Recensioni squadra Adrenalina - IV^ Manche

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Serenity Hill di GaetanoRusso8

Il capitolo sette è un proseguo della visita dello sceriffo Dandfor che, per ovvie ragioni, lascia nell'animo del giovane Brian un no so che di inquietudine. Conscio di ciò che ha compiuto, il ragazzino sembra realizzare emotivamente l'accaduto ma, in un colloquio con Carolyn sua sorellina e testimone oculare della fuga con Markbullo, apprende che la madre ha mentito circa la presenza della stessa in casa.
Probabilmente la madre sa in cuor suo cosa agita le acque solitamente placide del figlio, chissà? Ai prossimi capitoli l'arduo compito di svelarlo.

Nell'ottavo entriamo nel privato dello sceriffo Dandoford, qui lo scrittore ci apre due compagini parallele e frapposte al contempo: uno sceriffo alle prese con le impressioni di un periodico che tratta la fuga/ scomparsa/ morte di Mark; e un uomo che sa più di quello che vuole ammettere persino a sua moglie, il tutto edulcorato con moderazione da intervalli dialogali coniugali con la stessa.

Lo stile autore rimane in linea con le recensioni precedenti, così come: grammatica; lessico e punteggiatura sono sempre egregie.

A livello di originalità spicca poco, anzi sta quasi planando su un possibile risvolto che, io spero più prima che poi, dia più pathos. Stilisticamente e strutturalmente posso anche comprendere il concept dello scrittore parendomi però, analogamente parlando, come quei tratti di una corsa sulle montagne russe, dove lo scatto e la velocità diminuiscono. Ragion per cui io, per questi due capitoli, abbasso un po' la valutazione su questo punto in attesa di una botta adrenalitica.

Trama: 20/20
Lessico/ grammatica: 30/30
Stile autore: 20/20
Originalità: 25/30

Totale: 95/100

The masks saga di KiaIcyFlames

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The masks saga di KiaIcyFlames

Dunque il settimo capitolo apre una finestra emotiva che vede coinvolte Leila e Sarah. Le due incontratesi in un polisportivo di ultima generazione, affrontano - prima di una sfida di ludica- ciò che è appena accaduto. Sarah, amica d'infanzia della protagonista purtroppo è impossibilitata all'accesso in accademia, per cui vive non solo il disagio di non essere tra i "privilegiati" ma sa che per i prossimi anni non avrà notizie di Leila.
Quest'ultima di contro guerreggia tra lo sconforto per l'amica e il senso di colpa di essere passata.

Il settimo però ridona al lettore altri scorci di modernità che finora hanno caratterizzato la storia e l'incontro con Karla responsabile del centro sportivo. Successivamente a colpire è, per come è la mia visione, il parallelismo tra un incontro di basket e la tenacia di queste europee, in particolare Sarah dimostra fierezza sebbene sia stata esclusa, è invece adorabile quanto Leila si sforzi di motivare l'amica anche tramite battute ironiche in un botta e risposta simile a un palleggio o una slam.

Lo stile autore riconferma ciò che è stato espresso precedentemente ovvero uno stile narrativo/ descrittivo ben strutturato.
La grammatica e il lessico sono di alta disponibilità, la punteggiatura è inserita correttamente.

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