Capitolo 21

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Aprii la porta. Le luci blu erano soffuse, la vasca era enorme e piena d'acqua con delle bolle di sapone, c'era un odore di vaniglia assurdo. Le candele circondavano il pavimento girando intorno alla vasca. Dentro essa c'erano delle luci che illuminavano l'acqua di un giallo soffuso.. il colore della vaniglia. Le finestre erano chiuse ma da esse si poteva intravedere il cielo ormai scuro e le stelle che spuntavano. Da dietro si sentii un rumore, mi spaventai.

Io: "M...marika sei tu?" chiesi sussurrando.

Nessuna risposta. Dal mobile dove teneva gli asciugamani uscì una splendida creatura con addosso solo un asciugamano tenuto da una molletta. Le sue gambe nude erano una visione. Era completamente nuda. C'era solo un semplice asciugamano che la copriva. Ero imbarazzato, ma eccitato.

Marika: "Che ne dici di un bagnetto rilassante..?" disse maliziosamente.

Io: "I..Io... de.. devo.. andare a casa...!" cercai di connettere.

Marika venne verso di me camminando in modo sexy, prese i lembi della mia maglietta sfilandomela molto dolcemente. Dopo averla lanciata in un posto remoto prese ad accarezzarmi il petto. Avevo i brividi, la pelle d'oca. Il suo tocco era puro piacere. Le sue mani vagarono per il mio petto per poi scendere verso il mio stomaco e in fine passare gli addominali. Sentii un leggero rumore. E sentii i pantaloni cadere a terra. Mi ritrovai in mutande in 2 secondi. Lei si avvicinò a me, mi girò in torno per poi fermarsi sulle mie spalle, fece una leggera pressione massaggiando poi tutta la mia schiena. Era tutto afrodisiaco. Inarcai la testa lasciandomi trasportare da lei.

Marika: "Ora ci rilassiamo un po'" disse a fior di labbra sul mio orecchio.

Io: "Si..." risposi in estasi.

Lei rise poi tornò verso di me, mi guardò lasciandosi scivolare l'asciugamano lungo il suo corpo. Una dea era niente in confronto a lei, favolosa, formosa e sexy. Mi avvicinai cingendo la sua vita, volevo le sue labbra ora! Mi buttai su esse, ricambiò il mio casto bacio, ma poi prese una piega tutt'altro che casta, era appassionato, desideroso, voglioso, unico. Le sue mani finirono nei miei boxer sfilandoli, mi prese per mano accompagnandomi alla vasca. Mi fece cenno di immergermi, lo feci aspettando che anche lei si unisse a me, ma non fu così. Sparì per 5 buoni minuti. Ero ansioso, è piena di idee sconvolgenti. Dopo poco la vidi ricomparire con un olio in mano, storsi la bocca e come risposta ebbi uno dei migliori sorrisi di sempre.

Marika: "Ora chiudi gli occhi e lasciati andare alle mie mani.."

Io: "O....wow..." afrodisiaco.

Non riuscii a dire altro, sparse l'olio sulle mie spalle, e cominciò un massaggio favoloso, i miei muscoli si rilassarono a quel tocco. Oltre ad accarezzarmi, lasciava dei dolci baci sul collo. Qualcuno si svegliò sotto di me e per fortuna c'era la schiuma sennò che figure. Dopo ben venti minuti di massaggio immerse le mani nell'acqua per risciacquarle, la seguivo con lo sguardo, completamente nuda al mio servizio, mi sentivo un Dio! La vidi prendere la doccetta che c'è su ogni vasca seria e aprire l'acqua, sentire se era ad una buona temperatura e avvicinarsi a me. Il getto dell'acqua venne a contatto con i miei capelli e la dolce mano della bellissima creatura, ancora dietro di me, massaggiava dolcemente la mia testa rilassando ogni centimetro del mio viso. Il getto sparì ma non volli aprire gli occhi, infatti dopo poco sentii le mani di Marika massaggiare di nuovo la mia testa provocando un po' di schiuma, segno che stava usando lo shampoo. Dopo poco mi risciacquò i capelli, poi mise il balsamo lasciandomi con un inebriante profumo di vaniglia, il SUO. Avevo gli occhi chiusi quando sentii l'acqua muoversi come se un corpo fosse entrato, poco dopo sentii delle mani posarsi sulle mie spalle e qualcosa toccare il mio membro. Aprii gl'occhi di scatto trovandomi Marika a cavalcioni sopra di me che rideva.

Io: "Perché ridi?"

Marika: "ti sei spaventato perché sono in braccio tuo... ma a me sembra che a qualcuno li sotto non dispiaccia."

Io: "Bè non solo a quello li sotto... non dispiace nemmeno a me piccola!"

Marika: "Vieni qui!"

Mi tirò verso di sé lasciandomi un dolce bacio per poi approfondire con la lingua, tutta la passione che avevamo in corpo, la sentii strusciarsi su di me facendo sfiorare le nostre intimità. Gememmo insieme per il piacere. La presi per i fianchi posizionandola il meglio possibile sopra di me, il mio membro la penetrò in saputamente, lei fece un piccolo salto non aspettandoselo.

Marika: "Wow.. non me lo aspettavo.."

Io: "Nemmeno.. io... ormai fa tutto da solo il signorino..!"

Lei rise e cominciò a baciarmi il collo lasciando piccoli morsetti e succhiotti qui e lì. Il suo corpo si muoveva sul mio facendomi provare mille emozioni, stavo godendo e non ero l'unico. La sentii gemere e aggrapparsi sulle mie spalle graffiandole, quel gesto mi fece eccitare ancora di più. La presi per il bacino accompagnando i suoi movimenti e accelerando un po'. Il suo seno strusciava sul mio petto eccitandomi sempre di più. L'aiutai muovendo il mio bacino insieme al suo.

Marika: "Più... forte..." ansimò in preda al piacere.

Alla sua richiesta accelerai sentendola gemere affannosamente fino a quando non lascio liberare il suo orgasmo urlando il mio nome. Dopo poco venni anche io ansimando in modo vergognoso. Lei si lascio cadere sul mio corpo, le accarezzai la schiena, e riprendendo un po' il respiro le baciai la fonte. Lei alzò lo sguardo verso il mio lasciandomi un dolce bacio sulla punta del naso, sorrise e si immerse sotto l'acqua. La sentii sfiorare il mio membro per poi fuori uscire. Prese lo shampoo e si lavò i capelli. Io allora presi il bagno schiuma e comincia dalla schiena fino ad arrivare al suo sodo sedere, lasciai una leggera palpata per poi ricevere una dolce risata. La presi per i fianchi girandola verso me, cominciai a massaggiarle il petto poi il seno e tutto il resto del corpo. Ci sciacquammo e uscimmo della vasca. Mi avvolse in un accappatoio penso di suo padre per la grandezza, mentre lei si infilò il suo. Mi porse dei boxer puliti, gli accettai vestendomi. Lei fece lo stesso rimanendo però in reggiseno e pantaloncini molto corti che lasciavo niente all'immaginazione. Prese il phon.

Marika: "Marcel.. ora siediti." ordinò.

Io: "Mmmm.. ok mamma.!"

Rise di gusto. La vidi prendere delle forbici e un pettine, ma che stava facendo!?

Io: "Ma che fai!"

Marika: "Ho vinto ti avevo detto che ti avrei sistemato!"

Annuii sconfitto, ricordando la nostra scommessa, che persi miseramente. Chiusi gli occhi, quando ebbe finito notai che non avevo niente di diverso solo i capelli più corti, aveva sistemato le punte. Ero davvero bello. Lei mise via il phon, si avvicinò a me salendo a cavalcioni sulle gambe lasciandomi un dolce bacio.

Marika: "Perfetto... ti amo!




(Revisionato)

Marcel and MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora