Ashton tornerà. Non si sa quando e non si sa perchè. Ci penso da ieri sera. Forse ho davvero bisogno di uno psicologo.
Apro la porta della classe, come al solito sono ritardo. Incrocio lo sgardo di Liz prima di accorgermi della presenza del professore in classe.
"Signorina Roberts! E' in ritardo!"
"Ehm, io ... Ehm .. Ho dimenticato di impostare la sveglia ieri sera, mi scusi prof."
Mi dirigo verso il banco, ma lui continua.
"Eh no, questa volta non la passa liscia. Fuori dalla classe, signorina. Impari ad essere in orario. Entra alle nove con il permesso dei genitori entro domani." Fantastico. Sbuffo, lo mando a quel paese mentalmente ed esco dalla classe, sbattendo la porta.
Ne approfitto per fare colazione, mi dirigo verso il bar della scuola, e noto che sulla bacheca degli eventi c'è un nuovo volantino.
"I ragazzi stanno tornando!" sento una ragazza urlare. Ma queste? Non dovrebbero essere a lezione?
Effettivamente, su quel volantino erano raffigurati i volti dei miei migliori amici.
Non ci posso credere, ecco di cosa parlava Ashton. stanno per tornare tutti.
Ashton.
Me.
Troppo poco tempo per realizzare la cosa.
Prendo un croissant ed un cappuccino e mi siedo ad un tavolo. Non sono psicologicamente pronta a tutto questo, non vedo i ragazzi da tempo e stanno già per tornare. Ma perchè non mi hanno avvertito? Provo a chiamare Mikey.
Il telefono squilla, e nessuno risponde.
"Nicole!"
"Mikey!"
"Come stai? Oddio, stavo giusto per chiamarti io, ma pensavo fossi a lezione."
"Ero a lezione, finchè non mi hanno buttato fuori dalla classe."
"In ritardo di nuovo?"
"Esaaaatto." Esclamo, ridendo.
"Ho una notiziona."
"Si, lo so, state tornando."
"No, Ashton sa volare sugli unicorni." Eh?
"Chi è?" sento la voce di Ashton in sottofondo. Il mio cuore probabilmente cade in un burrone, rotola, si erode, si rompe, poi crea sedimenti e poi boh, si spezza di nuovo.
"E' Nicole" gli risponde Mikey, per poi proseguire "Si,stiamo tornando, finalmente. Immagino che le ragazze lì stiano già sclerando."
"Cristo, proprio così. Protrei morire se solo sapessero che sto parlando al telefono CON MICHAEL CLIFFORD" alzo la voce apposta, per farmi sentire dalle ragazze.
"Nicole, no!" ride, ma le poche ragazze presenti mi hanno già circondata.
"Salutate Mikey!" rido, e loro in coro lo salutano. Metto in vivavoce.
"Ehm .. Ciao, hehe" esclama, imbarazzato "Nicole devo scappare, tra poco abbiamo il volo e dobbiamo andare in aeroporto, ci si sente. O ci si vede, insomma. Ti voglio bene."
"Anche io ve ne voglio, ciao Mikey." Chiudo la chiamata.
No, aspetta. Stanno per prendere l'aereo. NO, ASPETTA. SARANNO QUA PRESTO, ALLORA. TROPPO PRESTO. Non faccio in tempo a ragionare sulla cosa, che suona la campanella. Maledetta campanella. Devo tornare in classe.
-
I miei sono tornati a casa, purtroppo. E' stato bello finchè è durato.
"Nicole, la casa fa schifo! Non hai neanche avuto il tempo di dare una sistemata a camera tua?"
Ignoro il commento di mia madre, sbatto la porta lanciando lo zaino in terra e corro in camera mia, senza rivolgerle parola. Controllo il mio cellulare, due messaggi.
"Da: Liz.
Nicole, un qualcosa mi dice che domani un certo Ashton verrà a cercarti."
"Da: Mikey.
Alle 15:00, domani, siamo da te. Fai la brava eh xx"
"Merda." sospiro. Più presto di quello che pensavo. Inizio a pensare a quello che potrò dire quando mi troverò davanti Ashton. A quello che dirà mia mamma quando i ragazzi torneranno. Lei non li ha mai sopportati, tranne Calum. Se sposassi Calum, mia mamma sarebbe la persona più felice del mondo. Ma io penso alla mia felicità, non alla sua. E per essere felice ho bisogno di Ash, ma lui evidentemente non - il mio pensiero è bloccato da un terzo messaggio.
"Da: Mikey.
Tieniti forte, abbiamo una sorpresa e un Ashton che piange. Non riesco ad immaginarmi come farete domani, non vi parlate da settimane, immagino tu sia ancora distrutta, beh sappi che io e i ragazzi ci siamo, se hai bisogno xx"
Il mio Mikey, sempre disposto a sopportarmi. Come si fa a non volergli bene? Digito velocemente un messaggio.
"A: Mikey.
Non so neanche io come supereremo la cosa, soprattutto se c'è mia madre in casa. Ma tranquillo, riusciremo a parlarci. Almeno spero. Mi manca." Mi manca, mi manca esageratamente.
Lascio il cellulare e scendo in cucina per la cena.
"Mamma domani abbiamo ospiti, se riesci a non fare la stronza nevrotica mi fai un favore."
"E chi sarebbero?" chiede, innervosita.
"Dovresti saperlo."
"No eh, quei quattro non entrano più in casa mia!"
"E' anche casa mia, mamma non rompere, non li vedo da tempo e sono i miei migliori amici."
"Quel Ashton poi, non lo voglio vedere. Figlio.."
"MAMMA CHIUDI QUELLA CAZZO DI BOCCA."
"Non osare parlarmi così eh!"
"MA CHE OH, DIAMOCI UNA CALMATA." Paul, papà, patrigno che sia, non avrebbe potuto scegliere momento migliore per intervenire. Grazie, 'papigno'.
"Hai sentito nostra figlia? Hai sentito come mi tratta?" ha gli occhi gonfi e rossi, il trucco rovinato e i capelli ramati sono raccolti in un 'cucù'. Medusa. Ti pietrifica con gli occhi.
"Dico solo come stanno le cose, non ti sopporto più cazzo!" le rispondo a tono.
"NICOLE QUEI QUATTRO NON SONO QUELLI GIUSTI PER TE."
"E CHI SEI TU PER DIRLO? TI RICORDO CHE LORO ERANO GLI UNICI AD AIUTARMI MENTRE STAVO MALE E TU TI RISPOSAVI CON UNO SCONOSCIUTO!" devo calmarmi "ERANO GLI UNICI CHE MENTRE TU TI IMPEGNAVI NEL FARE TUTTO TRANNE CHE LA MAMMA MI TIRAVANO SU IL MORALE!" ho decisamente esagerato. Paul ha gli occhi fuori dalle orbite.
Vedo una lacrima rigargli il viso. Sono una cretina, vorrei prendermi a papine per quello che ho appena detto. Ma mi limito a correre, di nuovo, in camera mia.
La cena non sarebbe potuta andare peggio. Mi fiondo in camera, mi infilo le cuffie nelle orecchie alzando il volume al massimo.
-
POV DI ASHTON.
"Domani la rivedrò, domani la rivedrò, domani la rivedrò."
"Okay Ash, prenditi un calmante per favore. Non ce farò a sopportarti per tutto sto tempo, se vai avanti." mi risponde Luke.
".. Scusa."
"Dai bro, la riconquisterai, ne sono sicurò." Calum mi abbraccia.
"Ok Cal, puoi lasciarmi." ma mi stringe più forte "Dico davvero, sto bene." rido.
Michael ha una faccia un po' confusa. So che ha parlato al telefono con Nicole, ma non ho idea di cosa si siano detti. La curiosità mi sorprende, ma lascio perdere e salgo le scalette del'aereo.
Arrivo Sydney.
Arrivo, Nicole.
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Is it too late? ~ Ashton Irwin.
Fiksi Penggemar"Ashton sta tornando, Nicole." "Ho provato a fermarlo." "Continuava a piangere, dicendosi di essere un cretino." "E continuava ad urlare di volerti vedere felice, ma con lui." Frasi che continuano a ripetersi, nella mente, nel cuore. Cosa farò quand...