Capitolo 27.

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"Zayn!" urlo, o almeno tento: Andy mi sta strangolando. Lo vedo con la coda dell'occhio superare gli scatoloni e dirigersi verso di noi. Sgancia un destro in pieno viso ad Andy, il quale stacca la presa da noi due e si porta le mani al naso sanguinante.

Io e Nali cadiamo a terra senza fiato, ma mi riprendo in fretta e chiamo la polizia. Zayn gliele sta suonando, ma Andy non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Lo ricordo, com'era: era il figo, quello bullo della scuola. In realtà, ero anche sua amica. Ogni tanto ci ritrovavamo a studiare a casa sua, e finivamo per stravaccarci sul divano mangiando il gelato, ma sapevo com'era in fondo: uno stronzo, uno sciupafemmine. 

Ora che ha fatto strada non ha fatto altro che montarsi la testa, ma non riuscirei davvero a capire perchè è così violento. Lui non era violento, non era un maniaco. Era solo uno stronzo, uno stronzo che io adoravo.

Poi quella notte, quella notte in cui tra le sue braccia mi sono sentita al sicuro. Dopo quel bacio appena sussurrato con tanto di Nutella sul naso ... Pensavo fosse diverso.

La polizia arriva in meno di cinque minuti e mentre i poliziotti portano Andy in macchina spiego l'accaduto. Mi chiedono delle prove e consegno il nastro della telecamera di sicurezza del negozio.

Sono distrutta mentre vedo l'auto della polizia allontanarsi, dopo venti minuti di discussione con i poliziotti. Ho dei bruttissimi lividi sul collo, tremo come un foglia e mi manca ancora il fiato. Zayn è stato curato: aveva dei lividi sul viso e le nocche sanguinanti. Come ha potuto rovinare il suo viso perfetto per salvare me?

"Nali?" sussurro, alzandomi con fatica da terra.

"S-sono qui." balbetta. E' nascosta dietro ad uno scaffale, in lacrime.

"Non volevo trascinare in questa merda, mi dispiace Nali, mi dispiace" singhiozzo stringendola.

"Non è colpa tua" balbetta, stringendomi a sua volta "Avanti, andiamo a casa."

Annuisco e chiudo il negozio.

"Ragazze, avete bisogno di un .. Ehm ... Passaggio?" ci chiede Zayn alle nostre spalle.

"Hai già fatto troppo Zayn." gli sorrido. Lui si avvicina e mi appoggia un braccio attorno alle spalle.

"L'importante è che voi stiate bene ora." sostiene.

"Sto bene." esclama Nali "Ma tu che ci fai qui?"

"Piccola vacanza, ne ho approfittato per la sfilata di Nicole e sono venuto qua qualche giorno prima." spiega "I ragazzi come stanno?"

"Si sono ripresi in fretta." sorrido.

"Insisto per portarvi a casa." ride, spostandosi il ciuffo dalla fronte.

"Okay, Zayn" ride Nali.

-

"Oh santo Dio amore che vi è successo?" Calum corre incontro a me e Nali preoccupato dai lividi sul collo.

"Nicole?" Ashton scende di corsa le scale. 

Mi siedo al tavolo bevendo un sorso di acqua e i ragazzi mi seguono. Zayn li saluta e si accomoda a sua volta.

"Eravamo allo store ed è sputanto Andy dal nulla." sospiro "Ha iniziato a toccarmi ancora e quando vedeva che scalciavo mi ha messo una mano attorno al collo. Nali tentava di aiutarmi ma lui ha messo al muro anche lei." spiego.

"Poi sono arrivato io." si intromette Zayn. 

"Grazie al cielo."

"E quel lurido infame dov'è?" mi chiede Ashton preoccupato.

"Con i poliziotti!" ride Zayn rispondendogli al posto mio.

"Grazie a Dio quello è fuori dai coglioni" mi abbraccia Mikey.

"Okay, ma vi prego basta parlare di questo" singhiozza Nali, tra le braccia di Cal.

 "Basta." esclamo, alzandomi dal tavolo "Vado a farmi una doccia. Zayn, resti per cena?" 

"Ehm, in realtà ... Okay" ride.

Corro su per le scale ma Ashton mi segue.

"Nicole" sussurra, abbracciandomi. Scoppio in lacrime, finalmente, mentre lui mi stringe sempre più forte.

"Sei al sicuro." mi sussurra "Non me ne andrò di nuovo."

Non gli rispondo e mi lascio avvolgere dalle sue braccia, lo sguardo lo perso nel vuoto, mentre le lacrime mi riagano il volto.

***

E' il fatidico giorno. 

Il mio sogno si avvererà tra 10 ore.

O forse meno.

O forse sto solo sclerando.

L'altra sera io e Nali siamo andate alla sfilata di Versace: una delle esperienze più belle della mia vita. Donatella è un'icona di moda, e si è autoinvitata alla sfilata stasera. Ho avuto modo di conoscerla nel backstage, mi ha chiesto chi fossi. 

"Quindi ci si vede alla tua sfilata, cara" mi ha detto, stringendomi la mano.

Le ho fatto avere un pass ed ora sono troppo emozionata per i miei gusti. 

Questa mattina mi sono svegliata abbastanza tardi, e me ne meraviglio, dal momento che pensavo non sarei riuscita nemmeno a dormire. Scendo ancora in pigiama e mi ritrovo davanti i miei ragazzi con una piccola torta in mano. 

Rimango qualche secondo a guardarli, ridendo. "COMPLIMENTI!" mi urlano, poggiando poi la torta sul tavolo per venirmi incontro ed abbracciarmi.

"Siamo fieri di te, piccola" mi sussurra all'orecchio il biondo che fa impazzire il mondo.

"Grazie" esclamo, godendomi il momento.

Ci sediamo tutti al tavolo: per pranzo oggi pizza e torta. Mica male.

"Quindi" sospiro "Sto davvero realizzando il mio sogno." rido.

"Si, lo stai facendo davvero, amore" mi sorride Ash, masticando una fetta di pizza. 

Passiamo il pranzo a parlare del più e del meno, come una famiglia, d'altronde: loro sono la mia famiglia.

Dopo pranzo infilo i piatti e compagnia nella lavastoviglie e corro in camera per sistemare gli ultimi appunti. Devo essere al luogo dell'evento alle 16, per fare le ultime prove, alle 20.30 si andrà in scena. Dal momento che non ho assistenti, porterò con me Nali. Per stasera abbiamo dei vestiti esclusivi che Mark ci ha confezionato come regalo, diciamo: dal momento che non potrà essere presente alla sfilata.

Ho parlato con Neil, ieri. Mi ha detto che una volta che la mia carriera avrebbe preso il volo, avrei dovuto lasciare la New York Model Menagement ed aprire un mio studio, un mio 'menagement'. In poche parole, quando sarò a Sydney, la mattina studierò, ed il pomeriggio lavorerò alle nuove collezioni. Potrò aprire altri store, avrò persone che lavoreranno per me. 

Sono spaventata e curiosa allo stesso tempo. Se il mio sogno non decollasse, probabilmente ci starei malissimo. Ma Neil mi ha assicurato che dopo la sfilata la mia vita sarebbe cambiata.

Preparo gli abiti per me e Nali dentro a quei strani sacchi strasparenti che li proteggono, sistemo le scarpe dentro alle scatole e le porto da basso. 

Alle 16 ci facciamo accompagnare da Ashton al grande magazzino che ospiterà la mia sfilata. Le modelle sono tutte già arrivate e mi accolgono con un abbraccio di gruppo. Denis, lo stesso dj che era alla sfilata di Mark, sarà il dj anche alla mia, e come promesso è già arrivato per prove e tutto quanto. Idem il tecnico delle luci di cui non ricordo assolutammente il nome.

"Allora, facciamo le ultime prove?" urlo, sistemandomi gli shorts.

"Sicuro!" mi urla Grace, la modella che anche Mark trovava perfetta. 

Le modelle sfilano una dopol'altra, mentre Denis cambia canzoni e ritmi, e Lucio, il tecnico - ecco come si chiamava, che nome è? - muove le luci.

***

Don't worry, be happy, lalala.

I capitoli mi vengono alquanto corti ultimamente, cazzus.

-Nicole

Is it too late? ~ Ashton Irwin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora