Capitolo 42

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Marika: "Summer... tesoro.. è pronta la colazione!"

Sentii la mia adorata mogliettina chiamare la nostra dolce figlia. Erano già passati tre anni da quel giorno in sala parto. Adoravo la mia bambina, era bellissima, occhi verde mare come quelli della madre e miei, sorriso da togliere il fiato, le fossette, rossiccia ma che assomigliava molto al castano e piccola. È una bambina vivace, dolce e molto intelligente. La sentii correre per le scale, mi guardai la scena molto addolcito, la piccola che saltava in braccio alla sua giovane e bellissima mamma. Sorrisero entrambe e questo era il risveglio che più adoravo. È una semplice domenica mattina. La piccola allungò le braccia verso di me, la presi in braccio coccolandomela un bel po'. Quando Marika mise la colazione in tavola io e la piccola ci catapultammo. Marika sorrise lasciandoci dei buonissimi biscotti fatti da lei. La piccola parlava, ma non molto bene, ma quando voleva qualcosa sapeva farsi capire.

Summer: "Mama.. parco.. io tu papà!" disse.

Marika: "Summer... si dice.. Mamma... possiamo andare al parco noi tre?!" disse lei correggendola.

Io: "Piccola.. oggi alle 3 andiamo al parco tutti e 3 insieme ok?" sorrisi.

Marika sbuffò, come suo solito fare, sapeva che Summer mi avrebbe ascoltato e si sarebbe girata a farle la linguaccia. Questo accadde. Marika mi mandò a fanculo senza farsi vedere dalla piccola e si diresse in camera. Sapevo che era stanca e voleva tregua, ma ora non eravamo solo io e lei. Ma io lei e Summer.

Io: "Ehy piccola.. mi sa che la mamma si è arrabbiata... che ne dici se andiamo a farci perdonare..??" proposi.

Summer: "Ci.. ti plego.. no mamma bluta.. io volio bene a mamma.." disse.

Sorrisi e la presi per mano. Ci incamminammo verso la mia camera da letto, le indicai di far silenzio, aprimmo la porta senza farci scoprire. Summer mi sorrise e mi disse di stare lì, la osservai, era uguale a sua madre. Si avvicinò mettendosi davanti a lei, le accarezzò le mani che erano sopra gli occhi, Marika si lasciò accarezzare e sorrise sotto i baffi.

Summer: "Mamma... ti volio bene!" disse.

Marika lasciò cadere le braccia lungo il suo corpo sorridendo alla piccola e invitandola a tuffarsi sulle sue braccia. Summer lo fece e si appoggiò al suo seno, era un'abitudine che prese dal primo momento che toccò la madre. Marika sorrise e le accarezzava i lunghi capelli ricci.

Marika: "Ti voglio bene anche io piccola mia.." disse.

Summer mi fece cenno di avvicinarmi senza farmi scoprire, Marika nel frattempo cullava la piccola canticchiando una delle sue canzoni. Mi sedetti dietro la mia dolce metà accerchiandola con le mie gambe e abbracciando la mia famiglia.

Marika: "Marcel.. che... ahahah quanto vi amo!" disse ridendo avendo scoperto, di nuovo, il nostro piano.

Io: "Anche io ti amo amore mio... e anche a te piccina.." dissi baciando entrambe.

La piccola scese dal seno della mamma correndo giù a guardare la Tv. Marika ed io restammo ancora in quella posizione, le circondai la sua pancia piatta e le spostai i capelli di lato, la vidi sorridere. Adoravo il suo profumo. Cominciai a baciarle il collo lasciando spazio a milioni di brividi sul mio e sul suo corpo, le si girò verso di me lasciandomi cadere sul nostro letto, si posizionò lasciandomi un bacio passionale, uno di quelli che tanto mi mancavano. Sentimmo qualcuno ridere, una risata da bambina. Marika alzò lo sguardo trovando Summer sulla porta a ridacchiare godendosi la scena.

Io: "Piccola.. se ti prendo..." dissi.

Summer: "No...prima coccole a mama..." disse indicandola.

Sorrisi e invitai la piccola ad unirsi a noi, lei corse veloce per poi saltare in spalla alla mamma che cominciò a ridere anche lei. Avevano la stessa risata cristallina. Sorrisi cominciando a fare il solletico a tutte e due, le trovai sotto di me in meno di due secondi. Ridevano implorando aiuto. Smisi di solleticarle per farle respirare.

Marika: "Summer.. ora ci vendichiamo.." disse la mia piccola sorridendo a Summer.

Summer: "Ci.. ahahah papà.. solletigo..!!" disse.

Si scaraventarono su di me, sentii due manine piccine solleticarmi l'ombelico e due mani leggere ma leggermente più grandi solleticare i miei fianchi, ridevo per il fastidio e mi dimenavo cercando di liberarmi. Ci riuscii e presi Summer come un sacco di patata e la madre uguale, una su una spalla e l'altra sull'altra. Le portai in salotto stando attento a non inciampare. Quando scesi trovai Harry e i ragazzi che mi aspettavano per andare a lavoro.

Harry: "Marci.. ora non fare troppo il bullo.. lascia la mia nipotina e la mamma migliore del mondo..."

Lasciai le mie creature per vedere Summer correre in braccio allo zio Harry, erano sempre andati d'accordo, erano inseparabili. Harry era innamorato della sua nipotina. La lasciò scendere e lei corse ad abbracciare il resto dei ragazzi, lasciando però a Zayn un dolce bacio sulla guancia. Restai sorpreso. Marika sorrise molto dolcemente capendo tutto.

Io: "Potrei sapere che succede..?!?" dissi.

Zayn: "Niente.. perché?" disse spaesato dalla mia domanda.

Io: "La piccola ha baciato solo te... come mai? Che le hai promesso??" dissi sorridendo.

Zayn: "Io niente.. Summer.. perché non dai un bacino anche allo zio Lou, allo zio Lee, allo zio Niall e al tuo zio Harry??" chiese alla piccola.

Summer: "Tu piaci a me.." disse abbracciandolo.

Restai spaesato. La piccola era già una ragazza sveglia. La mamma rideva a crepapelle. La minacciai con lo sguardo e lei scoppiò ancora di più.

Marika: "La mia piccola ha una cotta per lo zio Zayn!!" disse sorridendo.

Zayn diventò rosso non aspettandosi tutto ciò. La piccola scese andando a ripararsi sulle gambe della mamma. Le accarezzò i capelli dicendole di andarsi a preparare per una passeggiata. Marika salutò tutti lasciandosi in un caldo abbraccio collettivo dei ragazzi. Sorrisi immischiandomi all'abbraccio. Eravamo una dolce famiglia felice, adoravo la mia bambina e la sua mamma ancora di più. Siamo felicemente una famiglia.

The End


(Revisionata) 

Eccomi.. Sono Marika la scrittrice.. che dire.. bè questa è una FanFiction che ho scritto molto tempo fa.

Adoro il modo in cui Marcel si comporta, ama, gioca, e si rivela tutt'altro che un semplice Nerd. Marika è una semplice ragazza. Spero vi piaccia e che la leggiate in molti. Se siete arrivati fino a quì allora complimenti a tutti voi. La storia è finita!.

Marcel and MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora