Capitolo 18.

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In uno dei grattacieli di Times Square mi aspetta la mia occasione. Una delle poche, se non l'unica. Ashton continua a parlare dei suoi piani per oggi, ma non riesco ad ascoltarlo. Scusami amore

Mi vibra il cellulare, è un messaggio di Nali.

"Da: Nali.

Hey, volevo solo augurarti buona fortuna, scusa se non mi sono alzata in tempo stamattina. Vai e spacca, ti voglio bene xx"

Me la immagino tra le braccia di Calum, a scrivere questo messaggio, mentre lui ancora russa come una gallina. Sempre se le galline russano, non ho mai sentito una gallina russare.

"A: Nali.

Sto morendo, sono un fascio di nervi. Ashton mi parla dei suoi piani ma neanche lo ascolto. Grazie mille, comunque. Ti voglio bene pure io xx"

Ashton parcheggia al di fuori di un'enorme edificio che porta una grossa insegna.

"NEW YORK MODEL MENAGEMENT."

Ci siamo. E' quello che aspetto da tutta la vita, non mi farò sfuggire l'occasione. Mi sistemo il cappello ed il vestito, per poi entrare.

Tutto questo sembra un aeroporto. Le mura sono colorate di un giallo acceso, i soffiti sono alti, ed i corridoi sembrano interminabili.

Mi infilo il pass al collo e prendo i documenti in mano. Nell'altra mano stritolo quella di Ashton, che ogni tanto sento ridacchiare. Ridi, stronzo, che poi quando sarò una stilista famosa le tue magliette strappate le butto nel cesso.

Alla reception, mi accoglie una donna sui 40.

"Tu devi essere Nicole, sei qua per lo stage giusto? Bene, io sono Patricia, seguimi." mi sorride.

"Buona fortuna, amore."

"Grazie Ash." gli stampo un bacio sulle labbra, e corro dietro a Patricia. 

Qui è tutto un via vai di gente, ci sono innumerevoli porte e sto seriamente pensando di potermici perdere, qua dentro.

Dopo aver preso l'ascensore, saliamo di qualche piano ed arriviamo al sesto. Su questo piano non ci sono porte, l'ascensore si apre direttamente su un grande set fotografico. E' uno stanzone enorme, illuminato da una finestra che ricopre tutta la parete.

"Eccoci arrivate, lavorerai qua. Ora lascia che ti presenti i fotografi. Gli stilisti arriveranno più tardi, oggi hai una sfilata da organizzare e due set fotografici."

"Ohw, ehm, posso scattare una foto?" chiedo imbarazzata, mentre estraggo la Canon dalla borsa.

"Si, certo" mi sorride.

Scatto la foto e la seguo.

"Heilà, Patricia! E' lei la ragazza di cui mi parlavi, giusto?" chiede un uomo dai capelli bianchi, la leggera barba grigia gli ricopre il viso e alla prima impressione sembra essere abbastanza simpatico.

"Piacere, sono Nicole" gli sorrido, porgendogli la mano. 

"Louis" esclama semplicemente, stringendomela. Rido per la coincidenza.

"Lei è Melissa" indica una ragazza impegnata nel sistemare dei vestiti sugli appendini, che si gira di scatto appena sente il suo nome, mostrandomi un adorabile sorriso.

"Piacere!" esclamo, non potendole stringere la mano.

"Loro sono il fotografo e la sua aiutante. Ti do due indicazioni prima di lasciarti: alle 10 avrai un set fotografico da affrontare. Di cui non passano solo modelle, ma anche celebrità, quindi, aspettati di ritrovarti davanti i Black Veil Brides per il loro servizio fotografico, oggi pomeriggio." esclama.

Is it too late? ~ Ashton Irwin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora