Capitolo 18

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DAVIS POV

Salite le scale arrivo in camera mia e appoggio delicatamente Beatrice sul mio letto.

Le tolgo le scarpe e mi incanto nel guardare le sue gambe così lisce e perfette, il vestito si è alzato di qualche centimetro lasciando intravedere ancora di più le sue coscie.

Cerco di mantenere il controllo, credo proprio che questa ragazza mi stia facendo perdere la testa. E se fosse ormai troppo tardi?
La desidero con tutto me stesso così come il mio corpo brama il suo.

Mentre mi risveglio dallo stato di trance vedo che si muove leggermente e apre gli occhi.

"Devo vomitare cazzo!" dice tutto d'un fiato.

Cazzo menomale che in camera mia ho un bagno privato altrimenti avrebbe rimesso per tutto il corridoio e poi chi l'avrebbe sentita a mia madre.

Senza pensarci due volte la trascino in bagno con me e mentre si china per rimettere le tengo i capelli per evitare che si sporchino.

Cazzo amico come sei caduto in basso, di solito i capelli li tieni così mentre te le scopi e guarda un po' come ti è finita adesso!

Mi ricorda la mia coscienza ma decido di ignorarla continuando a prendermi cura di Beatrice.

Ha il trucco sbavato a causa delle lacrime uscite per lo sforzo, è così pallida ma nonostante questo resta comunque la creatura più bella che i miei occhi abbiano mai visto.

Dopo aver finito si pulisce le labbra e sfinita appoggia la testa sul mio petto.

Sorrido a quel gesto, magari domani mi ucciderà ma adesso è talmente ubriaca e stanca che non riesce nemmeno a reggersi in piedi infatti si addormenta nuovamente.

La prendo in braccio e la riporto a letto.

Noto che il suo abito si è sporcato di vomito così decido di prestargli una mia maglietta.

Cazzo devo cambiarla io ed il solo pensiero mi fa letteralmente andare fuori di testa.

È una tortura averla qui tutta per me e non poterla toccare come voglio.

Le sfilo delicatamente il vestito e mi si mozza il fiato alla vista del suo corpo seminudo, indossa mutandine e reggiseno di pizzo bianco, non so come sia riuscito a non strappargli tutto di dosso lasciandola completamente nuda.

Prendo la mia maglietta e gliela metto stando attento a non svegliarla.

Un sorriso spontaneo affiora sulle mie labbra nel vedere che le sta così grande,come se fosse una sorta di vestito che le copre a mala pena le coscie. È così piccola che la stringerei tra le mie braccia e la proteggerei da qualsiasi cosa che le potrebbe fare del male. Compreso me

Rimango lì come un idiota imbambolato ad osservarla e capisco di essere un fottuto coglione perché sono troppo egoista per lasciarla andare nonostante ci stia provando. Sono così egoista che la voglio tutta per me.

Mi preparo anch'io per andare a dormire e come sempre rimango in boxer.

Se un giorno qualcuno mi avesse detto che avrei dormito con una ragazza mezza nuda sul mio letto senza farci niente, gli avrei riso in faccia, eppure adesso eccomi qui, Davis Johnson che dorme con una ragazza e fa il bravo.

Mi sdraio accanto a lei e prima di darle le spalle per dormite le lascio un bacio sulla fronte.

"Buonanotte nanetta, sei la tortura più bella che mi potesse capitare." detto questo mi giro dall'altra parte.

Mi giro e rigiro senza prendere sonno, oh ma al diavolo domani non ricorderà niente!

Mi volto nella sua direzione e l'abbraccio.

Mi addormento così con il suo dolce profumo di vaniglia che invade le mie narici e il suo volto appoggiato al mio petto come se fosse un gesto così naturale.



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