Capitolo 12

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Sarà mia per sempre, non la lascerò scappare da me per niente e nessuno!

Continuava ad accarezzarmi i capelli ed è una cosa troppo bella, sentii qualcosa alzarsi sotto di me, non so bene se fosse tutto apposto, mi allontanai da lei cercando di nascondere il tutto, compreso l'imbarazzo.

Marika: "C—che succede?" chiese lei preoccupata e spaventata.

Io: "N..niente è che... ti prego non prendermi in giro ma sai.. succede tutto così in fretta!"

Marika: "Vuoi dire che... non... non stiamo.."

Io: "No.. aspetta non fraintendere... io ti voglio... è anche il mio corpo a quanto pare... ma non so controllarmi e non so come muovermi.. sai.. sarebbe.." cominciai a farneticare.

Marika: "La prima volta?..." disse con un sorriso strano.

Io: "S-si! Ma non guardarmi così.." dissi arrossendo.

Marika: "Scusa non ti guardo più" disse girandosi dall'altra parte.

Voleva giocare. Ci scommetto, adoro il suo lato ingenuo, da piccola bambina che vuole solo avere attenzioni. Mi avvicinai alla sua schiena e cercai di appoggiare la faccia sulla sua spalla ma lei fu più veloce, quindi caddi dal letto goffamente.

Marika: "Oddio Marcel!" si precipitò su di me.

Scese troppo velocemente dal letto e si impigliò sulle lenzuola così finendomi sopra. Il suo viso era a pochissimi centimetri dal mio, il suo respiro era una cosa unica CON IL MIO. I suoi capelli coprivano le nostre facce dal resto del mondo, come delle tendine rosse rame. Le miei mani istintivamente, sole senza nessun comando, si posarono sui suoi fianchi, lei fece un piccolo salto facendo toccare le nostre intimità, sussultai per i mille brividi di piacere mentre lei sorrise. Penso che i pomodori fossero pallidi al mio confronto. La guardavo fisso negli occhi, erano illuminati, sembrava che stesse per piangere, invece erano solo lucidi, le sue pupille era grandissime, le piaccio e non poco a giudicare dalla loro grandezza.

Marika: "S-Scusa.. non volevo.. a che pensi?" disse cercando di alzarsi, ma la tenni ferma sopra di me.

Io: "A te.. sei bellissima.. e sei la Mia Vita!" dissi spontaneamente.

Marika: "I...io.. non so.... T.." la bloccai.

Io: "Ti amo! Lo so è presto ma lo sento.. dal primo giorno che ti ho vista. Solo che la situazione era ribaltata, nello stesso modo, i tuoi occhi mi rapirono, poi la tua dolcezza e la simpatia mi comprarono, le tue labbra mi incantarono e non vedevo l'ora di assaporarle.. i tuoi capelli.. non so ma io gli adoro, ti pettinerei tutto il giorno.. ci voglio giocare.. sei perfetta!" cavolo Marcel respira. Mi ero completamente dimenticato come si respirava.

Marika: "Wow.. io.. non pensavo di poter fare certi effetti.. Marcel sai.. quando mi sono scaraventata su di te.. senza farlo apposta ovviamente, ho subito notato i tuoi occhialoni.. ed erano così strani.. ahahhaah però quando mi hai detto 'S..scusa non volevo io..' mi sono persa di te.. la tua voce, i tuoi occhi, i tuoi ricci anche se li tieni sempre laccati, il tuo abbigliamento, il tuo carisma.. Marcel mi Piaci e...TI AMO!" a quanto pare nemmeno lei ricordava come recuperare l'ossigeno.

Non mi lasciò rispondere che prese possesso delle mie labbra mordendo l'inferiore, eccitandomi il doppio di quello che ero già, quella ragazza mi farà impazzire. Prese a toccarmi i capelli una cosa che mi rende impotente, non riesco a muovermi, mi rilassa troppo e lei può fare quello che vuole, mi ha in pugno. Ma poi qualcosa prende il sopravvento, presi le redini di tutto, la misi sotto di me senza mai staccare le nostre labbra, passai la lingua sul suo labbro superiore per chiedere l'accesso, lei me lo concesse e cominciarono le corse tra lingue, cercavo di prenderla ma mi scappava sempre. Senza rendermene conto le mie mani scivolarono sul suo seno palpandolo e prendendosene possesso, sussultò sotto il mio tocco ed io diventai rosso quando presi consapevolezza. Era mia quella ragazza e di nessun altro. Scivolai sul suo collo con la bocca lasciandoli dolci baci provocando dei gemiti da parte sua, tutto ciò mi eccitava, troppe emozioni tutte in una volta.. potrei non farcela, ma meglio godersele. La porta venne aperta e sentimmo una voce.

Mamma: "Marcel.. Marika?.. dove siete..."

Io e Marika ci guardammo sgranando gli occhi, prese la prima cosa trovata per terra e si tirò su.

Marika: "Marcel.. eccolo l'ho trovato... cavolo è enorme sta stanza.. non lo trovavo più!"

Io: "Emh.. già... bè almeno l'hai trovato!" speriamo se la beva.

Mamma: "Amore cosa avevi perso?"

Marika: "Il cellulare, stavamo giocando e mi è scivolato"

Mamma: "Oh.. bene almeno l'hai trovato... ok comunque resti a cena?" disse sorridendole.

Io: "Ne sarebbe onorata mamma.. grazie per averglielo chiesto!" dissi irritato.

Mamma: "Marcel.. ok ok.. me ne vado.. mi sa che ho interrotto qualcosa!" disse ghignando.

Io: "Mamma!!!" dissi indignato.

Uscì chiudendosi la porta alle spalle con un ghigno, io e Marika ci guardammo e dopo alcuni secondo scoppiammo a ridere. Le nostre risate riempivano la stanza di gioia e di amore. Avvolsi le mie braccia sul suo bacino per averla il più vicina possibile. Eravamo in ginocchio, e lei era comunque bassa, mi arrivava al petto.

Io: "Sei piccola lo sai?" dissi severamente.

Marika: "Scusa.. ma sai nella botte piccola c'è il vino buono!" disse convinta.

Io: "Davvero.. ma in piccole quantità!" ribattei.

Marika: "Intanto però la bassetta ha fatto alzare qualcuno solo baciandolo!" disse.

Diventai rosso come un peperone, mi vergognavo e come lo disse sembrava mi prendesse in giro. Non so ma ho paura di sbagliare con lei. Sono inesperto, non so nemmeno da dove cominciare. Ho bisogno di Harry. 

Marika: "Ehi.. scherzavo.. non prendertela.. è normale.. sei eccitato perché sono molte emozioni tutte in una sola volta." Disse dispiaciuta.

Forse avevo esagerato, povera, stava solo giocando punzecchiandoci.

Io: "Sei tu che me le fai provare quelle emozioni... quindi sei tu che mi ecciti!" dissi disinvolto. Oddio Marcel che cavolo ti succede.



(Revisionato)

Marcel and MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora