"Cosa vuoi da bere bellezza?" domandò il barista rivolgendosi a Miranda. La mora assunse un'espressione benevola per come l'aveva chiamata il ragazzo nei suoi confronti.
"Vodka" rispose semplicemente, era sempre stata molto monotona nei drink che ordinava. Si voltò verso di me domandandomi cosa volessi.
"Un Sex on the beach" sorrisi, adoravo il gusto della vodka misto a quello della frutta.
"Arrivano subito" disse il barista prima di preparare gli alcolici. Mi guardai intorno: il locale in cui ci avevano portato due nostre amiche iniziava ad affollarsi sempre di più. Amavo questo genere di posti, mi facevano sentire viva.
"Dove sono sparite Adriana ed Alessandra?" chiesi assaggiando un po' del liquido rosso-arancione che c'era nel bicchiere.
"Non lo so" fece spallucce avvicinandosi alla pista da ballo.
"Avranno visto qualche ragazzo" ipotizzò conoscendole davvero bene.
"Già" risi.
"Al proposito di ragazzi, ce n'è uno che ti sta guardando da un po'" ridacchiò guardando in un punto dietro le mie spalle. Mi girai guardando nella sua direzione incontrando lo sguardo tranquillo di Harry dall'altra parte della grande stanza. Da quando eravamo arrivati, era stato "rapito" da alcuni amici.
"Ti dispiace se..." chiesi senza riuscire a finire la frase.
"Vai pure" ridacchiò spingendomi leggermente verso di lui. Persi per un attimo l'equilibrio sugli alti tacchi che mi aveva prestato Candice, una nostra amica, e sorrisi goffamente ad Harry non appena gli fui davanti.
Indossava la stessa camicia della mattina che però ora portava, con più disinvoltura, leggermente sbottonata, abbastanza aperta sul petto per poter scorgere gli uccellini sotto le clavicole. Teneva le mani in tasca e stava appoggiato ad una parete parlando con alcune persone che gli stavano intorno ma mantenendo gli occhi fissi su di me.
"Eccoti" ricambiò il sorriso gettando un veloce sguardo al mio drink. Due ragazze davanti a lui si girarono contemporaneamente guardandomi con leggero disprezzo, notai anche la presenza di Zayn che mi salutò prima che potessi aprire bocca.
"Ciao Erin" esordì il moro prima di riprendere la conversazione con le due ragazze. Harry si avvicinò a me lasciandomi un casto bacio sulle labbra.
"Tutto qui?" scherzai riferendomi alla dolce ma piccola effusione che aveva avuto nei miei confronti.
"Mi mancava il tuo sarcasmo" borbottò prima di portare la sua bocca nuovamente sulla mia. Questa volta mi attirò a sé con più audacia facendo scivolare la lingua fra le mie labbra.
"Erin!" esclamarono due ragazze all'unisono con voci estremamente acute, obbligandomi a staccarmi dal mio tanto desiderato ragazzo, il quale sospirò leggermente.
"Adriana, Alessandra" finsi un sorriso prima di abbracciarle entrambe. Adriana indossava una corta gonna leopardata sopra ad un top a fiori che le lasciava scoperta la pancia e una buona porzione della schiena; Alessandra, invece, aveva un vestito accollato azzurro con dei ricami bianchi in pizzo.
"Chi è il tuo ragazzo?" domandò Adriana con voce seducente e sguardo malizioso, l'altra le tirò una gomitata, forse per il tono troppo accattivante che aveva usato la sua migliore amica.
"Lui è Harry, Harry loro sono Adriana ed Alessandra, due mie care amiche" presentai il riccio alle ragazze, lui strinse le loro mani educatamente rivolgendo ad entrambe un sorriso affascinante.
"Harry dici" iniziò Adriana mordendosi un labbro. "Ti ho già visto da qualche parte..."
"Probabile, anche lui vive qui a Londra" risposi velocemente stringendo la mano del ragazzo.
"Sul Sun!" urlò Alessandra battendosi la mano sulla testa. "Come ho fatto a non riconoscerti subito! Tu sei Harry Styles!" lui annuì leggermente, portando entrambe a guardarmi sorprese.
"E così la dolce ed innocente Erin ora sta con Harry Styles" ridacchiò Adriana, Alessandra alzò gli occhi al cielo.
"Beh tanto innocente no, ti ricordi di quella volta con Billy Clark..." iniziò l'altra che riuscii ad interrompere prima che potesse proseguire un racconto sulla mia adolescenza.
"Dobbiamo andare ora" tirai Harry per il braccio allontanandolo dalle due.
"È stato un piacere conoscervi" disse Harry educatamente trattenendo una fragorosa risata per l'imbarazzo in cui versavo in quel momento.
"Dovresti presentarmi più spesso le tue amiche" ridacchiò stringendomi le spalle con un braccio, appoggiai la testa sul suo petto.
"Sarà l'ultima volta in cui ne incontrerai" puntualizzai bevendo il mio drink, che avevo dimenticato, tenessi ancora in mano. Odiavo quando Harry veniva sempre più a conoscenza di cose sul mio passato, io non ne sapevo nemmeno una su di lui.
"Ti va di ballare?" chiesi appoggiando il bicchiere su un tavolo vicino, mi guardò arricciando il naso.
"Ti pare sia un tipo che balli?" mi fece l'occhiolino, annuii sorridendogli. Probabilmente no, ma con tutte le feste e gli eventi a cui partecipava, non potevo immaginarmelo sempre seduto ad un tavolo a chiacchierare.
"Certo" lo trascinai in pista dove una massa di corpi sudati ed eccitati ballavano strusciandosi l'uno sull'altro, la cosa mi aveva sempre entusiasmato.
Ballammo per quasi un'ora, Harry era assolutamente scoordinato ma qualcosa nel suo modo di ballare scomposto e ridicolo, era sexy.La sua fronte era perlata di sudore e, di tanto in tanto, spostava i ricci che gli cadevano sul viso, sopra la testa. Dopo alcuni drink aveva iniziato a ridere senza motivo per ogni cosa che gli dicevo e vederlo così, brillo, mi faceva pensare che alla fine Harry era un normalissimo ragazzo di vent'anni, non un uomo d'affari composto ed arrogante come inizialmente si era posto.
"Erin" ridacchiò attirandomi più a sé, mentre il dj suonava un remix.
"Sai sei la ragazza più bella della discoteca" Dopo la sua rivelazione sentii le guance andarmi a fuoco.
"Grazie Styles, dovrei farti ubriacare più spesso. Sei più gentile" risposi con le braccia intorno al suo collo e la sue mani intorno ai miei fianchi.
"Io non sono ubriaco" borbottò con un broncio da bambino sul volto.
"Oh sì, ed anche molto" scherzai.
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THIRTY DAYS- trenta giorni per farlo innamorare di me
Fanfiction“Mi aveva stregata con il suo fascino da gentiluomo e il suo sorriso da bambino.”