Louis e Melissa mi guardano, stupiti.
"N-non sono fatti vostri" balbetto, riprendendo il mio amato album.
"Fammi vedere." ordina Melissa, rubandomi l'album dalle mani. Mentre lo sfoglia, sento le guancie bruciarmi e la paura salire.
Paura di cosa, poi?
"Tu devi assolutamente parlare con il direttore. Questi vestiti meritano - scandisce la parola - di essere notati. Sono perfetti. hai uno stile pazzesco, Nicole." esclama. Andy annuisce, deve aver sbirciato anche lui.
"Io ... Grazie, ma ora andiamo avanti con il lavoro." chiudo.
Louis sistema i ragazzi al centro della sala e inizia a scattare foto, dopo foto.
Dopo circa venticinque minuti, il set è finito ed i ragazzi sono nei camerini a cambiarsi.
Mi chiedo dove dovrò andare ad organizzare la sfilata. Dovrò rimanere qua? Dovrò seguire Louis e Melissa? Mentre sistemo gli indumenti, le porte dell'ascensore si spalancano e appare Patricia.
"Nicole?!" urla.
"Sono dietro al set, Patricia!" rido. Lei mi raggiunge, con un enorme sorriso sulle labbra, mentre i ragazzi escono dal camerino.
"Ora, quando qua chiudete, raggiungimi giù alla reception. Ti devo far incontrare il direttore, che ti vuole parlare, e poi ti accompagno al tuo ufficio, dove tra poco ti raggiungerà Mark, lo stilista." esclama.
Non sapevo di avere un ufficio tutto mio, ma l'idea mi fa sentire come una piccola imprenditrice.
"Okay" le sorrido, lei mi saluta e torna all'ascensore. Appoggio l'ultimo paio di stivali sull'apposito scaffale, quando sento la voce di Andy chiamarmi.
"Nicole!" sussurra.
"A-Andy, che cazzo" rido.
"Vieni dentro!" sussurra ancora. Dev'essere rimasto nel camerino. Apro la porta con cautela, e lo trovo sorridente, seduto su una poltrona, in mano tiene i vestiti perfettamente piegati.
Li prendo e lo ringrazio, tornando fuori per sistemarli insieme agli altri vestiti.
"Ma dovevi rimanere" sbuffa.
"Eh arrivo, un attimo" rido. I suoi compagni stanno già all'ascensore.
Rientro nella piccola stanza, ma lui non c'è. O almeno, non è più sulla poltrona.
"Andy?" sussurro. Lui mi sorprende sbattendomi contro il muro, tenendomi i polsi fermi.
"Dio, quanto sei sexy" sospira, incollando le sue labbra alle mie. La sua lingua cerca la via di entrata, ma mi rifiuto di baciarlo.
Lo spingo via da me con un calcio.
"Ma che hai?" ride. I suoi grandi occhi azzurri brillano mentre mi squadrano da cima a fondo.
"Tu sei malato Biersack, tu non sei mai cambiato, sei il solito schifoso." sputo. Si rialza e viene verso di me. Indietreggio, ma lui mi prende di nuovo per i fiachi, spigendo il suo bacino contro il mio.
"Ti voglio" sospira.
"Io no." sputo, tirandogli una manata in piena faccia. Questa volta è lui a indietreggiare, ma si ricompone quasi subito sbattendomi per l'ennesima volta contro il muro, baciandomi violentemente, mentre la sua mano risale sulla mia coscia.
"Lasciami!" urlo, tendando di fuggire dal suo bacio, ma ogni tentativo è fallito.
Il suo bacio è sempre più violento e la sua mano mi sfiora l'inguine. Perchè ho messo la gonna?

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Is it too late? ~ Ashton Irwin.
Fanfic"Ashton sta tornando, Nicole." "Ho provato a fermarlo." "Continuava a piangere, dicendosi di essere un cretino." "E continuava ad urlare di volerti vedere felice, ma con lui." Frasi che continuano a ripetersi, nella mente, nel cuore. Cosa farò quand...