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Ormai è sera e dopo aver apparecchiato la tavola, io e Tom iniziamo a cucinare.
Ci diamo le spalle, io uso il bancone della cucina mentre lui il tavolo davanti a questa.
Ogni tanto, con la coda dell'occhio lo vedo sbirciare e allora subito gli dico di girarsi, il dolce sarà una sorpresa!

Continuo a girare velocemente l'impasto con la frusta, quando vedo la mano destra dell'attore posarsi sul bordo del bancone della cucina e la mano sinistra cingermi delicatamente un fianco. Sento brividi in tutto il corpo e gli occhi non riescono a rimanermi aperti.
«Ti serve qualcosa?» dico boccheggiando, mi sta davvero facendo mancare l'aria questo suo tocco.
Si sporge con il viso verso di me, tenendo sempre la stessa posizione, con il petto appoggiato alla mia schiena. Poi, i nostri sguardi si incrociano ed io arrossisco di botto.
«Veramente sì... hai per caso delle spezie?»
Oh. Questo non me l'aspettavo. In realtà non so cosa mi aspettavo, ma decisamente non questo.
«Sì, sono nella dispensa.» dico flebilmente, indicando il piccolo armadietto sopra di me. Purtroppo dal mio tono di voce si riesce a cogliere la delusione causata da quella semplice domanda e infatti Tom se ne accorge.
«Va tutto bene Amy?»
«Ma certo.» rispondo abbozzando un sorriso.
Quando prende le spezie, mi sovrasta con la sua altezza schiacciandomi sempre di più contro il suo petto e sbadatamente, struscia la patta dei suoi pantaloni contro il mio sedere. Rimango spiazzata, arrossisco nuovamente e resto con la bocca serrata.
«Oh mio Dio, Amy... scusami io... non volevo... Cristo che stupido...», sta farfugliando parole senza un filo logico, imbarazzato per quel gesto ed io non riesco a trattenere una risata.
«Stai tranquillo Tom, so che non lo hai fatto apposta!»
Lui però continua a chiedere scusa, è tutto rosso in viso anche se cerca di non farlo vedere. Gli accarezzo una guancia, così da fargli alzare gli occhi e farlo sorridere.
«Tom, davvero. È tutto okay.»
D'accordo, ennesima annotazione sul suo carattere, oltre ad essere gentile, premuroso e galante, Tom Hiddleston è anche maledettamente timido!

Abbiamo deciso insieme che lui avrebbe servito il primo e il secondo ed io avrei servito il dolce.
Adesso Tom è andato a prendere il primo ed io sono curiosa di scoprire cosa abbia preparato.
«Eccomi qui, lasagne!»
Iniziamo a mangiarle e non riesco a non farmi sfuggire dei piccoli gemiti di piacere, sono buonissime ma non voglio ammetterlo.
«Ehi piccola Amy, hai gli occhi a cuoricino, ti devono aver fatto proprio schifo queste lasagne eh?»
«Ancora con quel nomignolo, Hiddleston?», roteo gli occhi sbuffando.
«Oh sì e lo userò tutte le volte che voglio.» e dopo avermi regalato un sorriso bastardo e avermi dato un buffetto sulla guancia, si alza per andare a prendere il secondo.
Ha preparato l'arrosto ed io sto volando in paradiso... quando ho detto che Tom è un cuoco provetto non scherzavo affatto.
«Okay sbruffone... te la sei cavata... ma ora vado a prendere il dolce.» e dopo avergli rivolto un sorriso malizioso, corro in cucina a prenderlo.
«Hai preparato... hai preparato i brownies?!»
Tom ha gli occhi spalancati e un sorriso a trentadue denti si dipinge sul suo viso. Poi, comincia a mangiarli ed io rimango ferma, con i gomiti sul tavolo a tenermi il mento con le mani e a guardarlo sorridendo.
Mi piace vederlo felice, di più se la ragione di quella felicità sono io. Ecco, io con questi brownies gli ho regalato un po' di felicità e tutto d'un tratto, non ho più fame. È come se mi stessi nutrendo della sua gioia, dei suoi sorrisi e dei suoi gemiti di piacere.
«Sei da sposare Amy, sul serio...» mormora, continuando a mangiare quei dolcetti.
Alla sua affermazione il cuore mi fa una capriola nel petto.
«Ma tu... non ne mangi?»
«Mh? Oh, giusto uno dai, non ho più molta fame.»

Dopo aver sparecchiato, l'attore prende un CD tirato fuori da chissà dove e lo inserisce nel lettore.
Parte Kiss me di Ed Sheeran ed io resto appoggiata sul bordo del tavolo, ad osservare ogni suo movimento.
L'attore prende due calici e dopo avermene porto uno, mi versa del vino rosso.
«Quanta cavalleria Hiddleston... a cosa devo tutto questo?» sussurro, sorseggiando il vino.
«Non hai ancora visto niente.» dice, spostando la testa di lato e sorridendo dolcemente.
Una volta finito il vino, posa il suo bicchiere sul tavolo e si avvicina lentamente a me, prende anche il mio bicchiere e senza smettere di guardarmi negli occhi, posa anch'esso sul tavolo.
Mi porge la mano ed io lo guardo stranita.
«La signorina mi concede questo ballo?»
«Tom ma...»
«Shh, non provare a dire che non sai ballare.», mi stringe la mano e continua ad osservarmi. «Ti guido io.»
Allora cominciamo a ballare...
La sua mano sul mio fianco, la mia sulla sua spalla e le nostre dita incrociate... tutto questo è meraviglioso.
Facciamo tre passi verso destra.
«Lo vedi Amy? Non è così difficile...» mi dice ad un palmo dal mio viso.
Altri tre passi, verso sinistra.
«Forse ci sto prendendo la mano! Sono brava, vero?»
«Bravissima.»
Mi fa fare una piroetta.
Torno velocemente a contatto con il suo petto, dove spontaneamente poso la mia testa e chiudo gli occhi.
Alla fine, sono la protagonista di un casquè perfetto.
Tom non smette di fissarmi e lentamente torniamo dritti.
La canzone sta per finire, noi continuiamo a guardarci negli occhi. Non riesco a fare a meno dei suoi bellissimi occhi con il colore dell'oceano, ci annegherei perfino in quell'oceano.
Sono in stato di trance, infatti, mi accorgo dopo un po' delle labbra dell'attore posate sopra le mie.
Ci metto un po' a realizzare, ma poi chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da quel semplice bacio a stampo.
Una miriade di emozioni si sta scatenando dentro di me, una lotta tra il cervello e il cuore, tra la razionalità e l'istinto, tra il bene e il male.
Mi sembra tutto così bello ma allo stesso tempo sbagliato. Ma una cosa che ti fa sentire così bene, può essere sbagliata?
Oh sì. È sbagliato, terribilmente sbagliato.
Ci stacchiamo entrambi da quel bacio interminabile, come scottati da qualcosa.
Io rimango con gli occhi strabuzzati mentre Tom si passa entrambe le mani nei capelli.
«Amy... Cristo mi dispiace è che...»
«Sì, ci siamo fatti trasportare dalla situazione che si stava creando e...»
«Esatto! Decisamente. Proprio da quello!»
Ci sorridiamo entrambi timidamente.
«Ascolta Amy... io non voglio che quello che c'è tra me e te cambi in qualche modo per questo... per questo piccolo sbaglio. È tutto okay vero? Tra noi, intendo.» mi porge una mano che faccio finta di non vedere, alzo la testa e gli sorrido debolmente.
«Ma certo Tom, è tutto okay.»

Sono in bagno e mi sto sciacquando il viso, intanto Hiddleston sta finendo di mettere a posto le cose nel salone.
Continuo a sciacquarmi il viso, l'acqua sembra sempre più calda. Perché cazzo l'acqua sembra sempre più calda? Eppure è fredda...
Alzo la testa di scatto, guardando il mio riflesso.
«Piccolo sbaglio...» mormoro tra me e me. Così lo ha definito e in realtà, anche io devo definirlo così. È stato uno sbaglio, nulla di più. E allora perché mi sento così male? Così vuota...
«Ma che ti prende Amy? Finiscila di fare la bambina.» ormai parlo anche con il mio riflesso, sto andando fuori di testa.
Mi asciugo il viso e corro in salone, dove c'è ancora Tom.
«Allora... allora buonanotte.»
Lui si avvicina a me e mi abbraccia.
«Buonanotte piccolina.»
Intanto che se ne va, mi stando sul divano-letto e mi metto le mani dietro la testa.
«Mi aspetta una fantastica notte insonne...»

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