Capitolo 25

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[Marcel Pov's]

Io: "Amoreeeeeee... !"

Marika: "Dimmiiiiiii!"

Io: "Tra poco è Natale.. e non so che regalarti!"

Marika: "Niente Marci... niente.. non voglio regali!"

Io: "Ma... come no!?.. Guarda che Babbo Natale si arrabbia!"

Marika: "Ahahahah stupido!.. come vuoi allora!"

Io: "Cosa ti piacerebbe..!"

Marika: "Non saprei.. un bel Weekend con l'amore della mia vita.. soli.. alle terme.. o a sciare!?"

Io: "Wow.. insomma.. qualcosa di romantico?"

Marika: "Hahahahah Marcel.. scherzavo.. un bacio va bene.!"

Questa ragazza la sposerò al più presto, un bacio vuole per Natale! Quello glielo posso dare tutti i giorni, penso che la stupirò! Lascio spazio alla mia immaginazione, manca una settimana a natale e le scuole tra poco saranno chiuse! Finalmente un po' di tranquillità!

Marika: "Marcel!!!!!! Aaaaaaaaaaaaaaa!"

Io: "Che c'è perché urli amore?" dissi perplesso.

La raggiunsi in salotto, era terrorizzata che guardava un punto fisso a un metro da lei, osservai il pavimento quando vidi una cavalletta, una povera e innocente cavalletta.

Io: "Amore ha più paura lei di te che tu di lei!aahahahah" risi.

Marika: "Non prendermi in giro, non le sopporto, sono odiose!!!!!" disse arrabbiata.

Io: "Amore... dai non arrabbiarti... e che mi sembra stupido tutto qui!"

Lei mi guardò minacciosamente, si voltò e camminò a passo spedito verso l'uscita, non la lascio scappare. La raggiungo molto silenziosamente e le prendo un polso, la faccio girare verso di me, si appoggia al mio petto, oppone resistenza. No cara mia, non ti lascio scappare.

Marika: "Lasciami!... HO DETTO LASCIAMI!"

Io: "Mai!"

Le cinsi il bacino e mi precipitai sulle sue labbra, erano uniche e inevitabili, adoravo baciarla. Mia madre sarebbe tornata fra poco, ed Harry aveva una serata importante con i suoi amici qui a casa nostra, quindi perché non rimanere con la mia amata? Ero ancora incollato alle sue labbra quando la porta si aprì.

Mamma: "Marcell!!! Insomma.. mi soffochi la ragazza... un po' di contegno!"

Io: "Emh... scusa mamma.. ma sei in anticipo o sbaglio!??"

Mamma: "Perché... oddio.. ho interrotto.. scusate.. io.. ah sono un disastro!"

Marika: "No Anne.. non ha interrotto niente... si figuri.." era imbarazzatissima.

Io: "Dai mamma.. ti do una mano a cucinare siamo in parecchi sta sera!"

Marika: "Marcel.. io me ne andrei.. non vorrei far preoccupare mia madre.."

Io: "Cosa??? Oh no tu resti con me! Non mi lascerai in balia di sei persone!"

Marika: "Emh.. non voglio disturbare ancora Marcel.. sarà per la prossima.."

Non la lasciai finire di parlare che presi il mio cellulare e composi il numero di suo padre, infondo era il mio coach e avevo il suo numero. Squillava. Tu.. tu.. tu..

Michele: "Pronto?"

Io: "Coach sono Marcel.. Posso chiederle un piacere?"

Michele: "Oh.. Marcel.. figurati dimmi?.. si tratta di mia figlia vero??"

Io: "Ahahah si.. le dispiace se resta anche oggi da me?.. sa sarei da solo con mia madre.."

Michele: "Oh ma certo.. almeno io e la mia signora siamo soli per una sera.. ti ringrazio Marcel!"

Io: "Oh la ringrazio io... arrivederci Coach!" sorrisi.

Sistemai il telefono in tasca, guardai Marika, era perplessa e incuriosita da quello che io e suo padre ci fossimo detti, la guardai e le feci cenno di sì con la testa. Lei sorrise e fece un piccolo saltino sul posto. Erano le otto e tra nemmeno due minuti Harry sarebbe arrivato con la banda, raggiunsi mia madre hai fornelli accompagnato dalla mia bellissima ragazza. Io feci le patate fritte, diciamo l'unica cosa che mi riesce, Marika invece preparò un ottimo pollo alla pizzaiola con verdure cotte, infine mia madre si mise a preparare il suo famoso dolce, la mille foglie, avevo già l'acquolina.

Mamma: "Marci assaggia se la crema va bene!?" la assaggiai annuendo.

Marika: "Che golosone.. non ho parole!"

Io: "Che hai detto... attenta sai che se ti prendo!!!....."

Marika: "Le patate Marcel.. controllale!" sorrise beffarda.

Le diedi una leggera ancata, essendo vicina alla mia postazione, mia madre sorrideva. La guardai a lungo, quella donna è tutto per me, mi ha cresciuto, cullato, allattato, è un dono, un angelo, amo mia madre, non mi stancherò mai di dirlo!



(Revisionato)

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