Thirty days
Quinto giorno (Lunedì)
Il giorno successivo a scuola non riuscivo a concentrarmi minimamente, continuavo a pensare al giorno prima che avevo passato a casa di Harry. Le immagini di quel pomeriggio mi riaffioravano alla mente come continui flashback. Mi aveva portato lì per mostrarmi una delle cose a cui teneva di più, citando sue dirette parole.
Mi aveva fatto entrare in una stanza blindata in cui era esposta una sua collezione privata di quadri. Essendo una patita dell'arte ho apprezzato molto il suo gesto. Non immaginavo avesse investito tutti quei soldi in opere dal quel valore altissimo. Avevo percepito una sensazione diversa uscita da quella stanza, forse mi stava iniziando a piacere quel ragazzo.
"Erin che risultato ti è venuta nella seconda espressione?" bisbigliò Miranda. Distolsi lo sguardo dalla lavagna che stavo fissando da qualche minuto per concentrarmi su di lei
"Hm" mugolai dato che non avevo capito la sua domanda.
"Sveglia fra pochi minuti suonerà la campanella e devi ancora fare metà compito!" sussurrò preoccupata.
"Oh" guardai la verifica con più attenzione, cavolo mi mancavano ancora due espressioni e tre esercizi di trigonometria.
Fanculo Styles- disse acidamente la mia coscienza. In effetti non potevo biasimarla, non riuscivo a togliermelo dalla testa.
"Se non la superi non sarai ammessa agli esami finali Erin!" Miranda aprì la bocca per rimproverarmi ancora ma il professore la interruppe.
"Signorina Kerr, qualcosa non va?" chiese abbassandosi gli occhiali da lettura per guardarla meglio da lontano.
"Sarò pure cieco, ma non sordo" continuò guardandola ancora.
"Mi scusi, avevo bisogno di un temperino per la mia matita" sorrise Miranda, sfoggiando le sue doti da seduttrice.
"Va bene, ma al prossimo richiamo le ritirerò il compito, sia chiaro" il professore abbassò lo sguardo.
"La solita" alzai gli occhi al cielo.
"Heatherton" mi richiamò. "Vale anche per lei"
"Certo prof mi scusi" prestai attenzione al test.
Mancavano solo cinque minuti di cui due li impiegai copiando le espressioni da Samantha, una delle ragazze più brave della classe, mentre quelli successivi a riempire crocette su argomenti di trigonometria; la campanella suonò proprio quando appoggia la penna nera sul banco, tirando un sospiro di sollievo.
"Forza, portatemi i test" il professore ritirò tutti i fogli dandoci un'ultima consegna prima che potessimo uscire dalla classe.
"Ripassate gli ultimi capitoli di matematica per gli esami di giovedì" raccomandò usando un tono di voce autoritario.
Appena fummo fuori dalla scuola notai con mio (immenso) piacere una bellissima sorpresa: Harry Styles fuori dal cancello.
"Hai visto chi c'è?" sorrise Miranda tirandomi una leggera gomitata.
"Già" mi finsi indifferente anche se dentro ero davvero eccitata all'idea di averlo proprio lì, di fronte a me.
"Cosa ci fa qua? L'ultima volta ci ha trattato davvero male..." sbuffò sistemandosi la borsa con i libri sulla spalla.
"Abbiamo chiarito" le risposi velocemente. Mi guardò confusa fermandosi dato che ci stavamo avvicinando sempre più al riccio.
"Davvero?" spalancò gli occhi, annuii riprendendo a camminare.
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THIRTY DAYS- trenta giorni per farlo innamorare di me
Fanfiction“Mi aveva stregata con il suo fascino da gentiluomo e il suo sorriso da bambino.”