Capitolo 10

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DAVIS POV

Sono le 7.00 e come tutte le mattine a svegliarmi è il suono assordante della sveglia.

È lunedì uno dei giorni che odio di più, ieri ho fatto tardi e ho alzato troppo il gomito.

Non è uno dei risvegli migliori e in più mi scoppia la testa.

Decido di andare a fare una doccia fredda sperando di far passare questo fastidioso dolore di testa post-sbronza.

Non sento rumori in casa, mia madre come tutte le mattine sarà già uscita, lavora come segretaria in un importante azienda,quella dei Jones.

Accompagna anche mio fratello in quanto la scuola che frequenta si trova proprio lì vicino.

Da quando è morto mio padre, mia madre cerca di prendere anche il suo posto.

Dopo la sua morte, grazie ai suoi buoni requisiti, frutto di anni di studio, trovò questo lavoro che ormai compie da circa 3 anni.

Inzialmente non è stato facile per una donna come lei dover subire la perdita di un marito e occuparsi da sola di due figli. Quando morì mio padre io avevo appena 15 anni e il mio fratellino 11.

Una sera ricevemmo una chiamata dalla polizia la quale ci informava dell'incidente di nostro padre e quando ci informammo sulla gravità della situazione non ci diedero speranze,mio padre era morto sul colpo.

A causa del lavoro spesso rientrava a casa tardi quindi durante il giorno io e mio fratello non lo vedevamo molto.

Faceva l'avvocato e possedeva uno studio tutto suo. Era uno degli avvocati più ambiti della città in quanto ha sempre compiuto il suo lavoro in maniera eccezionale.

Per questo l'ho sempre ammirato, nonostante il suo lavoro lo tenesse sempre molto occupato, fece di tutto per essere un padre presente nella nostra vita cercando di non farci mancare mai niente.

Da piccolo mi portava spesso a vedere il suo ufficio e un giorno mi sono ripromesso che anch'io avrei seguito le sue orme, anch'io avrei indossato dei vestiti eleganti e avrei affrontato più cause possibili cercando di aiutare le persone e uscirne con successo.

Mi diceva sempre:

"Figliolo per diventare un buon avvocato devi mettere impegno e volontà e soprattutto fai del tuo lavoro una passione!"

E io iniziavo a crederci sempre di più al mio sogno, avrei fatto di tutto per far sì che si realizzasse.

Mio padre per me non era solo un esempio da seguire ma molto più di questo,lui era come un supereroe, sapeva sempre come comportarsi in determinate situazioni e non si faceva abbattere da niente e nessuno.

A parte quel maledetto incidente che neanche lui ha potuto evitare e ce l'ha portato via.

La sua morte per me è stata come un fulmine a ciel sereno. Essendo il figlio maggiore ho avuto la possibilità di trascorrere più tempo insieme a lui quindi la ferita è stata più profonda rispetto a quella del mio fratellino che allora era più piccolo.

Infatti ad oggi non ha molti ricordi di nostro padre mentre io lo ricordo perfettamente.

Non mi piace molto parlare della mia vita privata, l'unico che è a conoscenza della mia storia è il mio migliore amico Luke, lo considero un altro fratello ormai.

Ammiro molto anche mia madre che nonostante il dolore per la perdita è riuscita a farsi forza da sola e ad andare avanti senza farci pesare nulla.

Dopo aver fatto una doccia rilassante, il dolore sembra essersi calmato.

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