Capitolo 40

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Finalmente siamo a casa. Apro la porta, Marika non ha una bella cera, l'aiuto a entrare e la vedo lasciare la mia mano correndo in bagno, mi affretto a correre da lei e la trovo a vomitare nel water, mi avvicino tenendoli la fronte. Si alza andandosi a lavare il viso e la bocca. La prendo sotto braccio e l'accompagno a letto. La distendo coprendole soprattutto la pancia.

Io: "Amore.. tutto ok..?!" dissi.

Marika: "Si amore.. sono le nausee è tutto normale.." disse sorridendo.

Le accarezzai la fronte e mi appoggiai sul suo petto lasciandomi cullare dal suo tocco. Mi tolse gli occhialoni e mi scompigliò i capelli facendoli tornare ricci come da natura. Mi girai verso il suo viso lasciandole un dolce bacio sulle labbra, lei sorrise tornando a fissare il soffitto e accarezzandomi la testa procurando brividi in tutto il mio corpo. Sospirò.

Marika: "Marcel.. se fosse una femminuccia come la chiameresti?" disse.

Io: "Amore.. mi piace tanto Summer.. o Allyson.. a te?"

Marika: "Adoro Summer.. ma mi piacciono anche Collie oppure Carolyn.. ah! Destiny!" disse sorridendo.

Io: "Sono stupendi.. e se fosse maschietto? A me piace.. Mark.. oppure.. Bryan!"

Marika: "Mark.. opto per Mark.. lo adoro quel nome!" disse sognante.

Ok, Mark se fosse stato un dolce maschietto, ma sinceramente io vorrei una dolce bambina, bella come la madre e intelligente come il padre. Sarei contento lo stesso, ovvio, ma spero sulla femmina. Restammo così ancora per molto, non la sentii più coccolare i miei capelli, mi dispiaceva perché adoravo quando lo faceva, mi voltai a guardarla ed era immersa in un sonno profondo. Piccola era stanca, mi alzai cercando di non svegliarla, andai alla porta quando la sentii sussurrare.

Marika: "Non andare.. resta con me.."

Sorrisi e non risposi tornando sotto le coperte del nostro lettone a coccolarla ed esaudire il suo desiderio. Si addormentò molto facilmente, la osservai per un tempo indefinito, mi resi conto che diventava sempre più bella, ogni giorno che passava. Tra le gambe teneva un cuscino, penso che la pancia le desse fastidio. I suoi capelli erano dispersi per il letto, li adoro, quel rosso fuoco con quei milioni di riccioli che teneva. I lineamenti del suo viso erano dolci e ben visibili, le sue labbra carnose mi invitano un sacco. Mi addormentai osservandola, la sentii lamentare, stropicciai gli occhi, aprii lentamente e la vidi tenersi la pancia, non si stava lamentando ma rideva felice.

Marika: "Oh.. Scusa amore non volevo svegliarti!" disse dispiaciuta.

Io: "Tranquilla amore mio.. che succede?" chiesi.

Marika: "Dammi la mano..."

Prese la mia mano disponendola al lato della pancia, sentii una pressione, la piccola creatura scalciava, un brivido percorse la mia schiena, ero contento di sentirla. Erano le 4 e tra un'quarto d'ora avevamo l'ecografia per sapere come stava il piccolo, la vidi alzarsi con fatica e prepararsi, mi alzai anche io aprendo l'armadio. Presi una camicia bianca e un maglione nero da sistemare sopra, un jeans scuro e mi rimisi gli occhiali. Andai in bagno trovandola a truccarsi, sorrisi andando dietro di lei e abbracciandola, sorrise per poi lasciarmi un bacio sulla guancia. Si spostò dandomi lo spazio per sistemare la mia chioma, presi il gel e il mio pettine, mi gellai per bene, uscii dal bagno trovandola già pronta per andare, misi le converse e il giubbino. Arrivammo dal ginecologo ed entrammo, avevamo gli occhi puntati tutti addosso, eravamo giovani ma questo interessamento mi sembrava importuno, lasciai correre quando sentii il nome della mia ragazza chiamare, ci alzammo ed entrammo.

Dott.: "Salve signorina come sta?"

Marika: "Bene grazie.. comincia ad essere molto ingombrante la pancia!" disse sorridendo.

Dott.: "Signorina.. sa in 7 mesi la pancia si nota molto.. pesiamola così vediamo quanto è ingrassata!"

Marika sorrise spogliandosi e lasciandosi le mutandine e la maglietta. Si pesò e il dottore sorrise, scrisse tutto per poi farla accomodare sul lettino, spalmò un po' di gel sulla pancia e poi cominciò.

Dott.: "Signorina... il bimbo sta bene.. il cuore è apposto, tutto regolare e lei è in splendida forma, prenderà ancora 5 chili ma poi li perderà tutti non si preoccupi..."

Marika: "Grazie mille dottore.." sorrise contenta.

Dott.: "Vuole sapere se è maschio o femmina?"

Io: "No.. sorpresa.. è più emozionante.." dissi intromettendomi.

Dott.: "Sono d'accordo con suo marito.." disse.

Marika: "Non è mio marito.. ma penso che la sorpresa sia un'ottima idea..." sorrise.

Uscimmo contenti e ci dirigemmo alla macchina. L'aiutai ad entrare e una signora sulla quarantina mi osservò sorridendo io ricambiai aprendo la portella. Marika era silenziosa e sapevo il perché, odiava quando le dicevano che era mia moglie o io suo marito, perché non era così e lei ci stava male. Le accarezzai la gamba, sentii la sua mano fredda appoggiarsi sopra la mia, mi guardò e sorrise, adoravo quando mi sorrideva.

Io: "Amore.. gelato??" proposi.

Marika: "Si... ne ho voglia!" sorrise come una bambina.

Andammo da Gelatone, lei prese tre palline cioccolato, panna e menta. Io presi una pallina al cioccolato, ci sedemmo sulla panchina del parco li vicino, misi il braccio dietro la sua schiena e la lasciai accoccolarsi nel mio petto, lasciandoci trasportare da quel momento accompagnato dal vento.



(Revisionato)

Marcel and MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora