Capitolo 3- Zayn Malik

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Harry Styles mise una mano sul fianco allungando il braccio verso Miranda, era un chiaro invito a seguirlo. Lei si voltò verso di me e mimò un "mi dispiace" prendendo poi il ragazzo a braccetto, quasi fossero una coppia che sfila sul tappeto rosso. Li seguii con lo sguardo fino a quando non si confusero totalmente con il resto degli invitati che si trovavano nel grande appartamento.

Notai tre ragazze che mi guardavano divertite ridendo e sussurrandosi qualcosa, avevo la netta sensazione che ora tutti fossero a conoscenza della brutta figura che avevo fatto con il padrone di casa. Cercai qualcosa da bere ma, nonostante tutti gli invitati avessero un bicchiere in mano, non riuscivo a trovare un qualche alcolico.

Non riuscivo a togliermi dalla testa il suo sguardo penetrante e il suo modo di fare maleducato. Non ero affatto abituata a farmi dei pregiudizi sulle altre persone e, per quanto mi sforzassi a cercare un motivo per cui mi avesse trattata così, non riuscivo a trovarne. Camminai lentamente sugli alti tacchi che mi aveva imprestato Miranda cercando una qualche stanza isolata in cui potessi rifugiarmi; non avevo intenzione di rimanere sola così a lungo in mezzo a tutti gli altri che si divertivano. Trovai un corridoio meno affollato e lo percorsi fino a scoprire una biblioteca con la porta socchiusa, la aprii e mi chiusi dentro prendendo un respiro profondo.

"Anche tu sei stanca di stare in mezzo a tutti loro vero?" una voce maschile mi fece sobbalzare, cercai per la grande stanza una qualche faccia familiare finché non intravidi tra il buio generale una luce fioca di una lampada. Un ragazzo era seduto su una poltrona intento a leggere un libro.

"Oh, me ne vado, non vorrei disturbarti..." appoggiai la mano sulla maniglia argentata della porta ma venni fermata dalla sua gentile richiesta di restare.

"Figurati, mi fa piacere stare un po' in compagnia" si alzò in piedi allungando la mano proprio come avevo fatto io pochi minuti prima verso Harry. "Io sono Zayn, Zayn Malik" sorrise in modo simpatico. Feci qualche passo raggiungendolo e stringendogli la mano. "Erin Heatherton" ricambiai il sorriso.

Zayn aveva i capelli molto scuri, con un taglio più corto ai lati e con un folto ciuffo sul davanti. Una barba curata metteva in risalto i suoi lineamenti esotici, sembrava avere origini orientali, come suggeriva il suo cognome. Si tolse gli occhiali da lettura posizionandoli sulla scollatura del maglione azzurro a cui aveva tirato sù le maniche. I suoi occhi scuri, con folte ciglia nera, erano molto espressivi, e mi trasmettevano una sensazione di tranquillità.

"Come mai non sei a goderti la festa?" domandò sedendosi su un divano dal colore coordinato alla poltrona, mi invitò a seguirlo con un gesto del capo.

"Sono venuta qui con una mia amica ma lei è stata catturata" mimai le virgolette con le dita. "Da Harry Styles"

"Capisco" rise. "Tu lo hai conosciuto?" abbassò lo sguardo che sembrava quasi sofferente.

"Più o meno" mi morsi il labbro inferiore, mi guardò confuso. "Si è rivelato un vero maleducato, avresti dovuto vedere il modo sprezzante con cui mi guardava..." mormorai, lui ridacchiò facendomi sentire ancora più stupida. Notò la mia reazione e si fermò subito.

"Scusa non rido di te, ma di lui, è il mio migliore amico..." mi fece l'occhiolino.

"Oh non volevo offenderlo..." mi precipitai a dire, sentivo le guance farsi sempre più rosse. I pregiudizi portano sempre a cose negative a quanto pare.

"Tranquilla, so come si comporta di solito, non so perché fa così" alzò le spalle.

"Zayn sei qua?" qualcuno spalancò la porta, il ragazzo al mio fianco si alzò in piedi. "sì Harry" il riccio si avvicinò a noi guardandomi ancora con uno sguardo penetrante e altezzoso; notai che teneva per mano Miranda.

"Oh ciao Erin" sorrise la mora, alzai la mano salutandola poi abbassai subito lo sguardo, timorosa di un commento di Harry che non tardò ad arrivare.

"Hai conosciuto la figlia degli Heatherton, vedo" intervenne Harry con voce roca, percepivo i suoi occhi su di me, che mi facevano sentire come indifesa.

"Sì, Erin è davvero simpatica" rispose Zayn, gli fui davvero grata di quel commento, probabilmente detto solo per farmi sentire meno in imbarazzo.

"Già" continuò Harry quasi in uno sbuffo, odiai il modo in cui pronunciò quelle tre lettere.

"Vi ho interrotti?" un ghigno prese posto sul suo viso dai lineamenti che mi apparivano quasi perfetti.

"Stavamo solo parlando Haz" sospirò Zayn posando in modo amichevole una mano sulla spalla del riccio.

"Ah" aggiunse allora altezzoso, sembrava stesse parlando con due bambini.

"Voi invece? Che ci fate qui?" gli domandai, mi pentii subito quando vidi il modo in cui mi guardò, ancora prima di sentire la sua risposta.

Interruppe il contatto con Miranda e si passò una mano fra i capelli; si avvicinò ad un tavolo su cui erano sistemate ordinatamente delle bottiglie con molti alcolici. Si preparò abilmente un drink e, portando il bicchiere alle labbra, tornò accanto a noi. Il tutto accadde in pochi istanti che mi sembrarono eterni visto che avevo studiato con molta attenzione ogni suo veloce movimento.

"Sono a casa mia, non mi sembra che tu possa darmi ordini Heatherton" i suoi occhi si fecero scuri e scrutavano i miei in attesa di una reazione. Zayn e Miranda si limitavano ad osservare la scena da spettatori.

"Mi scusi Signor Styles" dissi non trovando una risposta migliore, mi aveva spiazzato.

"Harry" replicò, quasi gli desse fastidio essere chiamato per cognome.

"Signor Styles" ripetei alzando un sopracciglio "se vuole scusarmi io toglierei il disturbo" continuai parlando in modo altezzoso, proprio come era solito fare lui.

Notai le nocche della mano con cui teneva il drink diventare bianche, data la forza con cui sorreggeva il bicchiere di vetro. Lo superai raggiungendo la porta, avevo mantenuto un contatto visivo interrotto poi volutamente da lui.

"Erin" a Zayn sembrò tornare l'uso della parola. "Ti va di uscire con me domani?" mi fece davvero molto piacere il suo invito del tutto inaspettato. Guardai Harry che teneva gli occhi fissi sul pavimento, alzò lo sguardo incontrando il mio, non riuscivo a leggere oltre quel verde smeraldo. Sembrava quasi che gli desse fastidio l'invito del suo migliore amico.

"Certo" sorrisi a Zayn, divertita dallo strano comportamento del riccio.

"Passo a prendere te e Miranda domani all'uscita da scuola" intervenne Harry posando il drink su un tavolo e infilando le mani nelle tasche dei suoi pantaloni eleganti. Spalancai gli occhi, non potevo credere alla sua predisposizione ad avere tutto assolutamente sotto il suo controllo.

"Perfetto" rispose Miranda allungandosi verso il viso di Harry lasciando un bacio sulla sua guancia. Lui la guardò cambiando atteggiamento, sembrava adorante verso quella ragazza.

"A domani Kerry" sussurrò all'orecchio della ragazza, abbastanza forte che lo sentii. Non potevo credere che aveva avuto il tempo di conoscerla tanto da darle un soprannome che assomigliava così tanto alla parola cherry. La cosa mi sembrò detestabile ma decisi di sorvolare su quel sentimento che odiavo percepire come gelosia.

THIRTY DAYS- trenta giorni per farlo innamorare di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora