Capitolo 32- Happily

3.7K 217 23
                                    

"Sì Harry..." dissi corrugando la fronte, lui sorrise mettendo in mostra le sue bellissime fossette.

"Perfetto, perché potremmo fare una partita a FIFA se ti va..." propose appoggiando la sua ciotola già finita.

"Molto romantico" sbuffai lui ridacchiò prendendomi per mano.

"Lo sarà piccola Erin" mi fece l'occhiolino e mi condusse al piano superiore facendomi entrare in una camera con un grande divano scuro riempito di cuscini e delle coperte colorate.

"È carino qui" sorrisi buttandomi poco elegantemente sul grande divano, lui si unì a me abbracciandomi. Le sue braccia cingevano i miei fianchi facendomi sentire al sicuro.

"Starei così per sempre" sussurrò al mio orecchio, facendomi venire la pelle d'oca. Per sempre era davvero tanto tempo, odiavo quando i ragazzi esageravano così tanto.

"Harry" mi staccai leggermente per poterlo guardare negli occhi.

"Si?" chiese tranquillamente.

"Io...chi era quella ragazza?" domandai un po' infastidita, pensavo di aver capito chi fosse, ma non ne ero sicura. Lui ridacchiò leggermente.

"Non ti starai mica ingelosendo piccola Heatherton?" mi baciò la guancia lasciandomi una gradevole sensazione sulla pelle.

"Harry..." lo richiamai spazientita ancora una volta, non avrei mai ammesso che ero gelosa, e avevo motivo di esserlo dato che evitava di rispondere alle mie domande.

solo Gemma...non ti devi preoccupare di lei..." rispose più seriamente guardando altrove. Il modo in cui aveva risposto mi insospettì ma lasciai perdere dato che aveva marcato quel solo in maniera quasi esagerata.

"Non ne ero preoccupata" replicai testardamente, lui alzò gli occhi al cielo tornando scherzoso.

"Non è una minaccia, intendevo dire questo" fece spallucce dandomi un leggero bacio sulla guancia. "Mi piaci e posso dirti che in testa non ho nessun altra Erin"

Sul mio volto comparve un sorriso enorme che cercai di nascondere chinando il capo verso il suo petto.

"E così il famigerato Harry Styles si è preso una cotta" ridacchiò la mia coscienza. Dentro di me sentivo i fuochi d'artificio anche se non volevo farlo vedere troppo esternamente.

Iniziammo a giocare con la playstation ad un gioco di guerra talmente difficile che ero riuscita a buttarmi una bomba addosso morendo circa tre volte.

"Non devi usare quel tasto, così indietreggi" ridacchiò Harry vedendo che mi schiantavo contro un muro.

Sbuffai pesantemente. "Adesso spiegami perché diamine hai scelto questo gioco" urlai buttando il joystick sul divano vicino.

"Sei enormemente scarsa Erin Heatherton" ridacchiò divertito il riccio continuando a giocare.

"E tu, Harry Styles, sei enormemente stronzo" replicai infastidita come una bambina di cinque anni. "Hai scelto consapevolmente il gioco più difficile che avevi"

Lui si voltò di scatto smettendo di giocare, io guardavo testardamente davanti a me poiché non volevo incontrare il suo sguardo. Si sporse in avanti baciandomi dolcemente la guancia.

"Non te la caverai così facilmente signor Styles..." lo spinsi via leggermente anche se dentro morivo dalla voglia di saltargli addosso.

"Si invece" sorrise avvolgendomi con le sue braccia muscolose cosparse di inchiostro e disegni.

Incontrai il suo sguardo e sentii le farfalle nello stomaco, letteralmente credetemi. I suoi occhi così espressivi, da sempre, hanno la capacità di farmi innamorare di lui sempre di più, ma allora non riuscivo bene a distinguere quel sentimento. Mi piaceva, ma non sapevo ancora quanto.

Mi stese sul divano e appoggiò le labbra sulle mie trattenendo per un attimo il respiro.

"Ho una voglia matta di strapparti i vestiti e saltarti addosso" rise baciandomi il collo in mondo incredibile dolce.

"Sei già sopra di me" gli feci notare maliziosamente.

"Ma tu sei ancora vestita..." continuò guardando il mio corpo che sottostava al suo.

THIRTY DAYS- trenta giorni per farlo innamorare di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora