Capitolo 39

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DAVIS POV

Oggi è arrivato il fatidico giorno della partenza, sono elettrizzato all'idea e non sto più nella pelle ma dall'altro lato il mio pensiero va a Beatrice, in quest'ultimo periodo tra di noi è andato tutto a gonfie vele, siamo più uniti che mai e non posso che essere grato alla vita per aver messo sulla mia strada una persona così meravigliosa.

Riesce a capirmi e soprattutto mi sostiene, sostiene le mie decisioni e non posso desiderare di meglio. Soffriremo entrambi per questa distanza ma sapere che lei c'è nonostante questa mia scelta di vita, mi dà più carica per affrontare al meglio questa nuova avventura.

I miei genitori mi accompagnano all'aeroporto e all'appello non poteva di certo mancare la mia piccola Bea, il tragitto prosegue in maniera silenziosa, ma siamo abbracciati e sentirla vicino a me non può che darmi pace.

"Piccola, sei così silenziosa, cosa ti passa per quella testolina?" le chiedo dolcemente lasciandole un bacio sui capelli e beandomi del suo profumo, ne faccio riserva per quando non potrò farlo.

"So che devo essere forte con te ma mi manchi già Davis.." pronuncia il mio nome con voce spezzata e mi si stringe il cuore, so cosa sta provando perché anche a me manca già da morire, ormai è diventata la mia quotidianità.

"Lo so piccola, sarà difficile ma sappi che sarai sempre nei miei pensieri, ti penserò quando segneró un gol, ti penserò quando vado a letto e non posso fare altro che immaginare il tuo profumo, ti penserò quando mi mancherai così tanto da non respirare più, penserò alle tue labbra sulle mie che sono come ossigeno puro per me."

Sento qualche lacrima sulla mano e la stringo a me forte.

"Dio, quanto ti amo e se non mi chiamerai tutti i giorni giuro che prendo un aereo solo per venirti a picchiare." conclude sorridendo con gli occhi pieni di lacrime.

"Tutte le sere promesso, e avvicinati qui che ti dico una cosa nell'orecchio" bisbiglio

Fa come dico e si avvicina.

"Tutte le sere ti farò una videochiamata e voglio vederti in intimo pronta a toccarti con me, per me e faremo tanto sexting e sesso orale" le sussurro in maniera sensuale.

Arrossisce visibilmente alle mie parole così esplicite e si schiarisce la voce.

"Possibile che ancora sei qui e già pensi alle cose sconce? Vedremo cosa fare comunque."

"A tal proposito ho un piccolo regalo per te e se vogliamo proprio dirla tutta anche per me"

Estraggo con cura la scatola che ho preparato con tanta attenzione e gliela porgo.

"Aprila con cura e soprattutto non farti vedere dai miei genitori." le sussurro serio cercando di non far trapelare nessuna emozione.

Incuriosita prende la scatola e la apre come le ho detto, non vedo l'ora di assistere alla sua reazione.

"Oh mio Dio che vergogna, sei proprio un pervertito Davis ma stavolta non posso dirti nulla, credo mi servirà." e rimango sorpreso da quella piccola rivelazione.

Ebbene si, un bel vibratore rosa giace dentro la scatola, chi se non io penserebbe al benessere sessuale della mia ragazza? E ovviamente il regalo vale anche per me, vederla tutta eccitata mentre usa il vibratore e gode per me sarà uno spettacolo indimenticabile, al solo pensiero mi viene duro.

"Oh piccola, non ti farò pesare la mia assenza neanche un pó, sotto ogni punto di vista."

Arrossisce e ci riprendiamo non appena l'auto si ferma davanti l'aeroporto, è davvero giunto il momento di andare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 07 ⏰

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