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Mentre mi incammino verso casa mi accorgo dell'ora: le 2:30 del pomeriggio. Avevo detto a Tom che sarei tornata per le 2 e che avremmo pranzato insieme, quel poveretto per come è fatto neanche avrà mangiato per aspettarmi. Decido così di entrare in un fast food per comprare qualcosa da mettere sotto i denti, sia per me che per lui.

Finalmente sono tornata a casa!
Apro la porta e mi dirigo verso la cucina, dove intravedo un attore preoccupato, seduto al tavolo con una mano sul mento.
«Ehi Tom, sono tornata!»
Lui si alza di scatto e cammina a passo spedito verso di me, sovrastandomi con la sua altezza.
«Ma dove sei stata Amy? Mi hai fatto preoccupare! Avevi detto che saresti tornata alle 2 ed indovina un po'? Sono le 3! È passata un'ora, Dio, ti rendi conto? Stavo per venirti a cercare e... Oh andiamo! Cosa c'è da ridere?»
Ebbene sì, sto ridendo. Cioè, non sto proprio ridendo, ma sto sorridendo cercando di trattenere una risata. Insomma, vedere Tom Hiddleston così preoccupato ed agitato non è cosa da tutti i giorni!
Lo sto proprio facendo arrabbiare, lo vedo da come si passa le mani nei capelli.
«E dai Tom, non arrabbiarti.» Detto questo, assumo l'espressione più tenera che posso, facendogli il labbruccio e gli occhi dolci e per mia fortuna funziona. Sta cedendo, lo vedo, il suo viso tirato da quella smorfia di rabbia mista a preoccupazione sta tramutando in uno più tranquillo e rilassato... si sta addolcendo!
«E poi... ho portato da mangiare!» Dico con euforia, alzando la busta con dentro i panini.
Ecco, l'ho fatto crollare del tutto. Mi regala un sorriso pazzesco e scuote la testa in segno di disapprovazione.
«Non ci riesco proprio...»
«A fare cosa?»
«A rimanere arrabbiato con te.» Alle sue parole, gli getto le braccia al collo e lo abbraccio, inspirando il suo profumo.

Mentre mangiamo rimaniamo in silenzio, finché Tom non lo spezza.
«E insomma? Questo lavoro?»
«Beh... Mi ha presa!»
Lui sgrana gli occhi e sorride posando la sua mano sulla mia.
«Che c'è? Non sarai mica stupito? Mi stai offendendo Hiddleston.»
«Ma no Amy, sapevo che ce l'avresti fatta! Sono felicissimo per te! Quando cominci?»
«Domani mattina.»
«Allora questa sera bisogna festeggiare.»

La sera infatti abbiamo festeggiato. Tom mi ha portata a fare un giro in moto e abbiamo cenato sulla spiaggia, al tramonto. Poi abbiamo brindato ed io mi sentivo leggera come quelle bollicine che danzavano nello champagne.
Ho passato una fantastica serata, ma d'altronde, cosa mi aspettavo? Stiamo parlando di Tom Hiddleston, l'uomo più premuroso e romantico che io conosca.

Con lui mi sento bene, sempre.
Avete presente l'idea di felicità? Ecco, io credo di averla riassunta in una sola persona.

Comunque, non siamo tornati tardi a casa per via del mio lavoro ed io, una volta toccato il divano, sono crollata.

Questa mattina mi sono svegliata molto presto, alle 7 precisamente. Era da tempo che non sentivo il suono di una sveglia e credo di rimpiangerli quei tempi.
Mi stiracchio e mi trascino verso il bagno che si trova al piano di sopra accanto alla stanza di Tom.
Ancora in stato di trance, entro nella doccia e comincio ad insaponarmi i capelli per poi passare al resto del corpo.
Dopo essermi lavata i denti ed asciugata i capelli rimango in accappatoio e mi avvicino cautamente nella sua stanza, cercando di non svegliarlo.
Appena entro però, mi si mozza il fiato. Ho già visto Tom senza maglietta, ma non l'ho mai visto anche in mutande mentre dorme. Riesce ad essere tenero e sexy in un unico momento, è sorprendente.

Mi avvicino all'armadio e prendo alcuni miei vestiti comodi, un leggins nero ed una maglietta a maniche corte bianca andranno più che bene. In fine, tiro fuori le mie scarpe da ginnastica e mi avvio di nuovo verso il bagno, per vestirmi.

Torno in cucina e mi accorgo di avere ancora del tempo a disposizione, dovrò essere al lavoro alle 9 del mattino ed ora sono le 8, il bar è a pochi isolati da qui e ci metterò circa dieci minuti per arrivarci. Decido così di preparare la colazione a Tom, i soliti pancake al cioccolato, il solito caffè e il solito buongiorno, solo che sta volta sarà scritto su un post-it messo accanto al cibo.

Una volta arrivata al lavoro, vedo la signora Anna sorridermi dolcemente.
«Buongiorno tesoro, tutto bene?»
«Sì Anna, va tutto bene. Sono carica per questa giornata!»

Mi fa entrare nel bar e prima dell'arrivo dei clienti mi spiega come utilizzare alcune macchine, come quella per il caffè e il cappuccino.

«Anna, queste paste le hai prese da un fornitore vero?» Chiedo, mentre sistemo i vassoi dei cornetti.
«Certo Amy. Purtroppo non sono mai stata molto brava nei dolci.» Dice, ridendo fa sè e sè.
«Beh, che ne dici se da domani iniziassi a preoccuarmi io del cibo? Insomma, sono brava in cucina e mi diverto anche. Mi piacerebbe preparare da me i dolci che vendiamo.»
«Oh cara, sarebbe perfetto!»

La mattinata è passata velocemente. Ho servito una decina di cappuccini e i clienti abituali sono stati gentili con me, nonostante io sia nuova.
Adesso c'è la pausa pranzo ed io e Anna ci mettiamo sedute ad uno dei tavolini a mangiarci al volo due panini.
«Sai Amy, te la stai cavando davvero bene! Ho ricevuto molti complimenti questa mattina dai miei clienti. Dicono tutti che tu sia molto gentile e dolce, in più hanno percepito la tua voglia di fare, non sorridi forzatamente e questo piace a tutti!»
Alle sue parole arrossisco abbassando lo sguardo, non credevo di poter ricevere tutti questi complimenti il mio primo giorno.

Finita la pausa pranzo, ricominciamo a lavorare.
Mentre pulisco un tavolo, sento il campanellino della porta suonare, alzo lo sguardo e...
«Tom?»
Sorrido spontaneamente correndo ad abbracciarlo.

«Ma che ci fai tu qui? Ti serve qualcosa? Hai già dato fuoco a casa?»
Sarebbe capace di tutto.
«Ehi, no! Insomma, senza di te è noioso è vero, ma non sono qui per questo.»
«E per cosa allora?»
«Sono qui per darti un po' di fastidio!» Dice sghignazzando.

Oh ma non mi farò distrarre da lui. Andiamo, non sarà Tom Hiddleston il motivo del mio licenziamento!

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