Capitolo 4

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DAVIS POV

Cerco di non guardarla, ma è come una calamita. Negli anni l’ho incrociata varie volte, mai davvero notata. Non sapevo nemmeno il suo nome, e non me ne fregava nulla. Ora invece sì, voglio saperlo. E non so spiegarmi il perché.

Non ricordavo fosse così bella: capelli lunghi, lisci, labbra piene e quegli occhi… un mix perfetto tra verde e castano. Da stamattina non me li tolgo dalla testa.

Quando è entrata in classe, l’ho sentita prima ancora di vederla. Ha perso un braccialetto, mi sono mosso senza pensarci. Le ho preso il polso, eh bam, mi si è fermato il cuore.

La più bella e pura ragazza che abbia mai visto, angelica. Ma che mi prende?

Sono Davis Johnson. Io non mi innamoro. Io apprezzo i culi e le tette, non gli occhi e il profumo di vaniglia. Le ragazze vogliono solo una cosa da me e io non ho mai deluso.

"Ehi Luke, che abbiamo la prima ora?"

Luke, il mio migliore amico da sempre, stesso liceo, stessa squadra di football. Bello, popolare, ragazze ovunque. Insomma, uno come me.

"Matematica, come al solito. Una palla mortale."

Già. La odio. Ma sono bravo in scienze, chimica… quelle cose mi intrigano. Penso a un modo per saltare l’ora. Soluzione facile: sesso.

Chiamo Roxie. L’unica che capisce perfettamente le regole: niente sentimenti, solo divertimento.

"Aula d’arte tra cinque minuti," dico, chiudendo la chiamata. So che ci sarà.

Infatti la trovo lì, praticamente nuda. E il resto… beh, va come deve andare: spinta, gemiti, sudore. Fino a quando sentiamo il rumore di una scultura che si schianta a terra. La porta aperta e due ragazze ci guardano. Una è lei.

Roxie sbotta:
"Ehi sfigata, hai interrotto una scopata da urlo!"

L’amica risponde per le rime, pronta a menarla. Ma poi parla lei.

"Sentivamo rumori. Nessuna voglia di assistere al vostro porno live. Continuate pure."

Ha carattere, mi piace. Rido e lei mi fulmina.

"E tu che ridi? Se fossi in te mi nasconderei."

Le esce una rabbia gelida, mi blocca. Ma quando sta per andarsene, non resisto. La fermo per una spalla. Vaniglia. Ancora.

"Ehi pupa, vuoi solo essere al suo posto. Posso sistemarlo, sai?"

Sorrido, sicuro. Lei invece… mi guarda come se fossi spazzatura.

"Non verrei a letto con te nemmeno se fossi l’ultimo ragazzo sulla Terra."

Boom. Un pugno allo stomaco.
Resto lì, muto. Ferito. Incazzato.

Come osa? Non mi conosce nemmeno.
Okay, sono stato uno stronzo. Ma umiliarmi così?

Uscita lei, Roxie si riavvicina:
"Torniamo a divertirci?"

"Vai via."
La odio, ora. La odio proprio.

Esco a fumare. Penso a lei. A quegli occhi. A quella risposta. Nessuna mi ha mai respinto così. Nessuna mi ha mai stregato così.

A mensa, mi siedo con la squadra. La vedo. Sta al tavolo con la sua amica, Camilla, e due miei amici. Allora li conosce. Ottimo.

Mi guarda. Poi finge di non averlo fatto, ma io l’ho vista.
Oh sì, piccola. Ti ho vista eccome.

Perché non mi guarda più? Offesa?
Ma dai Davis, sei un fottuto figo, hai il mondo ai tuoi piedi.

Eppure… mi innervosisce. Che potere ha su di me?

Non so chi sia, ma so una cosa: presto sarà mia.
E io non perdo. Mai.


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Ieri purtroppo non ho potuto aggiornare,spero che la storia vi stia piacendo,per farmi perdonare spero di riuscire ad aggiornare anche stasera, buona giornata❤

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