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Finalmente sono tornata a casa. Voglio soltanto farmi una doccia e mettermi a dormire.
Infilo la chiave nella serratura e la faccio scattare, una volta aperta la porta per poco non mi prende un infarto.

«Ma sei impazzita Elena? Mi hai fatto spaventare a morte! E poi che cosa ci fai qui?» Non ci credo, davvero devo sopportare le sue lamentele anche dentro casa mia?

«Anni fa mi hai dato una copia delle tue chiavi, ricordi? Comunque, Amy, sono qui solo per chiederti scusa. Ti ho fatto un sacco di pressione. È solo che... io ci tengo a te e di conseguenza al tuo futuro. Lo sai che per me sei come la sorella che non ho mai avuto, non vorrei mai vederti infelice. Ti chiedo solo... pensaci, okay? Pensaci bene prima di prendere una decisione così importante come quella di lasciare l'università. In ogni caso la scelta è tua.»

Non posso crederci, mi sta davvero chiedendo scusa?

Dopo queste parole mi fiondo tra le sue braccia e non riesco a trattenere le lacrime. Non perché io sia triste, ma oggi è stata una giornata stressantissima e ho i nervi molto tesi. L'unico modo che ho sempre trovato efficace per sfogarmi in certe situazioni è il pianto e devo dire che ora va decisamente meglio. Dopo questo sfogo le prometto che non lascerò l'università. Non devo arrendermi.

«Grazie Elena, sul serio. Ti va di rimanere a cena sta sera? Pizza e Netflix?»
Lei annuisce sorridendo come una bambina piccola.

La sera ci mettiamo entrambe sul divano a mangiare la pizza.

«Posso sapere cos'è successo oggi di tanto brutto?»

Ah... se solo sapessi Elena.

«È stata una giornata terribile, tutto qui.»
Sinceramente neanche vorrei ricordarmela questa giornata.

«Avanti Amy, sono la tua migliore amica. Sputa il rospo!» È sempre così dannatamente insistente!

«Okay... beh, dopo aver "litigato" con te, sono andata addosso ad un ragazzo, ora che ci penso credo che in un certo senso ci abbia anche provato con me ma ovviamente con scarsissimi risultati.»

«Ah, sei pessima Amy!» Ride perché sa che qualsiasi ragazzo ci provi con me, non riuscirebbe neanche ad estorcermi il nome. Non voglio più avere a che fare con i ragazzi per un bel po', ho avuto troppe brutte esperienze e poi... non ho tempo per queste cose al momento.

«Zitta e fammi finire! Dicevo... mi sono rovesciata il milkshake sulla camicetta. Poi sono entrata in un bar per pulirmi e uno stronzo di prima categoria ha iniziato a ridere vedendomi conciata in quel modo.» Mi innervosisco ripensando a quell'uomo, così affascinante ma allo stesso tempo così odioso.

«Era carino almeno?»

L'ha chiesto sul serio?

«E sarei io quella pessima?» Detto questo, gli lancio un cuscino in faccia ridendo.

«E comunque... non era male dai.» Le dico subito dopo tra una risata e l'altra. È sempre bello parlare con lei.

Mentre ci guardiamo una puntata di Stranger Things ad Elena arriva un messaggio. Io la guardo con sguardo interrogativo. La vedo sbarrare gli occhi per poi guardarmi subito dopo.

«Qualcosa non va Elena?» Mi sta spaventando.

«Amy... per caso... ecco, per caso quel ragazzo che hai incrociato e ti ha rovesciato il milkshake sulla camicia si chiama Jake?»

Dopo questa domanda assumo la sua stessa espressione. Le chiedo subito come faccia a saperlo e lei, prontamente mi risponde:
«È mio cugino.»

No, non è possibile...

«Come... cosa... com'è possibile? Come fai a sapere chi ho incontrato oggi?»

«Beh... mio cugino mi ha appena scritto che oggi ha avuto un "incidente di percorso" facendo involontariamente rovesciare un milkshake addosso ad una bellissima ragazza. Crede di aver fatto una pessima figura.»

Mi dispiace per quel ragazzo, infondo non ha fatto nessuna brutta figura. Quella distratta in quel momento ero io, lui non c'entra assolutamente nulla. Dico subito ad Elena di riferire a Jake di non preoccuparsi.

«Dice che per farsi perdonare vorrebbe offrirti un caffè nel bar in cui sei scappata via.» Lei sorride maliziosa e io so già a cosa sta pensando. La guardo molto perplessa e dubitante e se ne accorge subito.

«Stupida, è solo un caffè. Non fare la solita guastafeste avanti!»

Beh in fondo ha ragione, cosa sarà mai un caffè con il cugino della mia migliore amica?

«So che me ne pentirò... Elena digli che accetto.»

Lei mi guarda sorridendo e tutta eccitata lancia un urletto di gioia.

Ma che cos'ho fatto?

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