Capitolo 10.

11.9K 533 117
                                    

Mi sveglio di soprassalto colta dal rumore di un tuono. Sono le 02:25, i miei devono avermi lasciato dormire. La serata con i ragazzi è stata un completo casino. O forse sono solo io, il casino, qui.

La mia mente è un fottuto casino.

Mi alzo e mi dirigo verso la finestra aperta, sedendomi sul davanzale con le gambe a penzoloni, mentre la pioggia colpisce ogni mio singolo centrimento quadrato di pelle scoperta.

Quanto posso amare i temporali? Anche il cielo urla talvolta, proprio come me, ma nessuno mi sente. Urlo dentro.

Il mio pensiero corre ad Ashton, e poi ad Andy, e poi torna ad Ashton.

Ma che ho di sbagliato? Amo Ashton più della mia stessa vita, ed ho baciato Andy.

"Anche Ashton ti ama più della sua stessa vita, ma si è scopato Brittany" implode la mia coscienza.

Ma sbagliare è umano, no? Cioè, tutti sbagliano. Voglio dire, dalle ragazze che dimenticano il preservativo e rimangono incinte a 16 anni alle ragazze che prendono 5/6 per quel fottutissimo errore di troppo nella verifica di Matematica. Tutti sbagliano.

Ma tutti gli errori andrebbero perdonati?

Tutti gli sbagli andrebbero dimenticati?

"Mi hai come legato al dito." mi ha detto.

"Ti ho legato al cuore." l'ho corretto.

Quello è stato uno sbaglio? Aver conosciuto i ragazzi è stato uno sbaglio?

Mi squilla il cellulare, ma chi può essere a quest'ora della notte?

"Da: Sconosciuto.

Hei Nicole, sono Nali, beh pensavo che potremmo andare a fare un giro domani, magari ci prendiamo un gelato, oppure giriamo per negozi, ti va? Scusa per l'orario, ma non riesco a dormire e non so che fare."

Woah, questa ragazza mi ispira simpatia. La conosco da circa, ehm, 10 ore, e sono felice di uscire con lei domani.

Non posso fare a meno di sorridere mentre le digito la risposta.

"A: Nali.

Tranquilla, non riesco a dormire neanch'io. Preferisco guardare la pioggia. E comunque ci sto xx"

Poso il cellulare e alzo gli occhi al cielo. Non ci sono stelle, e non si vede la luna. Solo nuvole, nuvole nere, lampi e fulmini.

Le lacrime del cielo colpiscono la mia pelle sempre più forte, mentre le cime degli alberi ondeggiano a causa del vento. Se solo potessi rimanere qua per sempre.

-

"Nicole è pronto il pranzo!" urla mia mamma. É una di quelle giornate in cui potrei benissimo rimanere in pigiama, ma devo uscire con Nali oggi pomeriggio.

Mi infilo le infradito e scendo le scale.

"Ti abbiamo lasciato dormire ieri sera" annuncia Paul. Ma dai, non lo sapevo.

"Grazie" gli sorrido.

Il mio piatto è carico di pasta fumante ed io non ho assolutamente voglia di mangiarla, ma mia madre si farebbe il Titanic mentale se non mangiassi. Mi devo sforzare.

"Allora, che hai fatto questi due giorni?" chiede mia mamma.

"Sono andata a scuola, e sono uscita con i ragazzi. Ieri li ho accompagnati ad un'intervista, è stato divertente."

"Bene." esclama turbata. Non le piacciono per niente i ragazzi.

Passiamo il resto del pranzo in un silenzio imbarazzante, poi lascio i miei alle loro noiosissime conversazioni sulla politica e mi dirigo in camera per prepararmi.

Is it too late? ~ Ashton Irwin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora