Capitolo 17

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Mi ha detto ti amo!!! Ooh mio dio, sono il ragazzo più felice del mondo! Era tutto il giorno che ci pensavo e continuo a non crederci. Erano le 4 del pomeriggio e mi stavo preparando per andare al parco con il mio pallone da basket. Vestito sportivo, fascetta sui capelli ricci e un asciugamano per il sudore. Oggi non avrei visto Marika perché doveva studiare per la verifica di storia, e lei e la storia non vanno d'accordo. Mi precipitai fuori pronto per scaldarmi un po'. Corsi fino al parco così da non essere freddo. Il campo da basket era sempre vuoto e io mi divertivo da solo a palleggiare e fare qualche canestro. Apro il cancelletto e appoggio l'asciugamano sulla panchina, prendo la palle e comincio a palleggiare e provare a far canestro. Mentre recupero la palle, il mio occhio si sofferma su una panchina con una ragazza immersa in un libro. Rossa con dei lineamenti molto famigliari. Esco da campo e mi dirigo verso di lei.

Io: "Ehi!"

Marika: "Ciao.. che ci fai qui?"

Io: "Sono venuto per passere un po' il tempo con il mio pallone... tu?"

Marika: "A studiare per la verifica di storia.. non ci capisco un emerito cazzo!" dice disperata.

Io: "Ti aiuto?" chiedo.

Marika: "Grazie.. mi servirebbe.."

Io: "Allora.. La peste giusto.."

Marika: "Come fai a... Marcel sei tu?!" chiede.

Io: "Si.. ahahaha non mi hai riconosciuto!"

Marika: "N..No.. non sono abituata a vederti senza occhiali e con i capelli naturali! Stupido potevi dirmelo!"

Io: "Ahahahah.. dolce che sei! Scusa pensavo lo avessi capito!"

Marika: "Va be.. ora aiutami!"

Presi il libro e comincia a dare una letta al primo paragrafo. Lessi solo le prime tre parole e tutto mi venne in mente. Cominciai a spiegarle.

Io: "Allora la peste fu un'epidemia molto importante.. perché fu la causa di epidemia e carestie. Ci sei fino a qui!"

Marika: "Si.."

Io: "Bene.. fu importata dai i topi che erano nelle navi che arrivavano dall'asia. Tutto.."

Marika: "Ok.. basta! Lasciamo perdere mi sono già persa.. me la porterò fino alla morte sta storia se continuo a leggere.. ora.. devo distrarmi è dalle due che sono qui a leggere.. sono le 4 45! Ben 3 ore.. relax.!!"

Io: "Si sono troppe ore, po' se non ti piace è difficile.. Che vogliamo fare?"

Marika: "Partitina uno contro uno a basket?"

Io: "Ok.. tanto perderai!"

Marika: "Scomettiamo?"

Io: "SI.. cosa?"

Marika: "Se vinco io.. ti rifaccio il guardaroba e ti sistemo un po' i capelli e il look.. se vinci tu... farò quello che vuoi per una settimana!"

Io: "Mmmmmm.... Ci sto!" tanto niente avevo da perdere.

Ci recammo al campo. Si tolse la giacca e rimase in canottiera lasciando intravedere un po' del suo prosperoso seno. Ero incantato da tutto quella bellezza anche in tenuta sportiva. Era sempre bella. Prese la palla e cominciò a palleggiare, mi venne in contro, cercai di prenderli la palla ma lei si voltò e saltò andando dritta a canestro. Ok forse la scommessa era meglio non farla. Giocammo per ben 20 minuti. Alla fine mi arresi. Persi 60 a 35. Non era possibile.

Io: "Ma.. come fai?"

Marika: "Mio padre è un allenatore di basket e io gioco con lui e mi ha insegnato tutto. Ma non l'ho mai presa seriamente come sport!"

Io: "Wow.. mi piacerebbe moltissimo.." dissi sognando.

Marika: "Potrei chiedere a mio padre di osservare come giochi.. e poi magari ti prende in squadra!"

Io: "Ma... no dai non mi sembra giusto.."

Marika: "Ok ti mando un messaggio dopo e ti dico quando venire da me"

Io: "Ma.. non ho.."

Marika: "Zitto Marcel! Tu farai questo provino.. dimostra alla gente che non sei un pappa molle e che hai le palle!"

Io: "Emmmh.. ok.."

Lei sorrise. Non saprei come fare senza questa ragazza. Mi si avvicinò lasciando un bacio a fior di labbra, ma era così sensuale che ne volevo ancora. La presi per i fianchi e la portai al mio petto, mi avvicinai a lei con il volto. Lei prese il mio volto e si attaccò alle mie labbra. Era uno scambio di lingua continuo. Era droga per me. Si staccò a malavoglia da me per poi salutarmi e lasciarmi li salutandomi con un cenno e un bacio volante. Presi la mia roba e mi diressi anche io verso casa.

Io: "Mamma sono a casa!"

Mamma: "Era ora! Marcel.. non mi piace che stai via fino a tardi... quella ragazza comincia a cambiarti troppo!"

Io: "Mamma.. ero al parco.. stavo giocando a basket.. e l'ho incontrata li e abbiamo giocato..!"

Mamma: "Non mi interessa.. sei in punizione! Pensavo di non doverlo dire mai.. invece mi hai delusa!"

Io: "Ma che.. ore che finalmente ho qualcuno.. tu mi impedisci di vederla.. EGOISTA!"



(Revisionato)

Marcel and MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora