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Tom mi ha aiutata con il "trasloco", se così si può definire e si è fatta sera. Non credevo di avere così tanti vestiti e così tante scarpe... sinceramente non ricordavo neanche di essere così disordinata.

«Che vuoi mangiare per cena?»
La sua voce mi scrolla dai pensieri.
«Ordiniamo una pizza? Non ho voglia di cose troppo complicate questa sera. Una pizza e una birra andranno più che bene. Hai della birra, vero Hiddleston?»
«Tu stai davvero chiedendo a me se ho delle birre? Ragazzina, certo che ho la birra!»
«Come mi hai chiamata?»
Mi metto le mani sui fianchi e lo guardo severamente.

Cos'è? Cerchi di spaventarlo? Non gli arrivi neanche alla spalla, Amy.

«Ragazzina.»
Questa volta scandisce bene la parola non riuscendo però a trattenere un sorriso.
«Ah, sarà un inferno, me lo sento.»
Dico sbuffando mentre mi lascio cadere sul comodo divano che c'è in salone.

***

«La pizza è arrivata!»
Tom rientra in casa con due pizze e le posa sul tavolo.

«Beh, allora sediamoci a tavola e mangiamo.»
Mentre mi siedo, lui mi osserva con sguardo interrogativo.

«Ma che stai facendo Amy? Non è meglio mangiare seduti sul divano mentre ci guardiamo un film?»
Io non rispondo, spontaneamente la bocca mi si apre in un mezzo sorrisetto di pieno stupore, non credevo che fosse quel tipo di uomo.
In realtà credevo che fosse il solito snob, e invece...

Mentre ci sediamo sul divano l'uno accanto all'altra lui mi chiede quale film io voglia vedere.
Sono anni che non guardo la Tv, cinque o sei anni. Ancora non posso credere che l'università mi abbia rubato tutto questo tempo.

«Okay ho capito, decido io.»
Dice, dopo aver capito che ormai per me la televisione è una lontana e vecchia amica e di conseguenza, non conosco quasi nessun film uscito da cinque anni a questa parte.

«Che ne dici di The Avengers?»
Mi chiede con un sorrisetto malizioso.
Io trasalisco, è stato l'ultimo film che ho visto prima di chiudermi sui libri e ricordo anche di essermene innamorata.

«Sarebbe meraviglioso! Sai Tom, purtroppo sono riuscita a vedere solo il primo, non ho neanche idea di quanti ne abbiano potuti fare in questi anni... neanche ricordo più quasi nulla di quel film.»

Lui mi guarda sottecchi, con la testa rivolta al televisore ancora spento.

«Nulla nulla? Se ti è piaciuto così tanto sono sicuro che avrai avuto un personaggio preferito.»
«Oh sì, ma non ricordo neanche il suo viso. Rammento solo che non era proprio un angioletto, tutti lo definivano un cattivo ma io preferivo pensare che fosse solo incompreso.»

Vedo le labbra fine di Tom curvarsi in un enorme sorriso.

«Sai Amy... credo di aver capito di chi parli, ma ora... guardiamoci questo film!»

Durante il film siamo praticamente attaccati, siamo vicini e lui ha un braccio intorno al mio collo. Non credo di essermi mai rilassata così tanto.

«Cristo santo, non ricordavo che Tony Stark fosse così bello!»
Un commento che non avrei voluto fare, non che io abbia detto chissà cosa, ma è uscito dalla mia bocca senza che io me ne accorgessi.

«Oh, non dirmi che il personaggio di cui parlavi prima è lui!»
È visibilmente deluso, anche se non riesco a capirne il motivo.

«No, non è lui. Lo riconoscerò quando lo vedrò.»

Ad un tratto, eccolo.
Ora ricordo perché mi piaceva così tanto, non solo per il suo atteggiamento e il ruolo che svolge, ma anche per il suo aspetto in tutto e per tutto.
Loki è dannatamente bello.

Tom capisce che mi sono imbambolata e inizia a sghignazzare e a guardarmi.
Poi il mio cervello entra in funzione e d'improvviso, tutto mi è chiaro.
Mi giro verso di lui e giuro che se adesso stessimo in un cartone animato, la mia mascella toccherebbe terra.

«Tu... tu sei... cioè, sei...»
Bevo un altro sorso di birra per calmarmi e lui continua a guardarmi divertito.

«Sei Loki. Tu, Tom Hiddleston, Mister "so tutto io", Signor sdolcinatezza, sei Loki?!»
Cerco di mantenere un tono di voce calmo e pacato mentre lo dico.
«Ehi... quando me li hai affibbiati questi soprannomi?»
Detto questo, mette il broncio ed io non posso non sorridere alla vista di quel visino così dolce.
Siamo veramente molto vicini, troppo vicini. Riesco a sentire il suo respiro sulle mie labbra che, aggiunto a quello che ho appena scoperto, non rende la situazione meno imbarazzante.

«Insomma, Midgardiana... cosa ne pensi del tuo nuovo Re?»
Dice, calandosi nel personaggio e soffiandomi sulle labbra.

«Pff, ma smettila... Aspetta com'è che ti chiamano... ah già, Dio degli inganni.»
Roteo gli occhi e sbuffo.

«Hai osato alzare gli occhi al cielo davanti al tuo Dio?»
Dannazione, è bravo...
Vederlo recitare esclusivamente per me mi fa sentire brividi in tutto il corpo.

Io non riesco più a dire una parola, sono completamente immobilizzata davanti a lui.
L'aria si fa pesante ed io inizio a sentire caldo.
Sta insistentemente guardando le mie labbra e non so cosa fare.
Mi sento avvampare, le guance mi diventano rosse e la dignità, insieme all'orgoglio, è andata a farsi benedire.

Poi d'un tratto, mi torna in mente una scena.
Io e Jake sul divano di casa mia, lui che mi fissa le labbra e poi ci baciamo.
Un bacio privo di ogni emozione.
Un bacio privo di sentimenti.

Da voltastomaco.

Sussulto a quel pensiero e trasalisco da quello stato di trance in cui sono caduta. Mi allontano di poco da Tom scrollando le spalle e sbattendo le palpebre ripetutamente per tornare lucida.

Per un attimo mi è sembrato di vedere dello stupore sul suo viso, poi però, interrompe il silenzio.

«Non hai niente da dire Amy? Hai Loki qui davanti a te.»
Sorride beffardo e scuotendo la testa.

«Okay... preferisco Thor.»

Ovviamente non è così, ovviamente io sono follemente innamorata del suo personaggio.

Solo del personaggio?

Solo del personaggio.
Comunque, fatto sta che voglio vedere la sua reazione perché mi diverto a farlo infuriare.
Reazione che non tarda ad arrivare dato che mi sbatte un cuscino in faccia.

«Prova a ripeterlo.»
Mi dice stizzito.
«Tu prova a rifarlo, invece.»
Con sguardo di sfida afferro un cuscino e lo metto in guardia.
«Stai attento Hiddleston, potresti farti male.»
«Zitta, cretina.»
Mi sbatte nuovamente il cuscino in faccia, scompigliandomi tutti i capelli.
«Uh, sei perfino più carina così, sai?»
Continua, arruffandomi i capelli e sorridendo.

Dannazione, se non fosse per quel suo sorriso, adesso lo avrei ripagato con la sua stessa moneta, ma mi spiazza ogni volta.

«Sei fastidioso.»
Concludo, per poi continuare a mangiarmi la pizza, noncurante del suo sguardo fisso su di me.

A Volte SuccedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora