Capitolo 12.

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Gli ultimi quattro giorni sono passati in fretta e, finalmente, è arrivato il giorno del concerto. È anche il mio compleanno, ma non mi importa più di tanto.

Sono le 8 del mattino e scendo in cucina a far colazione. Gli ultimi giorni passati a casa sono stati un continuo litigio con mia madre, ma poco importa quando ho per la testa un ragazzo stupendo e la partenza per New York.

Ah già, Lunedì vado a realizzare il mio sogno.

Ashton ha contattato uno stilista che mi prenderà come assistente alle sfilate.

Forse è una cosa di cui non ho mai parlato con nessuno, tranne che con Ashton.

Ho la passione per i vestiti, le stoffe, i colori, sin da piccola. Avevo un piccolo quaderno dove mi divertivo a disegnare - più o meno - modelle con indosso vestiti e modelli di tutti i generi e colori. Con il passare del tempo l'ho portata avanti ed ora tengo un album nascosto sotto il letto, in cui raccolgo ogni sorta di idea che mi passa per la testa. Spero davvero che New York sia la mia occasione per sfondare.

Mia madre è già andata a lavorare ma trovo una lettera ed un grande pacco sul tavolo.

Incuriosita mi fiondo sul tavolo quasi inciampando, prendo la lettera e la apro. La calligrafia perfetta di mia madre ricopre l'intera pagina, e per un momento mi passa per la testa il pensiero di una ramanzina scritta. No dai, non anche oggi.

"Ciao Nicole, qui è la mamma che parla. La mamma che probabilmente odi, quella che ti fa sempre incazzare e ti tratta come una neonata.

Quella che però, per te darebbe tutto, ma magari tu non te ne accorgi.

Ormai hai 18 anni e ti devo lasciar andare. È ora. Ho passato troppi anni ad assillarti e stressarti, hai capito (circa) come funziona la vita ed è ora che tu parta e abbia le tue esperienze.

Ashton mi ha parlato del tuo progetto. Beh, scusa, se mi sono permessa di vedere il tuo album. Quei vestiti sono stupendi Nicole, e sono fiera, tanto fiera di quello che ti aspetta a New York."

Da quando mia mamma parla con Ash e si congratula per i disegni? Sembra rispondere alla mia domanda mentre continuo a leggere.

"So che ti stai chiedendo da quando io e il tuo ragazzo parliamo civilmente, ma Ashton è venuto a parlarmi l'altro ieri, mentre tu eri fuori con la tua amica, Annalisa giusto?

Mi ha detto quanto tiene a te, ed io sinceramente mi sono ricreduta.

È con Ashton che ti devi sposare, mica con Calum!"

Rido all'idea di mia mamma che si beve un caffè con Ashton.

Tra tutte le catastrofi, le scoperte, le guerre, questa è l'unica cosa che pensavo non sarebbe accaduta mai.

"E quindi voglio solo augurarti il meglio per i tuoi 18 anni. 

Quello nella scatola è un piccolo regalo che ti ho fatto personalmente. Spero davvero che ti piaccia.

Ti voglio bene, non scordarlo mai.

Buon compleanno,

-Mamma."

Lascio cadere la lettera sul tavolo e non mi sembra vero che mia mamma sia riuscita a lasciarsi andare. Prendo velocemente il telefono e digito il suo numero.

"A: Mamma.

Ti voglio bene anch'io, mamma."

Resto a guardare il cellulare per qualche momento prima di spedire. È la prima volta che so che mia mamma è felice davvero. È la prima volta che mi non mi scrive solo per evtare di urlarmi contro: l'ha fatto perchè mi vuole bene ed è mia madre, ed ha pure ammesso che devo sposare Ash e non il suo amato Calum.

Is it too late? ~ Ashton Irwin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora