Capitolo 21.

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"Patricia!" urlo, intravedendola alla fine del corridoio "Mi puoi spiegare dov'è la sala prove?!" rido.

"Primo piano, ultima porta a sinistra!" urla, per poi entrare in un ufficio. Per fare un piano l'ascensore non serve, quindi corro su per le scale, sbattendo in una graziosa ragazza stecchino.

"Hei, stai atte-" si blocca, nel vedermi.

"Tu sei Eleanor." esclamo.

"E tu sei Nicole." ride. Ma che ha da ridere? E' per colpa sua se il riccio dorme piangendo nel letto di Ashton.

"Che ci fai qui?" mi chiede, curiosa.

"Io ci lavoro, qui. E tu?"

"Un casting per una sfilata." si vanta.

"Allora ci vediamo dopo, sono l'aiutante dello stilista. Buona fortuna." la congedo, mentre se ne va sculettando.

Sculetta, sculetta. Poi tranquilla che tornerai sculettando in Inghilterra.

Però nel complesso è una bella ragazza, ha un bel corpo, anche se è eccessivamente magra. Spero che non sappia come si sfila, così avrò la scusa per scartarla. Morirei piuttosto di vederla sfilare davanti ad Harry.

E per la cronaca, le gambe di Harry sono più belle delle sue.

Raggiungo la grande sala prove dove Mark mi accoglie con un bacio sulla guancia. Ogni giorno è sempre più bello sto ragazzo. Mi fa accomodare in parte a lui mentre le ragazze iniziano a raggrupparsi nei camerini. Vedo arrivare dopo qualche minuto anche Eleanor ... Accompagnata da Louis.

Mi salgono i brividi appena lo vedo mano nella mano con lei.

"Iniziamo?" mi chiede Mark.

"Certo, vado ad avvertire le ragazze, così spiego anche come funzionerà." lo avverto, per poi alzarmi e dirigermi verso la massa di ragazze. Louis si sposta e si siede per terra, vicino alla passerella provvisoria. 

"Ragazze!" richiamo l'attenzione "Benvenute, non credo sia la prima volta che siete qua, ma benvenute lo stesso." rido. Loro mi ringraziano prima che possa continuare "Quindi, ora procediamo così. Vi chiameremo per nome, una ad una. Sfilerete, farete delle pose e poi sarete libere. Quando avrete finito, decideremo chi indosserà i modelli di Mark alla sfilata e vi chiameremo." spiego. Loro annuiscono, ed io auguro buona fortuna a tutte, prima di tornare al tavolo con Mark.

Ma 'qualcuno' mi blocca, tirandomi fuori dalla stanza.

Quel 'qualcuno' è Louis.

"Dimmi dov'è Harry." mi ordina, chiudendo la porta alle nostre spalle.

"Non ti deve interessare. Gli fai solo del male." sputo.

"Tu cosa ne sai?" ribatte.

"Ne so più di te. È colpa tua se piange dalla mattina alla sera." esclamo. Non toccatemi Harry.

"Vorrei chiarire con lui.." sospira.

"Beh, anche io lo vorrei."

"T-tu non farai niente per aiutarmi, vero?" mi chiede, fissando il pavimento davanti a lui.

Rimango dubbiosa sul da farsi. Chiamare Harry e farlo venire qua, o lasciare che sia Louis a scusarsi con lui?

Ma io non ne ho già abbastanza di problemi?

Digito il numero di Harry.

"Heilà, che succede?" squilla.

"Devi venire qua."

"Che succede?" chiede, preoccupato.

"C'è Louis." esclamo.

"C-cosa? Arrivo." chiude la chiamata ed avverto Louis.

Is it too late? ~ Ashton Irwin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora