[Eliza POV]
Alla fine, la vacanza con Lindsey mi è servita. Anche se il rientro non è stato dei migliori, ho preso subito l'influenza, che mi ha confinata nelle mura della mia camera per oltre una settimana. Nonostante questo, ora sono più tranquilla, rilassata, non ho pensato per un singolo secondo alla mia famiglia – eccetto Marie ovviamente - e ai suoi complotti, in compenso però non ho smesso di pensare un singolo secondo a lei, ad Alycia.
In quella fuga dalla realtà ho parlato molto con Lindsey e oltre ad aver scoperto che ha un debole per Dichen – oddio... credo che sia qualcosina in più dal modo in cui ne parla, si muove e respira nominando il suo nome - sono riuscita a parlare anche di Alycia, senza andare nel panico.
Linz mi ha consigliato di parlarle, di dirle tutto quello che provo e vedere come reagisce. Inizialmente mi è sembrata una buona idea, ma quando ho ripreso le lezioni con Alycia c'era di nuovo quel imbarazzo dei primi tempi che ci ha messo un po' a svanire, facendomi sempre rimandare la mia confessione. Ogni pomeriggio mi ripetevo che era il giorno giusto che glielo avrei detto e invece mi facevo prendere da lei, dal suo sorriso, dai suoi discorsi e dimenticavo persino di respirare.
E così sono mesi che ci provo a parlare con lei, ma senza risultato. L'aggravante a questo mio continuo rimandare e che nell'ultimo mese l'ho sentita distante, quasi fosse preoccupata per qualcosa e non me lo volesse dire. Spesso, durante le nostre cavalcate, aveva lo sguardo assente come se il mondo stesse gravando sulle sue spalle, ma quando le chiedevo cosa avesse lei minimizzava dicendo che non era niente.
Nonostante tutto, oggi, quando mi sono alzata ho preso la mia decisione: dirò ad Alycia che sono innamorata di lei. Onestamente non so come la possa prendere, ho paura, sono letteralmente terrorizzata da un suo possibile rifiuto, ma sono stanca di tenermelo dentro e non posso, o meglio, non voglio più rimandare, ne va della mia sanità mentale... ormai piuttosto precaria.
Quando esco da Arundel il sole quasi mi acceca, mi soffermo per un attimo a guardare il cielo e sorrido, notando ogni sfumatura di quei colori brillanti che caratterizzano questa giornata stupenda. È sereno, limpido, il che ha dell'incredibile considerando che siamo in Inghilterra e sulle pianure inglesi vige quasi sempre un tempo umido e uggioso... 'non oggi però, magari è una specie di segno del destino...', penso tra me e me.
Trotterello verso le scuderie, facendomi cogliere da quella solarità e quel ottimismo smarrito da tempo, probabilmente se sapessi fischiettare comincerei a farlo per far invidia al cinguettio degli uccellini.
Non ci metto molto ad arrivare e quando sono davanti all'ingresso, noto Seth - legato al recinto - già dotato di sella. Lui sembra non notarmi, così senza far troppo rumore mi affaccio e vedo Alycia prendersi cura di Katie. Mi avvicino di qualche passo sempre in silenzio, volendole fare una sorpresa... ma le parole che sento la fanno a me.
"Katie... mi mancherà un sacco tutto questo. Adoro prendermi cura di te, di Joe e degli altri. Credo proprio che mi mancherete ragazzi...", sussurra quelle parole e il mio cuore si ferma per un attimo.
La mia mente sembra paralizzata, non riesce a fare un ragionamento logico. L'unica cosa che continua a ripetere è perché... così senza ulteriori indugi dò fiato ai miei pensieri.
"E perché ti mancheranno? Vai da qualche parte?", sentendo la mia voce si gira di scatto.
Il suo viso colpevole mi fa tremare. Ti prego... ti prego fa che non sia quello che penso. No, non può succedere... non oggi.
I miei occhi sono fissi su di lei in attesa di una qualsiasi risposta che mi faccia smettere di tremare come una foglia. Il suo silenzio non fa altro che fomentare in me dubbi, rabbia ed incredulità. E poi di nuovo quell'assurda domanda: perché?
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Something Called Love
FanfictionLa storia è ambientata alla fine degli anni sessanta, nel West Sussex contea inglese. La vita di Alycia Spencer, orfana di madre e figlia dello stalliere della tenuta Arundel, sarà sconvolta dall'arrivo della giovane duchessa, Eliza Howard, secondog...