Capitolo 29.

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"Oh, ITALIA!" urlacchia Mikey scendendo dall'aereo.

"La MIA Italia!" aggiunge Nali, saltellando qua e là dall'emozione.

Raccolgo la mia borsa e mi avvio verso il ritiro bagagli dell'aeroporto di Milano. 

"Piza, macherone, rigatòny, e che cazzo il mio Italiano fa pena!" ride Luke dietro di me.

"Sai Luke, in Italia non si parla solo di cibo." rido.

"Cieao! Noi ameamo L'italia!" prova Ashton, per poi scoppiare a ridere. "Dai sono riuscito a leggere quella cosa incomprensibile, riuscirò a spiaccicare qualche parola."

"Ah già, il tuo non vedìamò l'orua di incrontruarvi è difficile da dimenticare, Ashton." rido.

"Molto simpatica oggi, hai il ciclo per caso?" si insospettisce.

"No, se lo avessi sarei più cattiva."

"Santa Maria." 

"Vergine beata!" annuncia Luke alla vista di centinaia di fans con tanto di cartelloni e peluche a forma di banana. 

"Ciao ragazze! Ma quante siete? Oddio." Nali è alle prese con l'Italiano e lo parla alla perfezione. Come se non fosse italiana.

"Te la tiri perchè hai un italiano perfetto?" rido.

"Si, me la tiro! E tu non tirartela perchè sei color Luke!" ride, a sua volta, indicandomi i miei capelli. Mi ero fatta bionda per il compleanno di Luke, qualche giorno prima della sfilata, per fargli uno scherzo. Mi misi pure le lenti a contatto blu ed una sua felpa. Ci rimase malissimo quando lo notò, ma poi scoppiò a ridere e mi abbracciò. Non ha voluto nessuna festa, eravamo ancora in lutto per Harry, ma decisi di farlo almeno sorridere. Anche il nostro Luke è un uomo ormai.

E comunque mi dona il biondo, ma Michael mi ha convinto a farmi i capelli viola. O blu. In ogni caso, devo accompagnarlo dal parrucchiere settimana prossima.

L'arrividerci a New York è stato complicato, molto complicato. Ho voluto salutare tutte le persone che mi hanno aiutato nel mio sogno, sono pure passata da Andy.

In prigione.

Mi ricordo benissimo la sua faccia quando mi vide varcare la soglia del portone di quella gattabuia. Era sconvolto, stanco, depresso. 

Ed un po' mi dispiaceva, ripensando a tutto quello che anni prima avevamo condiviso.

Ma partimmo il giorno di Ferragosto, una settimana dopo la sfilata, ed ora, dopo essere stati in Inghilterra - dove è stato aperto il secondo store - Francia e Germania, siamo finiti nello stivale. E ci staremo per quasi una settimana, fino al 3 Settembre, quando torneremo a Sydney. 

Nali è felicissima e ci vuole portare nel suo piccolo paese d'origine: Salò, sulle rive del Lago di Garda. Sono davvero curiosa di vedere dove Nali passò i primi anni della sua vita.

"Milano, Milano, quanto posso amare la pioggia di Milano" sbuffa Calum, infastidito dal tempaccio che ci ha accolti.

"Accontentati capo, la pioggia non aspetta l'arrivo del grande Hood" ribatte Mikey ridendo.

"SCU-SA!" ride il kiwi.

"NO, NON TI SCU-SO!" esclama Michael tirandogli una pacca sulla spalla. 

Il nuovo bodyguard, Brad, fa segno ai ragazzi di non fermarsi con le fan: sono troppe, davvero troppe. Loro, dispiaciuti, fanno segno alle ragazze di non potersi fermare e continuano a camminare. E io e Nali stiamo dietro di loro salutando le ragazze urlanti al di là della vetrata; dopo gli utlimi controlli, finalmente raggiungiamo uno dei soliti noiosissimi suv neri dai vetri oscurati.

Is it too late? ~ Ashton Irwin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora