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È ormai mezzanotte e l'ansia sta prendendo il sopravvento. Mentre mi giro e rigiro sul letto, cerco di prendere sonno ma senza successo.

"Qualsiasi cosa ti passi per la testa, puoi chiamarmi in qualsiasi momento a qualsiasi ora."

Elena me lo dice sempre ma io non l'ho mai fatto. Ho sempre creduto che questa sia solo una frase fatta che si dice tra migliori amiche.

Dovresti farlo Amy...

La vocina nella mia testa questi giorni è più irritante del solito... ma in fondo cosa c'è di male? È mezzanotte e lei domani non ha nessun esame quindi... perché no?
Digito il suo numero sul cellulare e dopo pochi squilli mi risponde.

«Amy cosa... cosa c'è?» La sua voce roca e assonnata mi fa pentire di averla chiamata.
«Elena perdonami... non credevo stessi dormendo.» Ma che mi è passato per la testa?
«Ma no Amy, tranquilla. C'è qualcosa che non va? Fammi indovinare... ansia pre-esame?» La sento sorridere e questo mi fa sciogliere i nervi, ho veramente bisogno di essere supportata e confortata in questo momento.
«Già... Elena ti giuro che sono stanchissima, ho sonno e ho bisogno di dormire ma non ci riesco!» Sono stremata.
«Mh... beh, potrebbe essere un bene questo...»
«Aspetta cosa intendi?»
«Ecco io... potrei aver dato il tuo numero di telefono a Jake e... lui sicuramente sta cercando ancora il coraggio di scriverti. Potrebbe farlo da un momento all'altro.»

Dovresti ucciderla Amy. Ucciderla e nascondere le tracce.

Già. Forse dovrei.
«Tu hai fatto cosa?!»
«Ti voglio bene Amy, buonanotte!»
Prima di riuscire a replicare mi attacca. E adesso? Starà mettendo strane idee nella testa di quel povero ragazzo, non vorrei farcelo rimanere male...

Sono immersa ancora in questi pensieri quando il mio telefono vibra.

Oh no.

Mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto:
"Ei Amy, sono Jake... come stai? Volevo farti i complimenti per oggi, sei riuscita a far stare zitto quel coglione al bar! Comunque so che domani hai l'esame di filosofia, forse Elena mi informa più del dovuto... o forse sono io che le chiedo troppo ;). In bocca al lupo in ogni caso, buonanotte."

Dovrei rispondergli subito?

Certo che devi, stupida.

Allora inizio a digitare anche io qualcosa:
"Ciao Jake, sono consapevole di avere molte doti per far tenere la bocca chiusa ad un uomo, svariate doti... ;). Crepi il lupo ovviamente! Buonanotte."

Ora è il caso di dormire però, domani dovró assolutamente essere lucida.

***

Finalmente  ho superato questo dannatissimo esame. Niente più ansia nè preoccupazioni per un po'. Sono appena uscita dall'università e mi dirigo verso la macchina.

Amy ma dove cazzo hai parcheggiato?

Non lo ricordo più, merda...
Finalmente intravedo la mia automobile dall'altro lato della strada e, senza motivo alcuno, inizio a saltellare per la gioia.

O stai sbollendo l'ansia per l'esame oppure hai assunto stupefacenti...

Sicuramente la prima opzione... dovresti stare zitta!
E adesso mi ritrovo anche a parlare con me stessa...
Sono soprappensiero mentre attraverso la strada e non mi accorgo di un'auto a tutta velocità non molto distante che sta venendo verso di me.
Mi ritrovo a ripensare a tutta la mia vita e no... non può proprio finire così!
Sento tirarmi indietro per un braccio e mi ritrovo con la faccia attaccata al petto di un uomo.
Alzo lo sguardo per guardare in viso il mio "eroe" quando... No. Sul serio?

Siamo fortunate oggi eh?
«Ancora tu?» Non posso crederci.
«Ma prego, non c'è di che, infondo ti ho solo salvato la vita.» Dopo averlo detto, sorride. Ha un bel sorriso, devo essere sincera, ma la situazione è comunque surreale.
«Tom Hiddleston, giusto?»

Ma che domande fai? Non li vedi quegli occhioni azzurri? Certo che è lui!

Ma a che penso? Sto decisamente sbollendo l'ansia per l'esame, decisamente...
«L'unico e il solo!» Mi regala un sorriso, un sorriso presuntuoso. Ma chi si crede di essere questo qui?

Quello che ti ha salvato la vita forse?

«Beh, Tom, grazie per questo gesto così eroico! Ora devo proprio andare però.» Spero vivamente che stia cogliendo il pungente sarcasmo nella mia voce.
«Potresti almeno dirmi il tuo nome, sai?»
Tiene il suo sguardo fisso sul mio. È così che imbambola le ragazze? Dovrebbe sapere che con me non funziona purtroppo.
«Non potrebbe essere solo un gesto per farsi perdonare per avermi riso in faccia giorni fa?»
Lui alza un sopracciglio, sembra non credere a quello che dico.

Amy, ti sei accorta di essere ancora incollata a lui come una cozza? Le sue braccia sulla tua schiena e le tue sul suo petto non ti dicono niente?

Oh. Mi stacco subito dalla sua presa, sento le mie guance diventare rosse e abbasso prontamente lo sguardo. Ero troppo presa da...

I suoi occhi?

Dalla conversazione. Solo dalla conversazione.

Mentre sorride per la mia reazione, mi squilla il cellulare: Elena.
Tom continua a guardarmi, è qui, davanti a me in attesa di una risposta.
«Amy... mi chiamo Amy.» Dico prima di rispondere e andarmene.
«Amy... bel nome, mi piace.» Probabilmente crede che io non abbia sentito ma è quello che è successo. Stranamente il mio nome pronunciato da lui mi provoca dei brividi.

Oh, ma è sempre l'ansia che si sta sbollendo, vero Amy? La colpa è solo dell'ansia.

"Vaffanculo" penso, mentre avvio la macchina e torno a casa.

A Volte SuccedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora