Quattro giudici, trentadue concorrenti, undici gare, un solo vincitore. Chi sarà l'autore con il WatFactor? Scopritelo insieme a noi in questa competition! E tu, sei pronto a farti conoscere?
Copertina a cura di @koreleven
Ed eccoci allo step finale della quarta manche: tre di voi verranno definitivamente eliminati, mentre uno si salverà e potrà proseguire la gara. Senza troppi preamboli, passiamo alle recensioni dei tre giudici esterni alle vostre storie. In fondo alla pagina potrete trovare il punteggio totale, che verrà sommato insieme a quello del giudice di appartenenza, per delineare quello finale.
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Nonostante tutto di LittleLiar46 - Squadra Marshmallow
VeveG86
SadiKaty, rileggerti è stato un piacere, soprattutto nell'ottica di chi ormai sa. Capitare nel capitolo in cui facciamo la conoscenza della stronza non è stato proprio il massimo della gioia, ma ora so il valore di questo necessario passaggio.
Non posso commentare come vorrei, perché farei un mega spoiler, per cui tengo gli insulti per me! Posso però dire una cosa che salta all'occhio: sei migliorata così tanto, SadiKaty! Da Hug Me la tua narrazione ha acquisito un'evoluzione incredibile; descrivi le situazioni così minuziosamente da rendere il lettore partecipe della scena.
Il lessico non è pretenzioso, ma è giusto così, data la semplicità della storia (semplice, ma priva di leggerezza, che affronta temi attuali tristemente reali).
La grammatica è buona (anche questa la sai padroneggiare molto meglio di un tempo): ho riscontrato alcune imprecisioni, dai tempi verbali al congiuntivo (narri al presente e quelli devono seguire la stessa linea), ad alcuni refusi, ma di certo si può denotare la tua crescita. Il tuo tallone d'Achille resta la punteggiatura, che è davvero da rivedere: se non vuoi utilizzare punto e virgola, occorre che almeno inserisci il punto, perché ci sono discorsi ai quali una virgola di sospensione non basta. Senza contare che alcune virgole sono apposte laddove non devono assolutamente essere inserite (tra soggetto e predicato verbale). Alcune invece le hai proprio dimenticate.
La "d" eufonica: attenta, perché la usi dove non serve, saltandola invece quando sarebbe giusto usarla.
Apparte questo, il testo scorre fluido, non pretenzioso, ma accattivante abbastanza da far incollare il lettore alla storia.
Io l'adoro e invito caldamente chiunque stia leggendo questa recensione ad aggiungerla alla propria biblioteca.
Bellissima storia, per dinamiche e sentimento. Joy, una ballerina di successo, si ritrova a ricominciare da capo la sua vita per colpa di un incidente che ne ha interrotto la carriera. Ricomincia, anche e soprattutto, ritornando nel luogo dove è cresciuta, dove ha sofferto.
