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«Stai delirando, Hiddleston?»
Come può solo pensare che io mi rifugi a casa di uno sconosciuto?
«Delirando? E perché? Perché offro la mia protezione ad un'amica?»
Ha davvero detto "amica"? Io e lui siamo amici? E se così fosse, che problema ci sarebbe nel rimanere a casa sua per un po'? Insomma, sarà sempre più sicuro che rimanere in casa da sola con Jake nei paraggi.

Ti pentirai di questa scelta, Amy.

«Oh, lo so. Lo so che me ne pentirò...»
«Come dici?»
«Va bene Tom, per un po'.»
Mi sorride e vedo uno scintillio in quei suoi bellissimi occhi azzurri.
«Tu... tu lo sai che dovrò rimanere in ospedale per due settimane, vero?»
«Stai tranquilla, so che già non puoi più fare a meno di me. Verrò a trovarti tutti i giorni.»
Sbuffo roteando gli occhi. La ragazza orgogliosa e testarda che c'è in me ha dato un bel ceffone a quella dolce e sincera, mettendola in un angolino.

«Hai intenzione di parlare con lei? Infondo è la tua migliore amica.»
Già, la mia "migliore amica". Se è la mia migliore amica, allora perché mi sento totalmente presa in giro? Sesto senso? Paranoia? Fatto sta che i comportamenti strani non li ha avuti solo Jake. Riconosco quando Elena mi mente e lo ha fatto tante volte ultimamente.
«Devo farlo per forza, devo togliermi molti dubbi... purtroppo ho la strana sensazione che questa storia non finirà bene. Non so più di chi fidarmi.»
Ormai ho la voce spezzata dai singhiozzi, le lacrime stanno scorrendo copiose sul mio viso e mi sento del tutto ridicola.
«Sei solo spaventata Amy.»
«Completamente.»
Tom continua a ripetermi che andrà tutto bene, quando però distolgo lo sguardo da lui mi accorgo di una sagoma davanti la porta della mia stanza: Elena.
«Vi lascio da sole.»
Si congeda regalandomi uno dei sorrisi più rassicuranti che io abbia mai visto.
Quando esce dalla stanza, Elena rimane a bocca aperta.
«Ma che... Amy tu sai chi è quello? Come fai a conoscerlo?!»
«Veramente no, non so chi sia... o per lo meno, non lo conosco come lo conosci tu. Niente spoiler Elena, non voglio sapere niente su di lui prima del tempo.»
Lei annuisce e inizia a fissare la parete. Starà pensando a che scusa inventarsi anche questa volta?
«Amy, voglio essere sincera con te...»
Wow, finalmente si è decisa!
«Okay... diciamo che Jake è sempre stato un ragazzo molto geloso e possessivo. Dal momento in cui vi siete baciati, la situazione è peggiorata. Veniva a casa mia ogni giorno e mi chiedeva informazioni su di te e sui tuoi spostamenti in città. Lui ha cominciato a seguirti ovunque e...
Sai, è stato denunciato tre volte per stalking ma  Amy io te lo giuro, lui non è cattivo! Ha solo bisogno di qualcuno al suo fianco che lo aiuti e quel qualcuno potresti benissimo essere tu! Dagli un'altra possibilità.»

No aspetta cosa? Ha dato di matto per caso?

«Dimmi che stai scherzando ti prego. Mi stai dicendo che lo informavi di tutti i miei spostamenti nonostante tu sapessi che è un fottutissimo stalker?»
Se ora non fossi così stanca mi alzerei di scatto per prenderla per i capelli. Sto tremando, ma sta volta non per paura, oh no, per rabbia.
«Tu non capisci... io ci tengo a lui e tu lo avresti denunciato e spedito in galera per l'ennesima volta!»
«E a me? A me non ci tieni Elena? La galera è l'unico posto che si merita! Che cosa stavi aspettando a dirmi queste cose eh? Che entrasse in casa mia per uccidermi?»
«Amy io...»
«Fuori di qui, subito.»
Non se lo fa ripetere due volte e scappa via. Che codarda.

Tom entra di nuovo nella stanza e si siede accanto a me. Io ormai mi sono spenta. Non riesco neanche più a piangere, non sento più niente. Non provo nè dolore, nè rabbia. Ma sono le sue parole a riscuotermi da quello stato di trance.
«Lo so... è brutto. È brutto perdere fiducia e non credere più in niente. È orribile voler lasciarsi andare e non riuscirci. È stancante dover pensare sempre male, anche di una carezza... ma Amy, ti prego, fallo per te stessa, non smettere di credere nelle persone, non smettere di dare fiducia, non cadere in questo oblio.»

Possibile che riesca a dire sempre la cosa giusta nel momento giusto quest'uomo?
Nonostante questo però, io mi sento tradita. Tradita dalla persona a cui tenevo di più dopo i miei genitori.

«Sai Tom... la mia fiducia è molto difficile da guadagnare. Devi entrare nella mia testa. Farmi sentire al sicuro. Giurarmi su tutto ciò che hai che non mi abbandonerai. Se poi la tradisci... questa non tornerà più.»

«Ti faccio una promessa Amy, tu me ne hai fatta una giurandomi di non cercare informazioni su di me, ora è il mio turno. Ti prometto che farò l'impossibile per guadagnarmi la tua fiducia e, cosa più importante, non la tradiró.»

Oh, lo spero veramente questo.

Così, dopo le sue parole mi ricordo del suo gesto, quando quella che gli doveva promettere qualcosa ero io. Alzo il mignolo e lui sorridendo lo incrocia con il mio dicendomi «Promesso.»

A Volte SuccedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora