella è la via più breve. Tu, Alycia, confonditi con gli invitati, posizionati sul lato destro circa a metà della navata. Abbiamo fatto lasciare di proposito un corridoio libero nelle disposizione delle sedie, in quel punto succederà il miracolo. Quando Eliza comincerà l'avanzata al braccio di suo padre lentamente avvicinati al corridoio e fatti vedere... tutto chiaro?", il tono di Linz mi fa sussultare, è risoluto e determinato.

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