Capitolo 9

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BEATRICE'S POV

Una voce alquanto fastidiosa interrompe il mio amato sonnellino, si tratta di mia madre

"Bea svegliati oggi è lunedì non vorrai mica fare tardi e perdere il bus vero? Saresti costretta a correre come una matta per tutta la strada fino a quando non arrivi a scuola. Non dire che non ti ho avvisata, io vado in azienda ciao tesoro."

A quelle parole scatto dal letto come una molla, io odio il lunedì e come se non bastasse ieri sono tornata tardi dalla festa.

Mia madre ormai sa come farmi avere dei risvegli traumatici.
Guardo l'orologio e posso ancora farcela, il bus passa tra circa mezz'ora quindi devo darmi una mossa.

Mi dirigo verso il bagno, lavo la faccia i denti e osservo il mio viso riflesso allo specchio per poco non mi viene un colpo, sono messa proprio male, il gobbo de Notre Dame può farsi da parte.

Indosso dei vestiti al volo, i primi che capitano e mi trucco appena giusto per essere presentabile, prendo lo zaino e scappo verso la fermata.

A volte vorrei essere dotata di super poteri in modo da non dover fare tutte le cose di fretta.

Fortunatamente sono arrivata in tempo, mi siedo al solito posto aspettando di arrivare alla prossima fermata che è quella di Vittoria.

"Buongiorno Bea." mi dice sbadigliando, credo di non essere l'unica ad aver bisogno di dormire ancora per qualche ora.

"Giorno Vitto come stai?" le dico rivolgendole un piccolo sorriso.

"Uh bene a parte il sonno,questa mattina il mio letto non voleva lasciarmi andare avrei voluto accontentarlo sai." dice con serietà la mia amica.

"Dai su Vitto ti rifai pomeriggio, adesso dobbiamo affrontare solo cinque ore di tortura e poi saremo di nuovo a casa." dico cercando di convincere più me stessa che lei.

Scendiamo dal bus e ci dirigiamo verso l'ingresso della scuola prima di entrare in classe salutiamo i nostri amici.

"Buongiorno ragazzi come ve la passate?" dico.

"Ehi Bea tutto bene, piuttosto tu come te la passi?" dice Camilla rivolgendosi a me con un sorriso malizioso.

Non voglio di certo ricordare il fatto che io e Davis adesso siamo diventati amici, come dovrei comportarmi adesso? Lasceró fare a lui il primo passo.

"Uh io bene a parte un leggero mal di testa post-sbronza e un pó di sonno." le dico sperando di deviare il discorso.

Fortunatamente sembra funzionare,Vittoria saluta gli altri e quando si avvicina a Taylor arrossisce, sicuramente ieri sera dev'essere successa qualcosa di cui non sono al corrente, dopo dovrà raccontarmi tutto, anch'io ho delle cose da dirle, non abbiamo ancora avuto la possibilità di affrontare l'argomento.

Saluto tutti con un cenno della mano, trascino Vittoria insieme a me e ci dirigiamo velocemente verso la classe.

Devo cercare in tutti i modi di evitare Davis e non vorrei incontrarlo proprio ora, non saprei proprio come comportarmi.

"Bea sai che devi raccontarmi un paio di cosette vero?" alza un sopracciglio lanciandomi uno sguardo malizioso.

"Sisi proprio come tu devi raccontarle a me ma non parliamone ora, ti dico solo che ho deciso di ignorare Davis, adesso che abbiamo deciso di diventare amici non so davvero come comportarmi quindi credo che sia meglio così, inoltre penso che l'abbia giá dimenticato." dico convinta.

"Okay non parliamone ora ma penso proprio che tu ti stia sbagliando, il tuo ragionamento non segue un filo logico perché mai dovrebbe dimenticarsi di questa vostra decisione?"

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