Capitolo 8.

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Prima di tutto volevo ringraziare tutti i 600 e qualcosa lettori, sono felicissima che la storia vi piaccia spero che continuiate a seguirla. Buona lettura c:

-Nicole.

Non c'è ancora traccia di Andy. Sono dispiaciuta, ci tenevo tanto alla festa e sarebbe stata l'ultima occasione per salutarlo dato che tra qualche giorno lascerà Sydney per andare a New York.

Mi faccio spazio tra la gente barcollante per arrivare in giardino a prendere una boccata d'aria. La festa sta andando alla grande e tutti sembrano divertirsi. 

Un ragazzo ubriaco mi cade addosso, facendomi rovesciare il bicchiere contenente Vodka alla menta che tengo in mano.

"Hey, guarda dove vai" urlo infastidita.

"Scusami" balbetta, prima di tornare in pista a saltellare come se fosse appena stato punto da una tarantola.

Esco finalmente di casa e mi accorgo che, in fondo al giardino, seduto su un muretto, c'è Michael. Lo raggiungo e mi siedo in parte a lui.

"Hei Mikey! Che ci fai qua da solo?" lo abbraccio.

"Sto aspettando Luke, che dovrebbe essere andato a fare una ballata con la tua amica, Elizabeth mi pare si chiamasse?"

"Elizabeth e Luke?" Non posso fare a meno di scoppiare a ridere, sarebbero la coppia più strana mai vista. Dopo me e Ashton.

Ashton. Dov'è Ashton? Non lo vedo da mezz'ora.

"Vado a cercare Ash, a dopo Mikey." lo saluto, per poi tornare in salotto in mezzo a quella sottospecie di apocalisse. Non pensavo venisse così tanta gente, sicuramente i ragazzi avranno girato l'invito a qualche loro amico.

Dopo circa dieci minuti passati a girare la casa, urlare il suo nome, chiedere alla gente dove fosse, Ashton non si fa vivo. Mi rassegno, troverò qualcosa da fare. Intanto mi dirigo in cucina per versarmi un altro drink. L'ennesimo.

"Nicole." sento una voce chiamarmi. E' una voce profonda, e famigliare. Ma non è quella di Ashton.

Mi giro, è ... Andy.

"Andy, non pensavo venissi" lo saluto, nervosa. 

"E invece eccomi qui" sorride.

E' qualcosa di surreale, stasera. Indossa i soliti jeans neri, una maglietta nera aderente, ed un fottuto cappellino da baseball nero portato al contrario.

"Da quando porti i cappellini da baseball? Fa molto swag." rido, provocandolo.

"E tu da quando di vesti da rocker?" risponde "Le tipe swag non fanno le rocker." ride, e quando i suoi occhi brillano colpiti dalla luce di quel fottuto impianto stereo mi ci perdo dentro. 

"Stavo scherzando, sei bellissima stasera." aggiunge.

"E tu sei da stupro, come al solito. Ma ormai ci ho fatto l'abitudine." forse ho bevuto un po' troppo. Ma che gli ho detto? Nicole stai zitta.

"Vuoi da bere?" gli chiedo impacciata.

"Dammi un drink, dai." Gli porto un bicchiere di Jack Daniel's, e lui mi ringrazia con un sorriso.

"Devo cercare Ashton." sospiro, tra me e me.

"... Stai ancora insieme ad Ashton?" chiede, curioso.

Annuisco e lui mi rivolge un'espressione disgustata.

"Ma lui sa di noi?" mi chiede.

Di noi cosa?

Era solo un bacio.

Is it too late? ~ Ashton Irwin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora